Tecnica Fellom: addio pannolino

Ago 24
Scritto da Annamaria avatar

Addio pannolino e in soli tre giorni, c’è la tecnica Fellom che ci aiuta.

La tecnica per dire addio al pannolino in così breve tempo è stata inventata da Julie Fellom, una maestra di scuola per l’infanzia e pare proprio che funzioni.

La tecnica Fellom fa dire addio al pannolino seguendo un programma preciso che le mamme devono rispettare con grande accuratezza.

Primo giorno
Durante il primo giorno bisogna lasciare il bambino nudo, senza vestiti dalla vita in giù, tenendolo chiaramente d’occhio per anticipare il momento di eventuali bisogni. Non appena il bimbo sarà pronto, bisognerà farlo andare con rapidità sul vasino. Non innervositevi se i primi tentativi non vanno a buon fine: è del tutto normale. E’ importante far comprendere al piccolo come funziona il vasino e in modo approssimativo la routine dell’andare in bagno, facendogli anche vedere cosa fare dopo aver fatto i propri bisogni.

Secondo giorno

Step successivo: spiegate ai bambini che prima di uscire di casa bisogna cercare sempre di fare i bisogni, ricordate loro di fare pipì accompagnandoli al vasino. Fate dei piccoli test, brevi uscite per farli abituare a fare la pipì prima di andare fuori di casa. Dovete abituarli a fare la stessa cosa pure prima di andare a dormire e, comunque vada, sappiate che anche durante la notte non va usato il pannolino, altrimenti questi tentativi non andranno a buon fine e sprecherete il lavoro fatto.

Terzo giorno
E’ la giornata del ripasso: ripetete tutto quello fatto nei primi due giorni. Organizzate quindi delle brevi uscite fuori casa ricordando al piccolo di andare in bagno prima di uscire sempre. Provate anche a lasciarlo un po’ da solo, così che diventi più indipendente, ma non perdetelo mai di vista. E’ importante che non indossi mai il pannolino. Se potete, portate con voi eventualmente un vasino portatile.

Se tutto andrà come deve, il piccolo avrà già capito come dire addio al pannolino. Se ci saranno incidenti di percorso, continuate con l’allenamento, che, date le difficoltà, sarebbe meglio fare con il caldo. In questo periodo, ad esempio, dato che è estate e non c’è ancora la scuola, sarebbe perfetto.

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