Bambini dormono poco, inizio scuola posticipato la soluzione?

Feb 07
Scritto da Annamaria avatar

I bambini dormono poco, l’inizio della scuola posticipato potrebbe migliorare le loro prestazioni ed essere la soluzione migliore. Bibi, in effetti, quando al mattino ci svegliamo presto perché entra alle 8 in punto in classe, me lo dice sempre…

“I cambiamenti di stile di vita, la luce artificiale, gli impegni sociali ci stanno togliendo momenti preziosi di ristoro e il sonno è visto quasi come un momento sconveniente che intralcia la nostra vita. Se poi la deprivazione comincia nell’età infantile, le conseguenze possono essere irreversibili sulla salute”, commenta Marco Angriman, neuropsichiatra infantile Servizio di Neurologia e Neuroriabilitazione per l’età evolutiva, Ospedale Centrale di Bolzano, a La Stampa.

I bambini dormono poco, i problemi del sonno possono avere conseguenze gravi, possono causare cambiamenti permanenti nella struttura del cervello. Si verifica un aumento di irritabilità e iperattività e un calo dell’apprendimento. Diminuisce la produzione dell’ormone leptina, che stimola il senso di sazietà e consuma il grasso corporeo. Un vero disastro. Non dimentichiamo poi, che quando i bambini diventano ragazzi, il mancato sonno può far comparire la depressione e causare anche incidenti stradali con conseguenze terribili.  Forse l’inizio della scuola posticipato è la soluzione più giusta.

“Il punto è che la maggior parte dei ragazzi non soddisfa il bisogno di sonno: al mattino devono andare a scuola svegliandosi troppo presto, e di notte, gli schermi onnipresenti sono un’esca a cui è difficile resistere. Questo porta ad un forte impatto sulla cronobiologia. L’esposizione agli schermi e alla luce blu sopprimono la secrezione della melatonina, l’ormone che segnala che è ora di dormire. La ragione ristoratrice del sonno è cronicamente sottratta, raggiungendo a mala pena le sei, sette ore di sonno, quando un adolescente ne dovrebbe dormire nove o dieci”, spiega Luigi De Gennaro, professore di Psicologia Fisiologica alla Sapienza di Roma.

Il professore è stato il promotore di un esperimento pilota in Italia, avviato alla scuola secondaria d’eccellenza Ettore Majorana di Brindisi, dove una classe entra alle 10. L’inizio posticipato della scuola finora è apparso davvero la soluzione ideale, almeno stando ai risultati dell’esperimento. Perché ormai i bambini (e gli adolescenti) dormono poco.“Al di là di una componente individuale di sfondo c’è il fatto che gli adolescenti dormono trenta minuti di più con un buon risultato sulla diminuzione della sonnolenza diurna, sull’aumento della performance accademica e sulla salute in generale, misurabile dalla diminuzione delle assenze”, sottolinea De Gennaro.

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