Acido folico per tutte le donne in età fertile

Ott 01
Scritto da Annamaria avatar

acido-folico

Basterebbe che tutte le donne in età fertile che iniziano a essere sessualmente attive prendessero acido folico per contrastare i difetti del tubo neurale tra i nascituri. Secondo una ricerca GfK Eurisko il 77% delle donne italiane non pianifica la gravidanza esponendo il bebè a rischi di malformazioni e solo il 3% sostiene che utilizzerà l’acido folico come forma di prevenzione. Non va bene. E’ quanto emerso durante un incontro con la stampa promosso da Effik e Italfarmaco.

C’è la necessità di una corretta prevenzione delle malformazioni neurologiche nei nascituri, da effettuarsi con l’assunzione dell’acido folico nel giusto dosaggio, come da linee guida e raccomandazioni, ovvero 400mcg per donna in tutta l’età fertile. A conferma di ciò anche l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), comprendendo l’importanza della prevenzione delle malformazioni neurologiche, ha inserito l’acido folico a 400mcg, nell’elenco dei farmaci a rimborsabilità totale (classe A).

Secondo Maria Pia Pisoni, rappresentante dell’ASBIN (Associazione Spina Bifida e Idrocefalo Niguarda) e specialista in Ostetricia e Ginecologia con Alta Specialità nelle patologie dei difetti del tubo neurale materno-fetale presso l’Ospedale Niguarda Ca’Granda: “Basterebbe assumere l’acido folico a 400mcg, tra l’altro farmaco di fascia A, per un periodo più lungo rispetto ai soli mesi iniziali della gravidanza, per contrastare i difetti del tubo neurale nei nascituri: una soluzione possibile potrebbe essere quella di incentivare l’assunzione di tale vitamina nel periodo in cui la donna inizia ad essere sessualmente attiva, senza utilizzare una contraccezione sicura, e promuovere campagne informative anche nei corsi di educazione sessuale delle scuole”. “Se si pensa all’impatto sociale e al conseguente impegno nella gestione di un bambino nato con una malformazione neurologica come la Spina Bifida in termini di assistenza, di qualità della vita e del caregiver (strutture, tempi, costi) diventa fondamentale riscrivere la storia della prevenzione”, ha ulteriormente spiegato la Pisoni.

“L’assunzione dell’acido folico nelle donne in età fertile rappresenta un intervento di prevenzione primaria fondamentale per migliorare la salute della popolazione futura – ha dichiarato Serena Battilomo, della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute – Il Ministero della Salute già dal 2007 ha sostenuto un programma per l’implementazione di strategie utili a favorire la salute preconcezionale, con particolare riferimento all’assunzione ottimale di acido folico nelle donne in età fertile e nella popolazione in generale”.

“In Italia si verificano ogni anno poco meno di 600 casi di DTN. E’ un dato molto elevato se si considera la “semplicità” della prevenzione: è sufficiente prescrivere alla donna nel periodo fertile 400mcg di acido folico al giorno per ridurre del 72% il rischio di difetti del tubo neurale – precisato Pierpaolo Mastroiacovo, pediatra, epidemiologo e direttore del Centro Collaborativo OMS ICBD (International Centre on Birth Defects and Prematurity) – Anche altre malformazioni come cardiopatie e labbro leporino potrebbero essere prevenute. Inoltre alcuni studi suggeriscono anche una riduzione del rischio di prematurità, di basso peso neonatale, di autismo e di ritardo del linguaggio”.

 

 

 

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Un commento per “Acido folico per tutte le donne in età fertile”

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