Bambini: rischio depressione per Internet

Set 15
Scritto da Annamaria avatar

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I bambini, soprattutto gli adolescenti, sono a rischio depressione e ansia per colpa di Internet e della mania di essere sempre connessi alla Rete, ai social in particolar modo.
Il rischio depressione per i bambini per Internet aumenta ancora di più se hanno un carattere sensibile in cui i giudizi degli altri hanno un peso, anche il più delle volte eccessivo. E’ stata una ricerca condotta da Heather Cleland Woods e Holly Scott, due studiose dell’Università di Glasgow, e presentata nei giorni scorsi alla conferenza annuale della Società britannica di Psicologia, che si è tenuta a Manchester, a sottolineare i problemi che hanno i ragazzi per ‘colpa’ del web.

Intervistando 467 adolescenti le studiose hanno scoperto che molti di loro diventano ansiosi se non danno immediatamente una risposta ai messaggi o ai post degli altri amici ‘social’. Molti hanno addiruttura paura di non riuscire a farlo.
Il rischio depressione dei bambini per Internet e la connessione continua è concreto. I ragazzi vanno a letto più tardi, hanno la mente persa in quel che trovano in rete e sui social, la loro mente anche quando dormono è piena di questi pensieri. Secondo i dati raccolti i teenager sono più a rischio di depressione e ansia di quanto non accadesse in passato per tutto questo: la qualità del sonno viene a mancare e ci sono pure cadute di autostima per colpa magari dei commenti spiacevoli di qualche coetaneo. “L’adolescenza è un periodo di grande vulnerabilità per l’insorgenza di ansia e depressione e una scarsa qualità del riposo notturno può avere un peso in questo senso – sottolinea nella sua ricerca la dottoressa Cleland Wood – E’ importante capire la relazione tra l’uso continuo dei social media e questi problemi. La nostra ricerca sottolinea che esiste un collegamento tra uso dei social media e benessere e bisogna tenerne conto”.

I ragazzini purtroppo hanno uno smartphone dall’età di 11 e 12 anni e spendono in media 5 ore e mezza al giorno con lo sguardo puntato sullo schermo: diventano dipendenti nel vero senso della parola. Non c’è una soluzione specifica, forse la più semplice ed efficace è semplicemente spegnere tutti i dispositivi elettronici: a una certa ora della giornata le mamme e i papà, spesso ancora più ‘dipendenti’ dei figli stessi, devono dire basta.

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