Decreto Rilancio: sostegno famiglia

Mag 22
Scritto da Annamaria avatar

Il Decreto Rilancio, l’ultimo varato dal governo, prevede tante iniziative a sostegno della famiglia. “Nel provvedimento sono contenute una serie di misure a sostegno delle famiglie italiane che non solo rafforzano e prolungano molti interventi del “Cura Italia”, aiutando i genitori lavoratori e assicurando la necessaria liquidità attraverso la certezza del reddito e la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi, ma introducono nuovi strumenti come il Reddito di Emergenza destinato ai nuclei familiari più in difficoltà e importanti stanziamenti per allargare le tutele sociali, affinché l’emergenza non pesi sulle famiglie e sulle condizioni di vulnerabilità”, si legge sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Con il Decreto Rilancio si vuole dare un sostegno alla famiglia a 360°. Tra i principali interventi il voucher per acquisto servizi di baby sitting: il voucher sale da 600 a 1.200 euro (in quanto usufruibile su 2 mesi) e può essere utilizzato anche per l’iscrizione ai centri estivi, potenziati a loro volta con il rifinanziamento del Fondo per le politiche della famiglia, da 150 milioni di euro. Per i lavoratori dipendenti del settore sanitario, con uno stanziamento di circa 680 milioni, il bonus aumenta da 1.000 a 2.000 euro (in quanto usufruibile su 2 mesi).

Sostegno famiglia nel Decreto Rilancio anche per i congedi parentali: fino al 31 luglio 2020 per un periodo continuativo o frazionato non superiore a 30 giorni i lavoratori dipendenti genitori di figli con meno di 12 anni hanno diritto ad un congedo parentale pagato al 50% della retribuzione. Lo stanziamento complessivamente ammonta a circa 680 milioni di euro. 

Continua per le mamme e papà la possibilità di lavoro agile: fino alla cessazione dello stato di emergenza da COVID-19, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di 14 anni, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dal lavoro o che non vi sia genitore non lavoratore, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali. Per i datori di lavoro pubblici, fino alla cessazione dello stato di emergenza e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, la modalità di lavoro agile può essere applicata a ogni rapporto di lavoro subordinato.

Rafforzati i permessi ex legge 104: è incrementato di ulteriori dodici giornate il numero di giorni di permesso retribuito riconosciuto dalla normativa vigente per l’assistenza di familiari disabili e coperto da contribuzione figurativa (i cosiddetti “permessi ex legge 104/92”). I dodici giorni aggiuntivi, usufruibili nei mesi di maggio e giugno 2020, si aggiungono ai tre giorni di permesso mensile già previsti dalla legge, per un totale di quindici giorni totali per i due mesi citati. Lo stanziamento complessivamente ammonta a circa 800 milioni di euro.

Potenziato i Fondi per l’assistenza e i servizi per le disabilità: vengono destinati 150 milioni complessivi per il potenziamento dell’assistenza, dei servizi e i progetti di vita indipendente per le persone con disabilità gravissima e non autosufficienti gravi e per il sostegno di coloro che se ne prendono cura, in conseguenza della emergenza epidemiologica da Covid-19.

Reddito di Emergenza per famiglie con componenti con disabilità: alle famiglie in difficoltà a causa dell’Emergenza Covid-19 viene riconosciuta, con una spesa di circa un miliardo di euro, questa forma di sostegno straordinaria, erogata in due quote con un valore compreso per ciascuna fra 400 e 800 euro (840 euro a famiglie con componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza).

Didattica per studenti con disabilità: per assicurare la ripresa dell’attività scolastica in condizioni di sicurezza e garantire lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021 in modo adeguato alla situazione epidemiologica, viene incrementato il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche di 331 milioni di euro nel 2020, parte dei quali destinati a interventi in favore della didattica degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali.

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