Smartphone e tablet non fanno imparare più in fretta

Mag 11
Scritto da Annamaria avatar

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Capita spesso – io lo faccio raramente – che per far star buoni i propri figli quando si è in fila ad aspettare, dal medico o alle poste ad esempio, ma pure in auto, durante gli spostamenti, i genitori gli diano in mano il proprio smartphone, oppure il tablet. Stessa cosa capita a casa, durante i momenti morti, in cui mamma e papà sono impegnati e invece i piccoli vogliono giocare. Non è il miglior modo per educare i bambini, ci si vanta di come siano bravi a usare questi strumenti, credendo che gli oggetti in questione facciano crescere il loro apprendimento, da non è esattamente così.

Uno studio del Cohen Children’s Medical Center di New York ha rivelato quel che il buon senso dovrebbe già far conoscere da tempo agli adulti: per far crescere bene i pargoli la cosa migliore sono gli insegnamenti dei genitori e i giocattoli tradizionali.


La ricerca, presentata durante il congresso delle Pediatric Academic Societies and Asian Society for Pediatric Research a Vancouver, ha preso in esame 63 coppie, i cui figli hanno avuto il ‘primo contatto’ con un dispositivo a schermo tattile in media a 11 mesi di età e per 17,5 minuti al giorno, raggiungendo punte di 4 ore. Le attività principali per i bimbi sono risultate guardare show educativi (30%), usare app educazionali (26%), premere a caso lo schermo (28%) e fare giochi non educativi (14%). Il 60% dei genitori si è detto convinto che l’uso dei dispositivi producesse ‘benefici nell’educazione’, test cognitivi, però, hanno dimostrato che non c’era nessuna differenza tra i bambini ‘tecnologici’ e quelli non tecnologici. Addirittura in quei bimbi che si dilettavano con app non educative avevano un ritardo nello sviluppo del linguaggio.

“Abbiamo osservato nella nostra clinica che il giocattolo numero uno che i genitori danno ai figli sono gli smartphone che ormai ha sostituito i libri e i giocattoli tradizionali – ha spiegato Ruth Milanaik, l’autore principale dello studio – La tecnologia però non può rimpiazzare il contatto diretto con i figli, che è la miglior fonte di apprendimento”.

La linea guida consigliata dall’associazione dei pediatri statunitensi è di vietare ai piccoli l’uso di dispositivi fino ai due anni, e poi di concederli al massimo per un’ora al giorno. Credo sia corretto, penso sia più importante far sì che i nostri figli giochino come facevamo noi e si relazionino con i loro coetanei nei modi tradizionali, quelli che piacevano tanto pure a noi.

 

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