Befana: poesie famose

Gen 06
Scritto da Annamaria avatar

In questo giorno di festa, l’ultimo di una lunga serie, quello in cui i bambini scoprono se hanno ricevuto carbone o meno, ecco alcune poesie tra le più famose dedicate alla Befana, versi da insegnare ai nostri figli, per farli sorridere e appassionare. La vecchina più famosa del mondo che cavalca con disinvoltura la scopa da sempre fa parte di noi: onoriamola così. I giochi per i bambini sono anche questi: imparare a memoria per recitare in famiglia e rendere l’atmosfera ancora più calda e densa di significato.

Chi non conosce la solita filastrocca: 

La Befana vien di notte

con le scarpe tutte rotte

col vestito alla romana:

Viva viva la Befana!

Ma non stiamo parlando di questa. Il grande Gianni Rodari per primo ha dedicato poesie famose alla Befana. Eccone una.

Alla Befana

Mi hanno detto, cara Befana,
che tu riempi la calza di lana,
che tutti i bimbi, se stanno buoni,
da te ricevono ricchi doni.
Io buono sono sempre stato
ma un dono mai me l’hai portato.
Anche quest’anno nel calendario
tu passi proprio in perfetto orario,
ma ho paura, poveretto,

che tu viaggi in treno diretto:
un treno che salta tante stazioni
dove ci sono bimbi buoni.
Io questa lettera ti ho mandato
per farti prendere l’accelerato!
O cara Befana, prendi un trenino
che fermi a casa d’ogni bambino,
che fermi alle case dei poveretti
con tanti doni e tanti confetti

E ora la seconda:

Voglio fare un regalo alla Befana

La Befana, cara vecchietta,
va all’antica, senza fretta.
Non prende mica l’aeroplano
per volare dal monte al piano,
si fida soltanto, la cara vecchina
della sua scopa di saggina:bef
è così che poi succede
che la Befana… non si vede!

Ha fatto tardi fra i nuvoloni,
e molti restano senza doni!

Io quasi, nel mio buon cuore,
vorrei regalarle un micromotore,
perché arrivi dappertutto
col tempo bello o col tempo brutto…

Un po’ di progresso e di velocità
per dare a tutti la felicità!

Poi tra le poesie famose da insegnare ai nostri figli c’è quella di Guido Gozzano, tenera, incantata. Celebriamo così questa festività, prima di un lungo periodo in cui ci sarà solo freddo, scuola e lavoro. In attesa della primavera.

La Befana 

Discesi dal lettino
son là presso il camino,
grandi occhi estasiati,
i bimbi affaccendati
a metter la scarpetta
che invita la Vecchietta
a portar chicche e doni
per tutti i bimbi buoni.

Ognun, chiudendo gli occhi,
sogna dolci e balocchi;
e Dori, il più piccino,
accosta il suo visino

alla grande vetrata,
per veder la sfilata
dei Magi, su nel cielo,
nella notte di gelo.

Quelli passano intanto
nel lor gemmato manto,
e li guida una stella
nel cielo, la più bella.

Che visione incantata
nella notte stellata!
E la vedono i bimbi,
come vedono i nimbi

degli angeli festanti
ne’ lor candidi ammanti.
Bambini! Gioia e vita
son la vision sentita nel loro piccolo cuore
ignaro del dolore.

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