Articoli taggati come ‘mamma’

Post parto: accettarsi

Feb 24
Scritto da Annamaria avatar

Nel post parto per molte è difficile accettarsi, ci si può sentire fisicamente inadeguate. E così arriva l’ennesimo messaggio body positivity per le donne. E’ la volta di Ireland Baldwin che nove mesi fa è diventata mamma per la prima volta di Holland, per la gioia del compagno RAC, all’anagrafe André Allen Anjos. “Sii gentile con te stessa”, scrive.

post parto accettarsi

Bisogna accettarsi nel post parto, Ireland Baldwin è giovane, ha solo 28 anni. Il suo corpo non è ancora tornato come quello di prima, ma i difetti non devono far piombare nella disperazione. Lei si fa vedere senza problemi, sconfiggendo la paura.

Irelend chiede a tutte di accettarsi nel post parto. “Nove mesi dopo il parto e sono lontana da dove vorrei, ma ho superato il limite e finalmente trovo il tempo di rimettere in forma questo cu*o. Non necessariamente allenarsi tutti i giorni, ma fare passi avanti per essere più costante. Cammina di più. Muoviti di più”, dice.

“Volevo solo fare un post di solidarietà con chiunque stia avendo difficoltà a farsi ispirare per cambiare cattive abitudini/lavorare su sé stessa – conclude la Baldwin –. Ci sono ancora giorni in cui mangio un’intera scatola di biscotti delle ragazze scout per cena ma va bene così! Ci sono voluti 7-9 mesi per iniziare a perdere peso o curarmene… E chi ti fa sentire male per andare al tuo ritmo o non essere abbastanza può andare a pu***ne. Questa m***a è DURA. Sii gentile con te stessa“.

Gravidanza e lavoro: ancora un tabù

Feb 23
Scritto da Annamaria avatar

Gravidanza e lavoro possono essere ancora un tabù. E’ notizia di questi giorni della ragazza licenziata perché incinta dall’azienda dove aveva l’impiego. Tutto questo è inconcepibile.

La denuncia che fa capire quanto la gravidanza e lavoro siano ancora un tabù, vengano percepite come due cose inconciliabili per alcune imprese, arriva da una ventenne di Nuoro. La donna è stata costretta a fare addirittura il test per la dolce attesa in bagno e poi è stata mandata via. Ha denunciato il caso alla Cgil. 

La ragazza era stata assunta da poco, “il 15 novembre scorso, da una piccola ditta che ha in appalto i servizi di pulizia in un’azienda nell’area industriale del nuorese. Avevo un contratto Multiservizi a tempo indeterminato dopo aver superato il periodo di prova di un mese. Ed è allora che sono cominciati i guai”. La datrice di lavoro, a causa di un malessere della malcapitata, le ha portato il test di gravidanza. Le avrebbe detto: “Se non lo fai ti licenzio”, il tutto “davanti a due colleghi maschi che conoscevo a malapena, mi ha chiesto di farlo subito, lì nel bagno dell’ufficio”.

Lei ha accettato: non voleva perdere il lavoro. “Non conoscevo nemmeno i miei diritti, non sapevo se potevo rifiutare senza conseguenze. Sono entrata in bagno e sono uscita con il risultato negativo del test”. 

Gravidanza e lavoro ancora tabù? La donna incinta lo era per davvero. “A metà gennaio. Avevo nausee continue, sono andata dalla ginecologa della Asl, mi ha fatto ripetere il test e l’ecografia e ho scoperto di aspettare un bambino. Alla dottoressa ho spiegato la mia situazione lavorativa e mi ha fatto un certificato per l’astensione anticipata dal lavoro per gravidanza a rischio dal 18 gennaio al 25 febbraio”. Si è rivolta al patronato Inca Cgil, che ha inviato la comunicazione telematica dello stato di gravidanza all’Inps e all’azienda.

La ditta non le ha pagato lo stipendio però: “Così il 16 febbraio mi sono rivolta di nuovo al sindacato per spiegare che non avevo ricevuto la mensilità di gennaio”. Così ha scoperto di essere stata mandata via. “La ditta ha inviato via WhatsApp la comunicazione Unilav sull’interruzione del rapporto di lavoro ‘per giusta causa’. Così c’è scritto”. Avrebbe nascosto la gravidanza e incinta non potrebbe svolgere la mansione che le hanno affidato. “Ci sono rimasta malissimo perché non navighiamo nell’oro. La Filcams Cgil ha denunciato il mio caso all’Ispettorato del lavoro di Nuoro, alla Asl locale e all’Inps. Spero che la situazione si risolva, perché non è giusto. Ora intanto la cosa più importante è che il bambino stia bene”.

E’ assurdo che nel 2024 accadono ancora queste cose, è impensabile che le donne siano costrette a non avere figli per avere un impiego e che ci sia una disparità di trattamento così evidente con gli uomini. Non lo si può più accettare.

Pregoressia

Feb 21
Scritto da Annamaria avatar

La pregoressia va combattuta con grande decisione. Il termine deriva dall’unione due parole inglesi pregnancy e anorexia, ossia gravidanza e anoressia. E’ un disturbo del comportamento alimentare. In alcune insorge nel momento in cui si scopre di essere rimasta incinta. Questa patologia è distruttiva: la donna è ossessionata e angosciata dalla possibilità dell’aumento del peso corporeo e dal cambiamento fisico che comporta una gestazione. La conseguenza di tutto questo può essere fatale. Ci si sottopone a un controllo totale dei cibi ingeriti con diete rigidissime. Non solo: arriva anche un eccesso dell’attività fisica. I rischi per la propria salute e per quella del futuro nascituro crescono in maniera esponenziale.

pregoressia

Le donne che soffrono di pregoressia hanno comportamenti al limite che sono:

  • Difficoltà nell’accettare il loro corpo che cambia e cresce;
  • Ipercontrollo delle calorie ingerite durante la giornata;
  • Volontà di rimanere sole durante i pasti principali;
  • Sensazione prevalente di una inadeguatezza fisica;
  • Distacco emotivo-affettivo dalla consapevolezza della gravidanza.

Le conseguenze della pregoressia sono:

  • Malnutrizione della gestante: i nutrienti sono convogliati principalmente al feto;
  • Ipertensione, anemia e diabete gestazionale;
  • Nascita di un neonato sottopeso e problematiche legate all’allattamento;
  • Aborto spontaneo;
  • Incapacità di sviluppare e maturare un legame affettivo stabile tale e necessario per riconoscere i bisogni emotivi e di accudimento primario verso il neonato.

Se vi rendete conto voi stesse di esserne affette o qualcuno dei familiari o partner o amici sente suonare il campanello d’allarme, è opportuno intervenire. E’ necessario un intervento psicoterapeutico mirato. Bisogna rivolgersi agli esperti. L’approccio deve essere, solitamente, multidisciplinare, avvalendosi di figure come il ginecologo, il medico di base, il nutrizionista e lo psicologo. 

Parto cesareo: papà potranno assistere

Feb 16
Scritto da Annamaria avatar

Arriva una nuova regola all’Ospedale Sant’Anna di Torino. I papà potranno assistere anche al parto cesareo delle proprie compagne di vita. Loro o un’altra persona cara potranno quindi stare in sala operatoria e vedere nascere il bebè.

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E’ una bella novità che, si spera, diventi la normalità per la maggior parte se non tutti gli ospedali e le cliniche dove si decide di mettere al mondo il proprio figlio. Il parto cesareo è sicuramente un intervento a tutti gli effetti, ma i papà che potranno assistere saranno di supporto e aiuto. “Vorremmo che l’apertura alla presenza del papà durante il parto cesareo che favorisce anche la maggior tranquillità della mamma, diventasse una prassi”, spiega il Dottor Umberto Fiandra, Direttore Sanitario dell’Ospedale Sant’Anna a Vanity Fair“La presenza del papà o della persona cara sarà possibile presso il nostro Ospedale per 500 parti cesarei l’anno: cioè per quelli programmati e non di urgenza, momenti in cui l’attenzione dei professionisti sanitari deve essere invece completamente dedicata a madre e neonato”, chiarisce il medico.

I papà potranno assistere al parto cesareo: questo richiede grande consapevolezza e il rispetto delle regole per tutelare la salute di madre e neonato dentro una sala operatoria. Ma è comunque una grande conquista.

Look premaman inverno 2024

Feb 11
Scritto da Annamaria avatar

Il look premaman nell’inverno 2024 vuole un fit rilassato, linee avvolgenti e morbide e capi ultra comodi. A farla da padrona col pancione sono i vestiti in maglia, assolutamente cool, ma anche le felpe grafiche, i giubbotti in pile, portati con maglioni oversize, pantaloni cargo e gonne in satin.

In gravidanza non bisogna rinunciare ai trend del momento, i look premaman in questo inverno 2024 vanno attualizzati, seguendo la versatilità dei capi che si indossano. Si può essere ultra chic pur privilegiando la praticità. 

Le gonne lunghe e in tessuti morbidi sono elegantissime, facili da indossare e abbinare. Si possono mettere con caldi maglioni in lana o com una maglietta a maniche lunghe. Anche la camicia in cotone morbida è favolosa. Sotto stivaletti texani per essere un po’ più grintose.

I vestiti in maglia alla caviglia sono perfetti per tutti i giorni, comodi, morbidi. Con un paio di mules basse e una maxi borsa, rendono subito fashioniste tutte le donne che li scelgono anche col pancione a vista.

O maglioni ampi e avvolgenti, anche color panna, sono modaioli abbinati a jeans e sneakers. Inn questo caso il look premaman inverno 2024 diventa super street casual.

Non dimentichiamo le giacche in pile, caldissime, i pantaloni cargo, come dicevo già su, , ma anche semplici felpe da abbinare a calze pesanti o legging neri, per un confort assoluto. Immancabili nell’armadio i pantaloni neri, magari con elastico in vita. Si possono mettere con i classici mocassini. Sopra una maglia elegante chiara, per essere eleganti a cena senza strafare.

Travaglio in musica

Feb 08
Scritto da Annamaria avatar

Nei giorni in cui Sanremo impazza, torniamo a parlare dl travaglio in musica. Sì, perché sono molti gli studi che hanno dimostrato come le sette note abbiamo un effetto positivo durante il parto. Aiutano a ridurre lo stress. Il travaglio in musica dà in questo modo una grande mano a provare meno dolore alla donna che sta per veder nascere il proprio bambino. 

travaglio in musica

Il travaglio in musica fa bene anche al rapporto madre-figlio, salda maggiormente il legame in un momento topico e importantissimo. In alcuni ospedali italiani, le sale travaglio-parto sono dotate di impianto di filodiffusione, proprio perché la musica aiuta la mamma a distendersi e a recuperare le energie. Se nel vostro non ci fosse, potrete chiedere di portare con voi il vostro device per ascoltarla in cuffia.

Il travaglio in musica deve avere una propria colonna sonora, una playlist di brani che piacciono. “Non ci sono ‘ricette’ universali, brani che rappresentano la risposta ‘giusta’ per tutte le donne. Ogni futura mamma dovrà trovare la propria musica, quella che la fa star bene, che le regala emozioni positive. Spesso le canzoni più indicate sono proprio quelle che, quasi senza accorgersene, si ritrova a canticchiare durante la giornata”, spiega Alessandra Auditore, musicista, musicoterapista. La responsabile del Centro di musicoterapia pre e post natale La Culla Musicale di Genova al Corriere precisa: “Per questo i primi brani da prendere in considerazione sono proprio quelli che piacciono, indipendentemente dal genere. Così, per esempio, se la futura mamma ha sempre amato cantautori italiani e genere rock, non dovrà escluderli a priori, in favore, magari di un autore classico che non evoca in lei le stesse sensazioni di benessere”.

“La playlist preparata nell’attesa fa parte della storia della mamma e del suo bambino”, aggiunge Alessandra Auditore. “Ascoltandola, non solo la donna ritrova melodie note, ma ha l’opportunità di rivivere momenti di benessere legati alla scelta e all’ascolto dei brani. Secondo i ritmi scelti, la musica può favorire il rilassamento oppure regalare una sferzata di energia per affrontare eventuali momenti di stanchezza durante il travaglio”.

Rimedi insonnia in gravidanza

Feb 07
Scritto da Annamaria avatar

L’insonnia in gravidanza miete le sue vittime. Ansia e stress la notte possono giocare brutti scherzi alle mamme. I cambiamenti fisici, i crampi notturni, il gonfiore a mani e piedi a volte fanno dormire poco e male. Quali rimedi è possibile adottare?

rimedi insonnia in gravidanza


L’uso della melatonina in gravidanza è sconsigliato, ci sono ancora troppi pochi studi a riguardo, quindi il consiglio principale è sempre uno: chiedere al proprio medico curante. Ma ci sono alcuni semplici rimedi che possono aiutare a combattere l’insonnia in gravidanza.

Per sconfiggere l’insonnia in gravidanza più che rimedi, ci sono piccole regole di vita quotidiana che una mano la danno.
Se non si riesce a prendere sonno, meglio alzarsi, leggere o ascoltare musica rilassante. Non dormire troppo durante il pomeriggio, mai per più di una mezz’ora. Fare una leggera attività fisica durante la giornata. Cercare di mantenere inalterati i ritmi sonno-veglia, andando a dormire alla stessa ora ogni sera, e svegliarsi tutte le mattine sempre alla stessa ora. Fare una doccia o un bagno tiepido prima di andare a letto. Non mangiare cibi che possano indurre acidità e disturbi gastrici e cenare almeno due ore prima di andare a letto. Evitare caffè, tè, cola e bevande energetiche. Per dormire in gravidanza, la posizione migliore è quella su un fianco, preferibilmente sul lato sinistro, nel caso che il peso del pancione crei oppressione e disturbi della respirazione.


Anche l’alimentazione ha il suo peso. Prediligere i cereali integrali, le banane ricche di potassio, yogurt e latte parzialmente scremato, alimenti che contengono sostanze simili alla morfina per combattere ansia e stress. Gli infusi di camomilla, di tiglio, di melissa possono andare bene, se il ginecologo dice di sì.

Bonus mamma per chi ha almeno 2 figli

Feb 06
Scritto da Annamaria avatar

Il bonus mamma per chi ha almeno due figli è una misura importantissima per il pacchetto natalità, una misura contenuta nella legge di Bilancio fortemente voluta dalla premier Giorgia Meloni. “Noi vogliamo stabilire che una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto un importante contributo alla società e quindi lo Stato in parte compensa pagando i contributi previdenziali. Vogliamo smontare la narrativa per cui la natalità è un disincentivo al lavoro. Vogliamo incentivare chi mette al mondo dei figli e voglia lavorare”, ha spiegato. 

bonus mamma per chi ha almeno 2 figli

Il bonus mamma per chi ha almeno due figli prevede l’esonero della contribuzione previdenziale a carico delle lavoratrici (9,19% della retribuzione) fino a un massimo di 3mila euro su base annua che hanno almeno tre figli fino al 18mo anno dell’ultimo figlio. Come chiarisce il Corriere della Sera, “in via sperimentale, solo per il 2024, l’agevolazione è estesa anche alle mamme di almeno due figli fino al compimento del decimo anno dell’ultimo figlio. Vale per le dipendenti del settore pubblico e privato e anche per quelle del settore agricolo mentre sono escluse le lavoratrici domestiche. Vale per i contratti di apprendistato e per il lavoro in somministrazione”.

Il bonus mamma per chi ha almeno 2 figli parte al momento della nascita del secondo figlio per quest’anno e del terzo figlio nel 2025 e 2026 e si conclude con il compimento del diciottesimo anno dell’ultimo figlio per le mamme con tre figli e al decimo anno dell’ultimo figlio nel 2024 per le lavoratrici con due figli. La circolare chiarisce che è necessario comunicare all’Inps il numero dei figli e il loro codice fiscale o direttamente o tramite il datore di lavoro.

Sul quotidiano si legge: “L’esonero massimo è di 250 euro euro al mese ed esaurisce l’esonero massimo che si potrebbe avere con il taglio di sei punti previsto dalla legge di bilancio per i lavoratori la cui retribuzione non superi la soglia massima di 2.692 euro. L’esonero lascia ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. L’Inps chiarisce che poiché l’esonero in questione trova applicazione esclusivamente con riferimento alla quota di contribuzione a carico della lavoratrice madre, la misura non rientra nella nozione di aiuto di Stato”.