Assegno unico universale

Apr 01
Scritto da Annamaria avatar

Il Senato ha approvato una legge che delega il governo italiano a istituire l’assegno unico universale per i figli a carico. Cos’è?

La legge in merito all’assegno unico, già approvata dalla Camera all’unanimità lo scorso luglio, prevede che tutte le famiglie ricevano un assegno il cui valore dovrebbe variare tra i 50 e i 250 euro mensili, a seconda delle fasce di reddito, per ogni figlio a carico. 

L’assegno unico sarà erogato in forma di credito d’imposta o di denaro. Sarà dato per ogni figlio a carico dal settimo mese di gravidanza fino al diciottesimo anno di età. Sono previste alcune maggiorazioni per i figli successivi al secondo, per le madri con meno di 21 anni e per i figli disabili (tra il 30 e il 50 per cento in più).

L’assegno unico potrà essere prolungato fino ai 21 anni dei figli, ma con importo ridotto e solo se questi studiano all’università, svolgono il Servizio civile, svolgono un lavoro a basso reddito o sono registrati come disoccupati e in cerca di lavoro: sarò erogato, in questo caso, direttamente ai figli maggiorenni.

Stabilito cos’è ecco perché l’assegno viene definito ‘unico’ e ‘universale’.

L’assegno è definito unico perché sostituirà tutte le attuali forme di sostegno riconosciute oggi alle famiglie con figli, come le detrazioni IRPEF, l’assegno mensile di natalità, in ’bonus bebè’, il bonus da 800 riconosciuto alla nascita di un figlio, il ‘bonus mamma domani’, e l’assegno per il terzo figlio.

L’assegno è definito universale perché varrà per tutti a prescindere dal reddito, anche se l’importo varierà in base alle dichiarazioni ISEE, e perché ne avranno diritto tutti i contribuenti, sia lavoratori dipendenti che autonomi e disoccupati.Finora gli assegni familiari spettano solo a lavoratori dipendenti e pensionati.

Per ottenere l’assegno unico universale si dovrà avere la cittadinanza italiana o essere cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno, oltre che risiedere e pagare le tasse in Italia.

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