Chemioterapia in gravidanza

Ott 02
Scritto da Annamaria avatar

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Triste parlare dell’argomento tumori in generale, ma necessario, soprattutto se ci sono ‘buone notizie’ Finora si era certi che la chemioterapia in gravidanza fosse pericolosissima per il feto, così in presenza di un tumore maligno le donne erano messe davanti a una scelta drammatica: abortire o tentare un parto prematuro. Da oggi sembrerebbe non essere più esattamente così.

Secondo una ricerca la chemioterapia in gravidanza negli ultimi due trimestri non danneggerebbe il feto. Lo studio ha mostrato come sia lo sviluppo cognitivo dei bimbi che le loro funzioni cardiovascolari siano risultate normali e intatte a tre anni di età, nonostante le mamme avessero fatto la chemioterapia in gravidanza.Il numero dei casi esaminati è solo 129, certo, ma i risultati sono davvero incoraggianti e fanno ben sperare.
La suddetta ricerca è stata presentata al Congresso sui Tumori di Vienna e pubblicata sul ‘New England journal of medicine’. L’indagine ha seguito la salute sino ai tre anni di età di 129 piccoli, nati da mamme che avevano subito trattamenti con diversi agenti chemioterapici negli ultimi sei mesi di gravidanza.
“Non abbiamo individuato alcuna differenza tra lo sviluppo cognitivo e cardiologico dei bambini nati da madri sotto chemio e altri di un gruppo di controllo,venuti alla luce da mamme sane”, ha spiegato Frederic Amant,l’autore principale della ricerca condotta all’università Cattolica di Leuven in Belgio. E ha aggiunto: “Il risultato ha sorpreso, in quanto sappiamo che le sostanze chemioterapiche sono tossiche e in molti casi attraversano la barriera della placenta”.

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