Campus estivi per i bimbi: come sceglierli?

Mag 17
Scritto da Annamaria avatar

Campus

Mia madre non lavorava. Quando finiva la scuola andavo con lei, il mio papà e nonna Concetta nella nosta casa al mare, a Latina Lido. Del resto vivevo a Latina, era tutto più semplice, pure fare avanti e indietro per babbo. Ci stavo per quasi tutto giugno e tutto luglio. Ad agosto mi spostavo per tutto il mese in Campania, in Irpinia, dove tutt’ora abitano i miei zii paterni. Per i miei l’ipotesi della cosiddetta colonia non era da prendere in considerazione.
Per me, invece, è tutto diverso. Certo, ho la possibilità di lavorare da casa, ma tenere tutto il tempo, dal 6 giugno in poi, Bibi richiusa, sarebbe allucinante. Così eccoci alla scelta del campus scuola dove farle trascorrere almeno due settimane.
Quest’anno opterò ancora una volta per quello d’inglese. Purtroppo durante l’anno lo studio della lingua viene fatto male e in tempi moderni è impossibile crescere ragazzi che non ne parlino perfettamente almeno una perfettamente, oltre l’italiano, s’intende. Altre mia amiche, invece, faranno scelte diverse: Giorgio frequenterà un campus di scherma, Matteo uno di pattinaggio artistico su ghiaccio, Anna uno naturalistico in campagna, e così via…

Per noi mamme a volte è davvero difficile scegliere. Io consiglio di seguire i desideri dei nostri figli, non solo. E’ importante fare una valutazione sul bambino, la sua età e il suo carattere, se è socievole o mammone, se è disposto a dormire fuori, a frequentarne uno che lo impegni per tutto il giorno o solo mezza giornata. Se avete mille dubbi, provate, scegliendone uno non lontano da casa o dal lavoro, così da poter accorrere in caso di malumori o pianti improvvisi. Le proposte, soprattutto nelle grandi città, sono ormai infinite. E il campus non deve essere una forzatura, ma renderlo felice e sereno: per il vostro pargolo sono pur sempre vacanze!

 

 

 

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