Bambini soli in casa: vademecum

Ago 10
Scritto da Annamaria avatar

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Bambini soli in casa? Non si dovrebbe, ma capita. Se devo andare a fare una commissione veloce, dico a mia figlia se se la sente e la lascio sola per un po’. Mi fido, ma non esagero mai con l’assenza. Un vademecum perché si corrano meno rischi possibili può aiutare.
E’ stato Telefono Azzurro, onlus che da circa 30 anni tutela i diritti dell’infanzia e lotta contro gli abusi sui minori, che ha lanciato una campagna in cui dà consigli per lasciare i bambini soli in casa, un vademecum che arriva in estate, il periodo in cui i piccoli non vanno a scuola e quindi, per esigenze lavorative di mamma e papà, capita che in alcuni momenti debbano per forza essere lasciati, appunto, soli in casa.

Il vademecum per lasciare soli i bambini in casa è fatto di dieci semplici regole, elencate semplicemente e che vanno seguite:

1 Non tutti i bambini sono uguali e dunque è opportuno valutare più obiettivamente possibile i rischi, i pericoli, la maturità e l’età del bambino, con i suo senso di responsabilità acquisito e l’effettiva autonomia. In base a tutti questi parametri valutare, se, quando e quanto lasciarlo solo, iniziando magari con piccole prove se possibile non proprio nel momento in cui la nostra esigenza diviene improrogabile.

2 Parlare con lui del fatto che rimarrà solo e definire con lui le attività che svolgerà, magari con una tabella semplificata che lo guiderà e aiuterà nella suddivisione della giornata. Dovete sapere infatti che per i bambini non è affatto facile trovarsi con molto tempo a disposizione da gestire in autonomia, non sono affatto abituati a farlo perché normalmente, a scuola e a casa, tutte le attività sono programmate da orari che lui non decide.

3 Cercate di mettere in atto eventuali filtri su dispositivi tecnologici che il bambino potrebbe usare in vostra assenza.

4 Instaurate sempre un dialogo non indagatore o giudicante con loro in modo da lasciargli l’agio di dirvi se c’è qualcosa o qualcuno che li ha disturbati senza sentirsi in colpa per farlo.

5 Stabilite sempre a priori un mezzo di comunicazione con cui lui possa raggiungervi nel caso in cui sopraggiunga un imprevisto o un cambio di programma di dovete sempre essere avvisati comunque.

6 Stabilite con lui le classiche regole del non accettare l’intrusione in casa o al telefono o su supporti informatici di persone che dicano di agire per conto dei genitori.

7 Assicurarsi che l’accesso all’appartamento in cui si trova il bambino sia tutelato e protetto e non raggiungibile da estranei.

8 Quando lasciate i bambini soli in casa, date loro la possibilità di contattare più di un adulto o in caso di bisogno, non solo voi genitori ma anche un paio di altre figure di riferimento che, nel caso, si possono recare sul posto e dare istruzioni fidate. Potete lasciargli dei post it, memorizzare i numeri sul telefono o scriverli su una lavagnetta.

9 Far loro capire che potete essere dei punti di riferimento sempre e comunque pronti ad aiutarli senza “ma” e senza “se” e con un bagaglio di informazioni essenziale ed unico.

10 Per qualsiasi dubbio, richiesta di aiuto o supporto, bambini, adolescenti e adulti possono contattare la linea gratuita di Telefono azzurro 1.96.96, attiva 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno, e la linea 114 emergenza infanzia, per casi di pericolo immediato.

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