Bimbi sani in provetta con 2 mamme e 1 papà

Gen 21
Scritto da Annamaria avatar

Non più 2 ma 3 genitori biologici per far venire al mondo un bimbo sano con la fecondazione assistita. In questo modo, secondo un gruppo di studiosi inglesi, si sconfiggerebbe il rischio di malattie ereditarie, correggendo il corredo genetico con il Dna di una terza persona, la seconda mamma.

Sei milioni di sterline per mettere in atto questo metodo rivoluzionario nei prossimi tre anni: è quanto è riuscita ad avere l’equipe del Wellcome Trust e dell’università di Newcastle. Secondo loro così si direbbe basta a malattie che colpiscono cuore, muscoli e cervello, quelle che, appunto, vengono trasmesse dalla madre del piccolo.
Come riporta l’Adnkronos Salute, non sono poche le polemiche: “il metodo è controverso perché comporta il trasferimento del Dna dei genitori nell’ovulo di una donatrice, con la conseguenza che il bimbo erediterebbe una piccola porzione del loro codice genetico da una terza parte. Con l’obiettivo dichiarato di migliorare la sicurezza di questa tecnica, la ricerca britannica punta a contrastare la trasmissione di malattie attraverso mitocondri danneggiati. Alterazioni nei mitocondri, le ‘centrali energetiche’ delle cellule, si registrano in un neonato ogni 200 l’anno in Gran Bretagna, causando malattie gravi e incurabili come la distrofia muscolare o l’atassia in una persona ogni 6.500. Fermare tutto questo è l’ambizioso piano dei ricercatori”.

“Se la tecnica si dimostrerà sicura come la fecondazione in vitro ed efficace come emerge dai primi studi, penso che potremo completamente prevenire la trasmissione di queste malattie”, ha spiegato al ‘Telegraph’ Doug Turnbull, capo del gruppo di ricercatori.
Si utilizzerà un ovulo della prima madre e un altro preso dall’altra donna, sul secondo si rimuoverà il nucleo e lo si sostituirà con quello del primo, il tutto prima o dopo la fecondazione, dipenderà dal metodo scelto. Il piccolo che nacserà avrà, certo, il Dna di mamma e papà, escluso, però, il Dna mitocondriale, che deriverà dalla donatrice.
Un bebè frutto genetico di tre individui.
Finora gli studiosi hanno potuto utilizzare solo ovociti danneggiati, inutilizzabili per la fecondazione assistita, ora, con i nuovi fondi, potrebbero fare i trial su ovuli sani, anche se dovranno aspettare cambi la legge che non permette l’impianto di ovociti ‘modificati’ sull’uomo. Dipenderà dal ministro della Salute decidere se modificare la normativa in materia.

 

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