Caduta capelli post parto

Feb 10
Scritto da Annamaria avatar

La caduta dei capelli post parto è un problema che affligge molte donne. La super modella Emily Ratajkowski a pochi giorni dal dare alla luce il suo bebè, ne ha parlato apertamente in un suo post sul social e ha scritto: “Non lasciate che la caduta dei capelli, tipica di questa fase della vita, mini la vostra autostima”. L’indebolimento della chioma non deve farci affliggere, si può rimediare.

La caduta dei capelli post parto avviene per un motivo, come spiega il dottor Santo Raffaele Mercuri, primario di Dermatologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, a Vanity Fair: “La colpa è degli sbalzi ormonali. Nel corso della gravidanza gli estrogeni raggiungono livelli molto alti e questo favorisce la crescita dei capelli, che formano una chioma folta e lucida. Si tratta della così detta fase anagen, che subito dopo il parto, a causa del calo degli estrogeni, lascia il posto alla telogen, la fase finale del ciclo di vita dei capelli a cui segue la loro caduta”.

La perdita dei capelli post parto riguarda un po’ tutte le donne, ma “chi allatta sembra essere più colpita, così come chi inizia la gravidanza con alcune carenze nutrizionali, che con il passare del tempo aumentano. La composizione dei capelli, invece, incide in maniera minore. Indubbiamente averli più forti può aiutare ma non è determinante”.

Per cercare di fermare la caduta ci sono dei rimedi: “Farsi seguire da un bravo dermatologo che sia anche esperto di tricologia è fondamentale per studiare il caso specifico, stabilirne la gravità e capire come agire. Per aiutare i capelli a mantenersi forti e in salute poi, un’alimentazione varia ed equilibrata è essenziale e dovrebbe essere ricca di frutta, verdura, uova, carne, pesce e latte. Anche gli integratori multi minerali sono funzionali alla causa perché l’organismo femminile, soprattutto se allatta, va spesso in carenza di ferro, zinca, vitamina B, C ed E, che il corpo cerca di reperire dalle zone che reputa superflue, tra cui i capelli. Esistono poi trattamenti specifici più importanti ma da valutare eventualmente con il proprio medico, come iniezioni di prp, plasma ricco di piastrine, sul cuoio capelluto; o cure farmacologiche che aumentino la vaso dilatazione del bulbo pilifero”.

Lo shampoo e le lozioni, agendo esternamente, sono meno efficaci, ma è meglio usare uno shampoo rinforzante e una lozione dermatologica che aumenti la vaso dilatazione.

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