Parto pretermine
Il parto pretermine, o parto prematuro, è un parto che avviene tra la 20esima e la 37esima settimana di gestazione, considerato che la durata della maggior parte delle gravidanze è di circa 40 settimane.
Il parto preternime è purtroppo la causa principale delle morti e malattie neonatali a lunga prognosi. Si verifica per motivi sconosciuti. I bimbi nati nella 37esima o 38esima settimana sono associati a qualche rischio in più rispetto ai nati a termine. La nascita prima del termine è la causa più comune di morte infantile e di disabilità a lungo termine nei bambini; molti organi, compresi cervello, polmoni e fegato, sono infatti ancora in via di sviluppo nelle ultime settimane di gravidanza. prima si partorisce, quindi, e maggiore è il rischio di possibili invalidità per i neonati.
Le cause non sono ancora state accertate con esattezza: in alcune donne lo stress potrebbe essere una delle ragioni del parto pretermine, in altre donne potrebbero causarlo, invece, problemi di salute o le infezioni, in altre ancora il fumo o l’uso di droghe.
In linea generale è possibile individuare tre situazioni:
parto prematuro spontaneo,
parto prematuro indotto per ragioni mediche, per esempio una grave preeclampsia,
parto prematuro indotto non motivato da ragioni mediche, una scelta presa talvolta durante la programmazione di cesarei e situazioni simili, peraltro fortemente sconsigliata anche nelle settimane di gestazione 37 e 38.
Aklcune donne sono maggiormente a rischio:
donne che hanno avuto in passato un parto prematuro,
donne in attesa di due o più gemelli (più del 50% dei gemelli nascono pretermine),
donne con problemi all’utero o al collo dell’utero (cervice corta o accorciata nel secondo trimestre).
Anche altre donne potrebbero avere problemi:
donne di età inferiore ai 18 anni o superiore ai 35,
donne con reddito famigliare basso.
Ci sono stili di vita che possono essere fattori scatenanti:
assenza o ritardo nelle cure parentali,
fumo,
alcol,
uso di droghe,
violenza domestica: abuso fisico, sessuale o emotivo,
mancanza di supporto sociale,
stress,
famigliarità per parto prematuro,
orari di lavoro lunghi e lunghi periodi trascorsi in piedi,
esposizione a determinate sostanze inquinanti.
E alcuni fattori di rischio medici:
infezioni dell’apparato urinario, infezioni vaginali (come vaginosi batterica e tricomoniasi), infezioni a trasmissione sessuale e infezioni di altro tipo
diabete e diabete gestazionale,
ipertensione e preeclampsia,
disturbi della coagulazione (trombofilia),
sanguinamento vaginale,
malformazioni del feto,
gravidanza singola, derivante da fecondazione in vitro (FIVET o ICSI),
sottopeso od obesità prima del concepimento,
placenta previa,
aumentato rischio di rottura dell’utero (per esempio a causa di precedente parto cesareo o per presenza di fibromi uterini)
breve intervallo tra due gravidanze successive (meno di 6-9 mesi tra il parto e l’inizio della gravidanza successiva).
I sintomi del parto pretermine:
contrazioni ogni dieci minuti o con frequenza maggiore: la pancia si contrae a cadenza regolare,
perdite vaginali insolite (sangue o perdite liquide),
pressione pelvica (sensazione che il bambino prema verso il basso),
dolore sordo alla parte bassa della schiena,
crampi simili a quelli mestruali,
crampi addominali con o senza diarrea,
rottura delle acque.
In caso doveste presentarli, andate subito in un Pronto Soccorso.
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