Sesso: ragazze precoci, ma senza contraccettivo

Mag 22
Scritto da Annamaria avatar

contraccezione

Sono mamma di una bimba e dovrò vedermela con i problemi riguardanti il sesso precoce prima o poi. Leggo cose allarmanti. Secondo l’inchiesta “Le ragazze italiane: sessualità e contraccezione”, fatta dalla Società italiana di ginecologia ed ostetricia (Sigo) su 1000 giovani tra i 14 e i 25 anni, il 42% delle under 25 in Italia non utilizza metodi contraccettivi durante la loro ‘prima volta’. Di queste, il 24% ricorre al coito interrotto. E solo 3 su 10 hanno ricevuto informazioni corrette da medici e insegnanti. Il rimanente 70% ammette di aver parlato con fonti non qualificate.

 

“Se ancora troppe italiane arrivano impreparate alla prima volta, la principale causa è la scarsa educazione sessuale ricevuta. Il quadro è peggiorato negli ultimi tre anni. Rispetto ad un analogo sondaggio effettuato nel 2010, infatti, registriamo un 5 per cento in più di giovanissime che affronta la prima esperienza sessuale senza nessuna precauzione, rischiando così di incorrere non solo in una gravidanza indesiderata, ma anche in una o più malattie sessualmente trasmesse – spiega il professor Mauro Busacca, consigliere Sigo e ordinario di ginecologia e ostetricia dell’università di Milano – Il risultato di questi comportamenti scorretti sono le circa 10.000 baby madri under 19 che secondo l’Istat ogni anno partoriscono negli ospedali italiani. Attualmente nel nostro Paese l’educazione sessuale non è una materia scolastica obbligatoria. Da tempo, come ginecologi denunciamo questa anomalia che contraddistingue in negativo l’Italia dal resto d’Europa”.

 

La pillola la scelgono l’86% delle ragazze per il livello della sicurezza contraccettiva, senza pensare però alle altre malattie sessualmente trasmesse.
“Dobbiamo promuoverne maggiormente l’uso tra le ragazze. Nel nostro Paese solo il 16,2 per cento delle donne usa regolarmente la pillola contro il 41,5 della Francia, il 28 del Regno Unito e il 27,4 della Svezia. Ben 4 ragazze su 10 ignorano gli effetti positivi sul benessere femminile – ha aggiunto Alessandra Graziottin, direttrice del Centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano – Purtroppo non si valorizzano i benefici della pillola su regolarità del ciclo, acne e irsutismo, mestruazioni dolorose e/o abbondanti, carenza di ferro nell’organismo e sindrome premestruale. I suoi punti di forza sono l’elevata sicurezza contraccettiva, prossima al 100 per cento, l’alta tollerabilità, il ridottissimo impatto metabolico e la sua totale reversibilità. Tutte caratteristiche che la rendono l’alleata naturale della salute di una donna, un metodo contraccettivo valido a tutte le età e particolarmente indicato per le giovani”.

 

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