Papà in sala parto

Ago 23
Scritto da Annamaria avatar

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Papà in sala parto ad assistere alla nascita del bebè: si o no? Dipende, se si decide per il sì deve essere una scelta consapevole.
Nel mio caso, posso confessarvi che mio marito quando è nata Bibi non solo ha voluto esserci, ma ha assistito a ogni istante della venuta al mondo in modo naturale della figlia, le ha tagliato il cordone ombeliscale e fatto il primo bagnetto.

I papà in sala parto hanno una vera esplosione di emozioni, per questo devono essere consapevoli e pronti. Può anche accadere che tra travaglio e fase espulsiva alcune impieghino dalle 12 alle 24 ore, quindi non è facile rimanere accanto alla propria compagna.
I dati del Ministero della Salute dicono che 9 papà su 10 acconsentano a stare in sala parto. Molte volte lo sentono un obbligo, per confortare la futura mamma, che così si sente accudita e supportata. Chi decide di entrare, deve sapere che assisterà a urla, ci sarà molto sangue e che la nascita del figlio è pazzesca, ma per alcuni anche violenta, il bebè sarà sporco, ricoperto pure di vernice caseosa. La donna, poi, potrebbe pure essere nervosa e aggressiva. I padri sono disposti a sopportare tutto ciò?

C’è anche un altro dato da prendere in esame (speriamo non mi riguardi… Bibi ora ha quasi 9 anni…!). Secondo uno studio della Sidip il 34 percento delle coppie che ha affrontato insieme il momento della cicogna ha divorziato a distanza di 10 anni. si dice che i papà che stanno in sala parto poi non vivano più bene la vita sessuale con la propria moglie. Sarà…

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