Gravidanza: fat shaming

Gen 12
Scritto da Annamaria avatar

In gravidanza il ‘fat shaming’ è dannoso sia per la salute della mamma che per quella del bebè. Molte volte non ci si regola con battute fuori luogo sul peso preso da alcune donne in dolce attesa, pensando che non crei tensioni nella donna: sbagliato!

“Studi dimostrano che il fat shaming è collegato a un aumento di peso maggiore, maggiore produzione di cortisolo e maggiore infiammazione”, spiega Angela Incollingo del Worcester Polytechnic del Massachusetts al Corriere della Sera. In gravidanza bisogna andarci ancora più cauti con l’ossessione del peso.

Il fat shaming in gravidanza non è causato solo dalle persone comuni. Cosa assai più assurda è che spesso sono proprio i medici a esserne colpevoli. “Nel caso di una donna incinta, le conseguenze vanno moltiplicate per due, perché lo stress derivato mette in pericolo il bambino e il suo sviluppo mentale”, osserva l’esperta.

Cresce vertiginosamente il rischio di depressione post parto, costringe a diete poco salutari, e a fame nervosa,  pensando di non riuscire a perdere il peso preso in gravidanza. Vittime di fat shaming sono circa un terzo delle donne incinte e neomamme: “Le donne sovrappeso vengono criminalizzate sin dalla prima ecografia, e i rischi per il bimbo spesso esagerati”.

Se vi sentite colpite nel segno, parlatene subito. Il fat shaming è rischiosissimo.

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