Esorcizzare le paure con ‘Il buio fifone’

Mag 22
Scritto da Annamaria avatar

buio fifone

La scuola insegna, la scuola aggrega, la scuola aiuta i nostri piccoli a crescere, alimentando l’amore per la lettura. Spero che mia figlia impari a sognare con i libri. Divorando pagine su pagine, da figlia unica, nella mia stanzetta, ho scoperto mari immensi, creature favolose, tesori nascosti. Ho assaporato avventure meravigliose, mi sono immaginata moschettiera, regina, inventrice, impavida super eroina. Ho pure capito quel che era giusto e quel che era sbagliato, l’amore per il prossimo, il valore dell’amicizia, la slealtà di alcuni, la generosità di altri. Ho compreso come affrontare le mie insicurezze e cercare di dissolvere i dubbi, spezzare la paura, quella che ti blocca e ti fa male. A Bibi ripeto ogni giorno che un libro è meglio di un film.
Difficile alimentare una passione così antica in un’era dove la tecnologia e i media fagocitano ogni cosa. In mio aiuto sono venute le maestre, con un’iniziativa bella e formativa.

Durante l’anno scolastico gli alunni delle classi seconde dell’Istituto Largo Oriani di Monteverde a Roma, quello frequentato dalla mia piccola, hanno letto e commentato “Il buio fifone”, un libro per l’infanzia scritto da Francesco Enna e Iole Sotgiu.

Parla di un pianeta lontano sul quale le paure dei bambini, come la paura del buio, quella di essere abbandonato e altre, vengono viste in un’ottica rovesciata: sarà il buio, ad esempio, ad aver paura dei piccoli e sarà colpa del lettino, se si bagna di pipì. Le storie sono raccontate in chiave ironica e surreale per insegnare ai bimbi che con una risata un terrore immotivato può svanire.
Ora, finalmente, conosceranno gli autori del volume. Un incontro fortemente voluto dalle insegnanti, per alimentare nei loro alunni l’amore per la lettura, in modo che possano crescere in modo sano e completo e, magari, soddisfare la loro curiosità sulla genesi di un racconto.

Durante l’incontro, gli autori inviteranno i bimbi a prendere parte ad un laboratorio teatrale. Gli alunni daranno vita ad alcuni dei personaggi più curiosi del testo letto e ne metteranno in scena gli episodi più divertenti. Bibi, oggi, ha rappresentato in un disegno, una delle scene lette. Ha dovuto pure scrivere un piccolo riassunto di ciò che ha scelto di rappresentare. E’ entusiasta del progetto, come lei pure i suoi compagni di classe. La fantasia alimenta la mente, la curiosità è il motore del nostro mondo: solo così potranno essere degli adulti migliori.

P.S. Ho ricevuto il resoconto dell’incontro da una delle maestre, Ester. Eccolo qui di seguito.

Conoscere gli autori de “Il buio fifone”, libro che avevano letto durante l’anno, è stato interessante per gli alunni della primaria dell’Istituto Largo Oriani di Monteverde, a Roma.
Alcuni di loro avevano già fatto quest’esperienza: l’anno scorso gli alunni della seconda E avevano conosciuto la scrittrice di libri per ragazzi, Giusi Quarenghi.
Hanno ripercorso con gli autori gli episodi salienti, hanno scoperto che per vincere le proprie paure il segreto sta nel “rovesciarle”, vederle “sottosopra” come  ha detto qualcuno di loro, sfatarle divertendosi a trovare il lato buffo e insignificante, ma soprattutto capire che nascono solo da pensieri o idee immaginarie, che si insinuano nelle loro menti.
Hanno letto le filastrocche che avevano composto con l’aiuto delle loro insegnanti, e hanno posto tante domande: come nasce l’idea dell’albero delle bugie, perché il titolo “il buio fifone”, fino a sfiorare temi impegnativi, parlando di  Eleonora  che non voleva mangiare per paura che il cibo si trasformasse in “glucidi e cellulite”!
Guidati da Francesco Enna e Iole Sotgiu, si sono anche divertiti a dar vita a un teatrino improvvisato. Qualcuno ha recitato con disinvoltura, qualcun altro era meno disinvolto. Ma le scene hanno suscitato risate e divertimento: il lettino “piscialletto”, che parlava l’italiano con l’accento di un lord inglese è stato il massimo!
Hanno trascorso insomma una mattinata diversa, scoprendo che un libro può condurre lontano e che è sempre possibile creare nuove storie o copioni teatrali, basta far volare la fantasia e lasciar spazio alla propria creatività.

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Un commento per “Esorcizzare le paure con ‘Il buio fifone’”

  1. avatar Ester says:

    Che bella iniziativa!!!!
    Lettura, teatro, incontro con dei “nonni” esperti, che avvicinano i bimbi alla scrittura di storie e racconti…
    Così si cresce proprio bene!!!
    Moltiplichiamo queste occasioni, per i piccoli sono un tesoro ritrovato in un’epoca tutta bit e tecno.
    Evviva!!!!
    Ester

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