Bambini: perché devono giocare all’aperto

Ago 11
Scritto da Annamaria avatar

I bambini hanno voglia di stare fuori, è molto importante organizzare uscite per trascorrere momenti insieme ai loro coetanei. Non devono stare rinchiusi in casa davanti allo schermo di un tablet o di una tv: dopo due anni di pandemia hanno bisogno di riprendersi il loro spazio. Ecco perché devono giocare all’aperto.

La dottoressa Fabrizia Lodeserto, psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale, spiega perché i bambini devono giocare all’aperto. L’esperta a Vanity Fair dice: “I giochi all’aperto sono una soluzione utile per aumentare il benessere nei bambini poiché consentono loro di esprimersi con maggiore libertà e di mostrarsi in tutta la loro spontaneità. Quando proponiamo al bambino una passeggiata in città, fra i vicoli o le strade, egli tende a stancarsi e ad annoiarsi più facilmente, richiedendo ai genitori di esser preso in braccio o di usare il passeggino; diversamente accade quando lo poniamo a stretto contatto con la natura: è lì che vien fuori tutta la sua forza perché consapevole di potersi muovere con maggiore libertà; è proprio per questo motivo che ormai sono sempre più diffusi gli asili nei boschi. I bambini possono giocare semplicemente anche con foglie, fiori, terra e frutti oppure imparare attività di giardinaggio o ancora prendersi cura dei piccoli animali: si può partire da questo, sino a creare percorsi psicomotori utilizzando materiale da riciclo. Questo permette loro di sfruttare la propria creatività per riutilizzare in modo differente gli oggetti comuni e promuovere in tal modo l’immaginazione, l’educazione ambientale e l’intelligenza sociale ed emotiva”.

Sul perché i bambini devono giocare all’aperto, l’esperta chiarisce ulteriormente: “La spontaneità, l’autonomia, la fantasia, l’immaginazione, la creatività, le capacità psicomotorie: sono questi sei buoni motivi per giocare all’aperto. Al di fuori delle mura domestiche o dei luoghi al chiuso come le ludoteche, infatti, i bambini si muovono di più e sono meno presenti gli schemi educativi imposti dall’adulto dunque il bambino non viene “snaturato” o ostacolato nella conquista della sua autonomia. Le attività all’aperto fanno bene alla salute psicologica, quanto a quella fisica perché promuovono sonno, attività fisica e restituiscono una sensazione di maggiore serenità”.

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