Bimbi allergici: come viaggiare sicuri

Lug 21
Scritto da Annamaria avatar

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In estate è possibile partire per un bel viaggio anche se si è genitori di bimbi fortemente allergici, basta usare dei piccoli accorgimenti.
Se ci si sposta in auto, è bene tenere i finestrini chiusi per evitare i pollini in giro nell’aria e utilizzare solo aria condizionata, meglio se con filtri auto antipolline. Scegliere inoltre di viaggiare o il mattino presto o la sera, quando, per l’appunto, la concentrazione dei pollini nell’aria è più bassa.
Se si sceglie l’aereo e il treno, è preferibile portare dietro cuscini anti acaro così da tenere lontane le crisi allergiche e avere a portata di mano farmaci adeguati per intervenire in caso di emergenze.

Durante il viaggio, ovunque si mangi, si faccia attenzione agli ingredienti nel cibo scelto e comunque si dichiarino sempre le intolleranze alimentari dei soggetti a rischio. Tra gli alimenti maggiormente intollerabili ci sono: il latte, le uova, la soia, le arachidi, le nocciole, il pesce, i crostacei, ma pure semi o spezie come senape, sesamo, curry.

Meglio il mare o la montagna? “Dipende dal tipo di allergia – ha spiegato a Il Corriere della Sera Roberto Bernardini, presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica e direttore della UOC di Pediatria dell’Ospedale San Giuseppe di Empoli – Se un bambino è allergico ad acari o muffe, meglio mete con un clima secco. In questo caso, la montagna oltre i 1.500 metri è la meta ideale, sia per i bambini sia per gli adulti. A quell’altezza, infatti, non ci sono acari, che costituiscono fra le principali cause degli attacchi d’asma. Gli acari necessitano di umidità per sopravvivere e non sono compatibili con il clima secco che si trova in alta montagna. Si può scegliere anche una località sopra i 2.500 metri di quota, se il bambino non ha problemi respiratori, ma sempre con gradualità passando prima qualche giorno a quote intermedie per acclimatarsi”. “Nel caso di allergia da pollini, il luogo preferibile per le vacanze è invece il mare – ha proseguito Bernardini – Qui la produzione di pollini è minore, poiché essendo ridotto l’ambiente terrestre, anche la presenza di piante è ridotta. Inoltre, la brezza marina allontana i pollini dalla terraferma e ripulisce l’aria”.
Purtroppo il clima variato negli anni ha allungato il periodo di fioritura di alcune piante fino all’estate: “Di conseguenza hanno influenzato il periodo di comparsa dei sintomi da allergia”. “In estate – ha ricordato Bernardini – alcune piante (ambrosia, composite) e alcune muffe (alternaria) producono pollini e spore responsabili di disturbi rinitici e/o asmatici. Non solo. La parietaria, una delle piante causa di allergia, fiorisce da febbraio a novembre. Se poi la meta scelta è la montagna, le fioriture tendono a spostarsi in avanti: perciò, in quota, è possibile incontrare in giugno e luglio pollini che in zone più temperate non sono più nell’aria da tempo.

Se il nostro piccolo è allergico alle muffe, meglio evitare il lago. Se non sopporta i peli di animale, è sconsigliata la campagna e l’agriturismo.

Poi ci sono pure le punture di insetti…
Quali farmaci portare con sé per stare più tranquilli? “Chi ha già manifestato reazioni avverse dopo l’assunzione di alimenti cui si è allergici o a seguito della puntura di imenotteri ha già ricevuto i consigli più opportuni per l’assunzione dei medicinali – ha sottolineato al quotidiano Giampaolo Ricci, vicepresidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica – Conviene portare con sé i farmaci di cui si potrebbe aver bisogno (antistaminici, cortisonici, antiasmatici, adrenalina) prescritti dal medico curante, e che si è imparato ad assumere. Ogni indicazione terapeutica deve essere personalizzata tenendo conto dei possibili rischi. Anche perché la guardia medica turistica, non conoscendo la storia clinica del paziente, potrebbe avere alcune difficoltà nella prescrizione delle terapie più opportune. La diagnosi corretta delle allergie va sempre fatta da uno specialista ed è fondamentale per individuare le terapie adeguate al caso.

 

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Un commento per “Bimbi allergici: come viaggiare sicuri”

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