I bambini si addormentano nel lettone

Feb 26
Scritto da Annamaria avatar

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I bambini, o almeno la maggior parte di loro, si addormentano nel lettone, non nel proprio letto. Questo è tendenzialmente sbagliato. E’ quanto è emerso da risultati del progetto “Ci piace sognare”, che ha valutato le caratteristiche del sonno nel Bambino e nell’Adolescente.

La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) e la Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (SICuPP) hanno elaborato il progetto che ha indagato la durata del sonno e le abitudini individuali e familiari correlate in una popolazione di età compresa tra 1 e 14 anni. Hanno pure sottolineato le differenze tra le varie regioni italiane. Tante le cose venute fuori, tra le quali che i bambini si addormentano nel lettone, lo preferiscono al proprio letto.

“111 i pediatri italiani coinvolti, 2.030 bambini esaminati tra Nord; Centro e Sud – ha spiegato il Dottor Giuseppe Di Mauro, presidente della SIPPS – con il duplice scopo di raccogliere dati finora mancanti e fornire materiale educativo ai genitori sulle corrette abitudini al sonno nelle varie età pediatriche, preparato specificamente per questo progetto e base per un intervento educativo mirato ove necessario”.
“Fattore qualificante dello studio – ha detto il Dottor Paolo Brambilla, Pediatra di Famiglia, responsabile del progetto “Ci piace sognare” assieme ai colleghi Angela Pasinato e Marco Giussani – è stato quello di affidare l’indagine al Pediatra di Famiglia, che ben conosce le caratteristiche del proprio assistito e delle sua famiglia e che ha potuto raccogliere dati non influenzati dalla presenza di patologie acute o croniche. Sono state evidenziate, inoltre, le relazioni tra caratteristiche del sonno e obesità, abitudini alimentari, uso dei media e abitudine alla lettura. Il nostro compito è stato quello di aiutare i genitori a compilare un questionario, che indagava la durata e le caratteristiche del sonno e le abitudini serali dei loro piccoli”.

Nel 2015 la National Sleep Foundation (NSF) Americana ha aggiornato le proprie raccomandazioni sulla durata del sonno nelle varie età: 11-14 ore per i piccoli da 1 a 3 anni; 10-13 ore per i bimbi tra i 3 e 5 anni; 9-11 ore per i pargoli tra i 6 e 13 anni.
I dati del Progetto però fanno emergere altri risultati: solo il 68,4% dei bambini tra 1 e 14 anni dorme in modo adeguato secondo le più recenti raccomandazioni, con una percentuale maggiore al Nord (72,9%) rispetto al Sud (62,8%) e in generale più bassa tra 10 e 13 anni (51,7%).
Solo il 47% dei bambini di età compresa tra 1 e 2 anni si addormenta nel proprio letto. Questa percentuale sale progressivamente con l’età, arrivando all’87% a 10-13 anni. I bambini che si addormentano nel lettone (ben il 39% a 1-2 anni) sono di meno con il crescere dell’età, ma sono comunque ancora il 26% a 5-6 anni e il 20% a 7-9 anni. Un 10% circa di bambini ad ogni età si addormenta in un’altra stanza.

Tutto questo non va affatto bene. Non solo: il 20% dei bambini di età 5-6 anni e il 17% di età 7-9 anni passa la maggior parte della notte nel letto dei genitori. Complessivamente il 13,1% dei bambini cambia letto durante la notte: la maggioranza va dal proprio a quello dei genitori, ma c’è anche chi fa l’inverso. Il fenomeno non è esclusiva dei più piccoli.
Circa il 27% dei bambini beve prima di addormentarsi, prevalentemente latte nei primi anni di vita, ma anche succo di frutta. Bere prima di addormentarsi pare sia un’abitudine legata a una minore durata del sonno. Sull’uso del biberon prima di addormentarsi, usato dai più piccoli, è venuto fuori che è usato ancora dal 5% dei bambini tra i 5 e i 6 anni.
“Ciò che emerge – ha sottolineato la Dottoressa Marina Picca, Presidente SICuPP – è che si legge davvero poco: basti pensare che il 65% dei bambini nella fascia d’età compresa tra i 3 ed i 4 anni utilizza la TV o un altro video per dormire. Percentuale che scende vertiginosamente al 48% quando si tratta di sfogliare le pagine di un libro. La percentuale dei bambini che usa la TV o un altro video per addormentarsi sale al 72% tra i 5 ed i 9 anni e al 79% tra 10 e 13 anni, ma il dato che maggiormente preoccupa è che sia già il 40% tra 1 e 2 anni. La durata del sonno è risultata minore quando il bambino guarda un video prima di addormentarsi o ha la TV nella propria camera”.
“Il sonno – ha concluso il Dottor Luca Bernardo, Responsabile rapporti con Enti e Istituzioni della SIPPS – è un aspetto essenziale per il benessere psicofisico del bambino ed importanti sono le implicazioni cliniche qualora un bimbo dorma in modo inadeguato dal punto di vista quantitativo e/o qualitativo. Tuttavia, nessuno studio di popolazione era stato effettuato fino ad oggi in Italia e le nostre conoscenze si basavano su esperienze internazionali. Credo che il Progetto “Ci piace sognare” meriti davvero un’attenzione particolare”.

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