Malattie esantematiche: riconoscere la quinta malattia

Mag 17
Scritto da Annamaria avatar

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La quinta malattia è chiamata anche eritema infettivo ed è causata dal parvovirus B19. La quinta malattia, tra le malattie esantematiche comune soprattutto nei ragazzi tra i 5 e i 15 anni, è solo una malattia virale. Non è difficile riconoscere la quinta malattia. Di solito si manifesta con una distintiva eruzione cutanea di colore rosso sul viso che fa apparire la pelle del bambino come una guancia schiaffeggiata. L’eruzione cutanea si estende poi al tronco, alle braccia e alle gambe.
La quinta malattia è diffusa in ogni parte del mondo, il periodo di maggior contagio va dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera.

Riconoscere la quinta malattia:

La quinta malattia, una delle malattie esantematiche, inizia con una febbre lieve, mal di testa e sintomi influenzali. Questi sintomi poi svaniscono e la malattia sembra aver fatto il suo corso, finché un’eruzione di un rosso acceso appare qualche giorno più tardi: prima sul viso, alcuni giorni più tardi si diffonde con un colore più leggero e si estende al tronco, alle braccia, e alle gambe risparmiando spesso le palme delle mani e le piante dei piedi. Quando l’eruzione cutanea inizia schiarirsi tende ad assumere un aspetto simile ad un reticolato.
I bambini con età inferiore ai dieci anni hanno più probabilità di avere l’eruzione, ma i bambini più grandi e gli adulti lamentano più spesso prurito. Possono servire fino a 3 settimane perché l’eruzione svanisca completamente e durante questo periodo questa sembra peggiorare finché va via del tutto.
Altri sintomi che possono manifestarsi a volte e che aiutano a riconoscere la quinta malattia includono gonfiore alle ghiandole, occhi rossi, mal di gola, diarrea a e raramente eruzioni cutanee di aspetto simile a vescicole e lividi.

Una persona con infezione da parvovirus è più contagiosa prima che appaia l’eruzione: il bambino di solito non è più contagioso all’apparire dell’eruzione. Ci si con i fluidi provenienti da naso, bocca e gola, in particolare attraverso le goccioline che provengono da tosse e starnuti. Nelle famiglie dove un bambino ha la quinta malattia gli altri membri della famiglia che non l’hanno avuta, hanno circa il 50 per cento delle possibilità di contrarla. I bambini con manifestazione cutanea di quinta malattia possono frequentare l’asilo o la scuola in quanto non più contagiosi. A seguito della contrazione della quinta malattia il soggetto sviluppa immunità.
Questa malattia in gravidanza non rappresenta un problema né per la gestante né per il bambino, anche perché la metà circa delle gestanti è immune al parvovirus B19
L’esame del sangue per la quinta malattia, tra le malattie esantematiche, può aiutare a capire se si è immuni e non si hanno segni di infezione recente o non si è immuni e non si è mai state contagiate o se si è state contagiate di recente.
Se si è incinta e si viene a contatto con una persona contagiata, è comunque meglio andare al proprio medico.

Non c’è vaccino per la quinta malattia e non c’è nessun modo sicuro per prevenire il diffondersi del virus. Il periodo di incubazione per la quinta malattia va dai 4 ai 28 giorni, con una media pari a 16-17 giorni. L’eruzione che fa riconoscere la quinta malattia di solito dura da 1 a 3 settimane, in rari casi nei bambini più grandi e negli adulti il gonfiore ed il dolore comuni della quinta malattia durano da pochi mesi fino a qualche anno. I medici possono diagnosticare la quinta malattia dall’eruzione distribuita sulla faccia e sul corpo. E’ causata da un virus e non può essere trattata con gli antibiotici usati per le infezioni batteriche. In molti casi questa è talmente lieve che non è necessaria nessuna medicina, di solito i bambini con la quinta malattia si sentono abbastanza bene e hanno bisogno di pochi trattamenti nella degenza a casa. La maggior parte dei bambini recupera senza complicazioni. Nel momento in cui appare l’eruzione cutanea si sentono bene e possono tornare alle loro attività normali.

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