Incubo pidocchi

Feb 17
Scritto da Annamaria avatar

Diciamolo: i pidocchi sono un incubo. Io li ho presi solo una volta da bambina. Diversamente è andata a mia figlia: infestata varie volte all’asilo, alle elementari e anche alle medie. Ora, incrocio le dita, è da un po’ che non le fanno visita… fa la seconda media, non è detta l’ultima parola.

L’incubo pidocchi continua… “Ogni anno sono 1 milione e 200 mila in totale gli ‘under 18’ a fare i conti con i pidocchi, e queste settimane sono le peggiori, specie per chi ha bambini dai 3 ai 12 anni”, dice all’AdnKronos Salute il pediatra Italo Farnetani, ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta. “L’abbinamento tra il freddo delle ultime settimane, quello dei giorni della merla per intenderci, e ambienti chiusi e affollati ha favorito la diffusione di tutti gli agenti infettivi e anche di questi parassiti. La trasmissione dei pidocchi, poi, è agevolata dall’uso di sciarpe e cappelli, spesso appesi vicini fra loro o ammucchiati dai bambini”, precisa ancora.

“Ogni anno sono colpiti 100 mila bimbi di 1-2 anni, 400 mila di 3-6 anni, 500 mila di 7-12 anni e 200 mila a 13-18 anni”, stima Farnetani. “Quando un bambino presenta periodicamente i pidocchi, non è perché la famiglia non è stata diligente o abbia scelto un prodotto sbagliato – dice il pediatra – ma è solo che in classe c’è qualcuno che presenta i pidocchi e non fa il trattamento”.

Poi spiega: “Considerando che le uova del pidocchio ci mettono otto giorni a svilupparsi, è sufficiente che voi controlliate, per esempio il sabato, la testa del bambino, soprattutto sulla parte della nuca,- se non osservate niente, il bambino non deve fare alcun trattamento, mentre se vedete le lendini, che sono piccole uova color avorio saldamente attaccate alla base del capello, e che soffiando non vanno via, eseguite il trattamento al bambino con il consueto prodotto”.

L’incubo pidocchi è ricorrente, ma, badate bene,“non significa scarsa igiene o trascuratezza dei genitori, ma solo l’essere venuti in contatto con persone che avevano a loro volta i pidocchi. Il pediatra aggiunge: “Anche nel caso in cui i pidocchi ritornano dopo un primo trattamento, non significa che la cura è stata inefficace, ma solo che è stata incontrata nuovamente una persona con i pidocchi. Oppure che nella classe non tutti hanno fatto il trattamento. Un ostacolo è legato anche al prezzo di questi prodotti, molto efficaci ma non certo a buon mercato”. E chiosa: “Non è necessario tagliare i capelli. Basta fare un solo trattamento con i prodotti antiupediculosi e il bambino può tornare a scuola, come previsto dalle leggi sanitarie”.

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