Come far dormire neonato

Mag 11
Scritto da Annamaria avatar

E’ la domanda che più assilla le mamme stanche dopo il parto, soprattutto quando il bebè, capita, scambia il giorno con la notte: come far dormire un neonato? Sappiate che il problema potrebbe aiutarvi a risolverlo la Tata del Sonno, all’anagrafe Elena Biondi, seguitissima anche sui social.

Diventa tutto più facile con i suoi consigli e si scopre così come far dormire il neonato che finora di chiudere gli occhi non ne aveva proprio voglia. La Tata del Sonno da sempre consiglia un approccio gentile, lo chiarisce pure nel suo libro, in uscita il 31 maggio prossimo, I consigli della tata del sonno – Orari, pisolini e poppate tra 0 e 4 mesi, edito da Fabbri Editori.

“Il sonno è fatto di tantissimi aspetti. Io credo che sul sonno si sappia poco e che un metodo non possa funzionare per tutti, per il semplice motivo che ogni bambino è unico. Dopo di che, cerco di fornire delle strategie che possano essere utili. La parte determinante del mio lavoro è però quella che svolgo con i singoli genitori, in cui loro mi raccontano cosa succede e cerchiamo di capire insieme quale può essere il problema, chiaramente una volta assodato che il piccolo sta bene. Quello che troppo spesso si tende a ignorare è che la dimensione del sonno riguarda due persone: il bambino ma anche il genitore con la sua emotività”, spiega la Biondi a Vanity Fair. 

La specialista chiarisce cosa intende per ‘igiene del sonno’: “Si intende tutto quell’insieme di conoscenze sulla fisiologia del sonno e tutti quei piccoli comportamenti che possono sembrare banali ma che in realtà fanno la differenza: i vari tipi di addormentamento, gli orari, i ritmi, la temperatura, l’ambiente, la routine ma anche l’emotività del genitore. Tutti elementi che vanno a costruire la base del sonno. Io credo molto nel fatto che dare questi strumenti ai genitori sin da subito possa aiutarli nel tempo a non arrivare poi a dover far fronte a notti con 7/8 risvegli, un problema che oggi riguarda tantissimi genitori italiani”.

Poi precisa: “Il tema centrale non è quello di avere dei figli perfetti che dormano tutta la notte ma di aiutare i bambini, soprattutto quelli che possono mostrare più difficoltà, a dormire bene perché il sonno è fondamentale per lo sviluppo del bambino e per la sua salute. Noi lavoriamo per i bambini, non per i genitori. È ovvio poi che, di riflesso, aiutare i bambini a dormire, significa permettere anche ai genitori di essere più riposati e di vivere meglio la genitorialità. L’obiettivo è che non vi sia una iper frammentazione del sonno dopo i 6/8 mesi, che, in base alla nostra esperienza, è la cosa che accade più spesso”.

Come far dormire il neonato? Secondo la Tata è importante porre attenzione all’ambiente dove dorme, che deve essere funzionale e organizzato; dare importanza a orari e abitudini, ma con una certa flessibilità; lasciare al bimbo i suoi pisolini rigeneranti nei primi mesi, per evitare l’eccessiva stanchezza; lasciare che il bebè si addormenti a contatto con la pelle e poi metterlo nella culla sostenendolo sempre con schiena e collo, gradatamente; tenere un diario del sonno, così da capire se uno schema funziona più di un altro; dividere la giornata del neonato in due fasi di 12 ore, giorno con luce naturale e notte con luci soffuse; lasciare spazio alle coccole per agevolare il sonno; limitare le proprie aspettative, fonte soltanto di stress.

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