Il menù ecologico del WWF

Feb 01
Scritto da Annamaria avatar

Si può mangiare bene riducendo le emissioni.
Il menù ecologico esiste e il WWF regala i consigli per metterlo in atto.
La dieta ecosostenibile è stata creata dai ricercatori inglesi del Rowett Institute of Nutrition and Health della Aberdeen University. Obiettivo: unire la salute e il benessere  con la tutela dell’ambiente. Tutto ciò con soli 35 euro a persona a settimana.

La “Livewell Diet” (Dieta del vivere bene) è stata pensata mettendo la semplicità in cucina al primo posto. Ad esempio, il lunedì, per la prima colazione, cereali ricchi di fibre con latte semiscremato, toast integrali e marmellata; a pranzo una minestra di lenticchie e un sandwich di scampi e maionese su pane nero; a cena un curry di pollo e riso, con una fetta di pita.
Si cambia quotidianamente, mai lo stesso cibo due volte in una settimana.
Il principio è ridurre la quantità di carne ingurgitata e i cibi pronti, nocivi sia per il cuore e il diabete, ma pure per l’ambiente.
In Inghilterra ogni individuo consuma circa 79 chili di carne all’anno, quantità giudicata insostenibile. Massimo 10 chilogrammi l’anno sarebbe molto meglio. “Il cibo che mangiamo fa parte di un complesso ecosistema di cui fanno parte tutti gli abitanti del pianeta – ha affermato il WWF presentando l’iniziativa – Un quinto di tutti i gas serra prodotti al mondo vengono dall’agricoltura. Un hamburger mangiato a Londra, a New York o a Roma ha un potenziale distruttivo sulla foresta amazzonica. Se tutti i terrestri mangiassero come mangia abitualmente un europeo o un americano, entro il 2050 ci servirebbero due pianeti Terra per nutrirli”.

Per vivere bene basta mangiare il 35% di frutta e verdura, il 29% di cereali, l’8% di carne, pesce e uova. Riflettete, GoMamme!, riflettete!

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