Asilo nel bosco

Gen 09
Scritto da Annamaria avatar

Non lo conoscevo, oggi, se avessi una bimba o un bimbo piccolo lo sceglierei per iniziare da lì il suo percorso educativo. Parlo dell’asilo nel bosco, un progetto bellissimo e che aiuta il piccolo uomo a essere migliore.

Tutto è nato dall’incontro di due realtà educative al servizio dei bambini: L’Emilio che ha gestito un nido e una scuola dell’infanzia e fa parte del circuito internazionale di educazione alternativa Reevo e l’Associazione Manes che si occupa di formazione e che coordina i progetti dell’asilo del mare, la scuola primaria del bosco e i Maestri di strada.

“Dopo un anno di sperimentazione all’interno del Parco della Madonnetta di Acilia, a Roma, abbiamo deciso, confortati dai risultati raggiunti e dall’entusiasmo di bambini e genitori, di trovare un contesto più adatto e così siamo sbarcati nella campagna di Ostia Antica, a due passi dal Tevere e dagli scavi, immersi in un paesaggio meraviglioso fatto di campi coltivati e boschetti incantevoli”, spiega l’Associazione Manes riguardo all’asilo nel bosco.

Poi aggiunge: “Educare all’aria aperta ci pare particolarmente funzionale ai nostri scopi in questo periodo in cui a livello scientifico si comincia a parlare di patologie legate al deficit di natura, in un contesto in cui alcune attitudini innate del bambino quali la fantasia, l’immaginazione e la creatività sono mortificate, in cui la curiosità viene imprigionata da rigidi schemi costruiti dall’adulto ed in cui tutto sembra ruotare intorno all’aspetto cognitivo rilegando in un cantuccio l’importanza della relazione e delle emozioni”.

Il progetto pedagogico e didattico su cui poggia l’asilo nel bosco si basa su alcune basi fondamentali:

1. Lo spazio esterno come aula didattica privilegiata.
2. Una grande attenzione alla relazione, in questa scuola il rapporto educatore bambino è 1 a 9 e non 1 a 25 come nella scuola dell’infanzia tradizionale
3. L’esperienza diretta come principio cardine della didattica: ”Chi ascolta dimentica, chi vede ricorda, chi fa impara“.
4. Il gioco come veicolo didattico privilegiato e come strumento comunicativo maggiormente usato.

In Italia sono sparsi su tutto il territorio. Le attività si svolgono prevalentemente all’esterno, pure se non c’è il sole. Per chi lavora nell’asilo nel bosco “non esiste un cattivo tempo, solo un cattivo abbigliamento”.

Tags: , , , , , , , , , ,

Scrivi un commento