Diastasi addominale

Set 13
Scritto da Annamaria avatar

Che cos’è la diastasi addominale? “La diastasi addominale si verifica in gravidanza e consiste nella “divisione” longitudinale del retto dell’addome, il muscolo principale della parete addominale anteriore. In pratica, le due parti di cui è costituito questo muscolo si allontanano eccessivamente l’una dall’altra”, spiega il professor Alessio Caggiati, specialista in Chirurgia Plastica e direttore dell’Unità di Chirurgia Plastica dell’Istituto Dermatologico dell’Immacolata di Roma.

“Per la pressione esercitata dall’utero in crescita, ma anche per i cambiamenti ormonali tipici di questa fase, le due parti che costituiscono questo muscolo si separano, allontanandosi dalla linea mediana. Ed è lì che si crea un vero e proprio “buco” che può essere più o meno largo”, sottolinea ancora lo specialista a Donna Moderna.

“Dopo i primi mesi, l’elasticità e la densità dei tessuti devono riprendere i valori iniziali e anche la profondità del “buco” e le sue dimensioni devono diminuire. Si parla di diastasi addominale quando la distanza tra la fascia destra del retto addominale e quella sinistra resta di almeno un paio di centimetri”, chiarisce ancora. Chiaramente tutto ciò dopo il parto.

Se non ci sono dolori, ci si può convivere. Anche se rimane un problema estetico. “Consiglierei comunque a queste pazienti di eseguire ecografie periodiche per controllare l’evoluzione della diastasi addominale. In certi casi, con il tempo, il problema peggiora e può essere necessario l’intervento chirurgico”, prosegue l’esperto. 

“Può causare dolori alla schiena che si affatica più del normale a causa dell’instabilità della colonna, oppure la sensazione che la schiena sia debole e sia impossibile anche sollevare un peso. Poi dolori alle anche e al bacino, incontinenza, nausea, senso di pesantezza al pavimento pelvico e perfino difficoltà a digerire e a respirare. In diversi casi la diastasi addominale può provocare anche un’ernia epigastrica o un’ernia addominale, precisa però il professor Caggiati. “Nei casi più gravi, quando la separazione delle due fasce muscolari supera i 5-6 centimetri, anche un trauma alla pancia può essere pericoloso, perché può innescare danni a stomaco e intestino”.

Si può curare con esercizi specifici con un osteopata o un fisioterapista, ma se la separazione delle fasce è marcata, può risolvere il problema solo un’addominoplastica.

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