Parto eutocico, parto distocico: differenze

Ago 02
Scritto da Annamaria avatar

Il parto naturale può essere un parto eutocico e un parto distocico: quali sono le differenze?

Ci sono alcune sostanziali differenze tra il parto eutocico e il parto distocico: è bene chiarire quali.

Il parto eutocico è quello in cui il bambino viene espulso senza impiego di strumenti come la ventosa o il forcipe e senza che alla madre venga indotto il travaglio con l’ossitocina. E’ il modo più naturale che c’è per mettere al mondo il proprio figlio. Questo tipo di parto ha quattro fasi: la prima è quella prodromica o preparatoria, con le contrazioni, la seconda è la fase dilatante, in cui le contrazioni si fanno regolari, la terza è la fase espulsiva, in cui nasce il bambino, la quarta è quella di secondamento, in cui viene espulsa anche la placenta.

Quando il parto naturale si complica e il neonato non riesce ad uscire, è possibile che alla mamma venga praticata un’incisione del perineo: in questo caso si parla di parto eutocico con episiotomia.

Il parto distocico è quello che non avviene in modo naturale e che, per essere portato a termine, richiede che vengano effettuate manovre manuali di riposizionamento del feto o che vengano impiegati strumenti come il forcipe o la ventosa: si parla, anche, di parto operativo.

Ecco alcune differenze basilari, perché a volte si fa presto a dire semplicementeparto’…

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