Oms: ‘Basta pubblicità di junk food’

Nov 08
Scritto da Annamaria avatar

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L’Oms dice basta alle pubblicità di junk food che bombardano i bambini. Arrivano ai più piccoli sui cellulari, tramite i giochi e le applicazioni più in voga: i pargoli, martellati nel vero senso della parola, non resistono. Il risultato? Alimentazione sbagliata e il rischio obesità dietro l’angolo.

Basta pubblicità di junk food per i bimbi, l’Oms dice stop.
Gli spot hanno scavalcato i media tradizionali, sono inviati ai più giovani con i social media, i cellulari, i giochi delle piattaforme digitali e via dicendo. Di solito decantano alimenti ricchi di zuccheri, sale, grassi e bevande non alcoliche, ma comunque piene di zuccheri.
La geolocalizzazione satellitare dai cellulari fa sì che le aziende invitino i ragazzini nei negozi di zona per provare i prodotti. Ci sono poi anche le catene alimentari famosissime che diventano luogo di gioco per i più piccoli.

L’Oms dice basta alle pubblicità di junk food: “C’è una evidenza inequivocabile che il marketing di alimenti e bevande non sane sia legato ad obesità di bambini e adolescenti. Perché è persuasivo, e modifica le loro preferenze alimentari”.
Ora è arrivato il momento in cui gli Stati sono chiamati a intervenire perché hanno il dovere di proteggere i bambini dal marketing digitale di prodotti squilibrati nutrizionalmente e dannosi per la salute: “E’ responsabilità delle istituzioni riconoscere la nuova minaccia e agire di conseguenza”.

“In assenza di una regolamentazione efficace dei media digitali in molti Paesi, i bambini sono sempre più esposti a tecniche persuasive di marketing che i genitori possono sottovalutare o di cui non sono a conoscenza. Spesso, i genitori non vedono gli stessi annunci, né osservano le attività online dei loro figli, molti quindi sottovalutano la portata del problema”, ha affermato Joao Breda, il direttore del programma dell’OMS per l’alimentazione, l’attività fisica e l’obesità.
Più del 60 per cento dei bambini che è in sovrappeso prima della pubertà – ha precisato Gauden Galea, direttore della divisione malattie non trasmissibili e promozione della Salute all’Oms/Europa – resterà in sovrappeso anche da giovane e si stima che in Europa circa il 25 per cento dei bambini in età scolare sia già sovrappeso o obeso. Un fattore chiave per malattie cardiovascolari, cancro e diabete”.

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