Il conflitto: la Donna e la Madre

Apr 13
Scritto da Claudia avatar

L’ultimo libro della filosofa francese Elisabeth Badinter, intitolato “Le conflit: la femme et la mère” (Il conflitto: la donna e la madre) sta facendo scalpore in Francia.

Secondo la Badinter:

  • Le mamme vengono oggi pesantemente influenzate dal mito della “mamma perfetta”. Tradizionalista, preferibilmente casalinga, iperpresente. Chi non si adatta a questi canoni, è una sorta di “mamma di serie B”, destinata a sentirsi in colpa, inadeguata.
  • Allattare non è una scelta, ma un’imposizione. Medici, ostetriche, puericultrici, La Leche League e l’OMS mettono le future e neo-mamme sotto pressione per convincerle ad allattare. Il motivo? Lo Stato vuole risparmiare sul latte in polvere (fornito nei reparti maternità).
  • Il movimento ecologista-naturalista, sempre più forte ed autorevole, decanta l’istinto materno ed insinua che la femminilità sia legata indissolubilmente alla maternità.
  • La “moda” dei pannolini lavabili, ci riporta indietro di settant’anni.
  • I padri vengono relegati ad un ruolo marginale.

La posizione ultra-femminista e decisamente estremista della Badinter suscita reazioni forti.

E voi, cosa ne pensate? Siamo davvero libere di scegliere se allattare o meno? Le mamme fusionali sono schiave del proprio ruolo? I padri sono davvero semplici spettatori?

15 commenti per “Il conflitto: la Donna e la Madre”

  1. avatar Mia says:

    Sì per carità però è anche vero che ci sono donne che decidono di non allattare puer potendo privando il figlio di un bene primario. Voglio dire, paragoniamo il latte materno a quello in polvere? Per quanto riguarda i pannolini sono d’accordo che quelli di stoffa portano indietro di anni luce, ma bisogna anche dire che per renderli così bianchi, quelli in commercio vengono trattati con una sostanza cancerogena. Ci sono i pannolini non trattati, sempre usa e getta, di un colore sul marroncino. Ma ho visto tante mamme schifarsi solo alla vista. E ho visto donne che per carità non si allatta sennò il seno dove arriva… I padri sono sempre stati rilegati a ruolo marginale non è una novità e diciamolo, oggi non tanto dalla società che offre anche la paternità nei contratti di lavoro, ma dalle donne stesse che troppo spesso si sentono onnipotenti, soprattutto dopo aver dato alla luce un figlio! Si parla sempre di padri assanti ma tante volte vedo uomini messi alla berlina dalla mancanza di fiducia delle loro stesse compagne di vita.

  2. avatar serena says:

    Ma che follia! sono una mamma, ho allattato con orgoglio i miei figli,
    sono casalinga per scelta, non mi sento assolutamente mamma di serie b, ho uno splendido marito che ha sempre condiviso con me le gioie e i dolori della paternità. E’ un padre e un marito soddisfatto (siamo sposati da 14 anni), sarei stata molto più propensa ad usare i pannolini (triangolo e sorriso) di cotone sicuramente più igienici degli attuali usa e getta.Gli ospedali e i medici fanno bene, benessimo a consigliare il latte materno ed è una vera assurdità sostenere che lo Stato impone queste cose, è l’intelligenza e l’amore della mamma che sceglie l’allattamento più naturale del mondo! MA CHI SCRIVE e, soprattutto CHI PUBBLICA certe baggianate? No certo una mamma. O almeno non una mamma con la M maiuscola.

  3. avatar re.rer says:

    E’ assurdo quanto leggo, non aprirò mai più questo sito. Quando mai allattare un figlio è una imposizione? è al contrario la cosa più bella e naturale del mondo. La cosa che tutte le Vere Mamme fanno, se possono. E poi parlare oggi di papà non presenti nella vita del figlio è proprio fuori tempo. Credo che chi scrive certe cose è mamma e moglie frustrata.

  4. avatar Serena says:

    re.rer: se hai letto il post con attenzione avrai capito che quelle parole si riferiscono alla posizione e ai pensieri di Elisabeth Badinter e non dell’autrice del post.

  5. avatar re.re. says:

    Ciao Serena, quello che ho capito è che sei una povera presuntuosa;
    forse tu non hai afferrato bene il mio messagio. Complimenti a te a al Direttore del tuo giornale per avere una collaboratrice così… preziosa e intelligente (!)

  6. avatar Cinzia says:

    Re.re., ma che esagerata!!!
    Serena ha ragione, oserei quasi dire che Claudia, l’autrice del post, si vede che non è d’accordo con la Badinter.
    Io penso che i papa’ sono sempre piu’ coinvolti, altro che spettatori. Penso anche che le altre cose che scrive la filosofa siano errate.

    L’unica cosa che devo ammettere e’ che effettivamente, se una mamma decide deliberatamente di non allattare al seno, un po’ male viene guardata…
    Ciao a tutti! Io, invece qui ci tornero’ spesso!

  7. avatar Mia says:

    Ciao Cizia e secondo me è giusto che una mamma che decide deliberatamente, senza alcun tipo di problema, di non allattare al seno venga guardata sotto una cattiva luce. Proprio ieri sentivo uno specialista in tv che spiegava come il latte materno, oltre a tutte le altre proprietà che ben conosciamo, sia utile nella prevenzione dell’obesità infantile perchè rispetto a quello in polvere, se ho ben capito, contine meno proteine. Infatti, non so se ci avete fatto caso, ma i bimbi che prendono il latte in polvere aumentano di peso più velocemente e spesso diventano dei piccoli budda! Non solo, il figlio di una mia conoscente che è stato allattato con il latte in polvere, non per scelta della madre ma per un problema credo di mancanza di latte, ora sta sempre male. Poi per carità ogni caso è a sé, ma credo che scegliere di non dare il proprio latte a prescindere non sia una bella cosa. E poi forse gli ospedali vogliono risparmiare, ma le case produttrici del latte in polvere hanno tutto l’interesse che si diffonda un pensiero di questo tipo. Con quello che te lo fanno pagare! Sono d’accordo comunque che Claudia ha riportato solo il pensiero di questa femminista francese. Saluti a tutti!

  8. avatar Gaia says:

    Credo che la posizione di questa feminista francese sia dettata dall’ invidia verso le mamme che seguono il corso della natura. Certo ci sono mamme che non hanno questa fortuna per natura ma questo non le mette mai in serie B. Io pero’ me la sento di classificare in serie B tutte le mamme che per scelta e non per necessita’ ricorrono a soluzioni alternative alla natura INCLUSO il parto! Amiche che ne pensate?

  9. avatar amelia says:

    penso semplicemente che è stupido e superficiale giudicare una filosofa per le sue idee solo perché non corrispondono alle nostre. sorvolo sul modo di affrontare il dialogo da parte di re.rer, inaccettabile: non visitare più un sito perché non dice quello che voremmo noi! che cosa insegnerà lei ai suoi figli, l’intolleranza?
    non ci dimentichiamo che qui c’è solo un’opinione in riferimento ad un intero libro di cui magari condividereste alcune idee se lo leggeste per intero, chissà!
    bisogna essere aperti a tutte le opinioni, la vita privata della filosofa è cosa sua, tanto più il suo ruolo di madre.
    io sono superp partes, non ho figli e conosco mamme steineriane come mamme che seguono semplicemente il buon senso e la loro educazione. e vi assicuro che l’unico difetto è la chiusura verso modelli educativi diversi dal proprio, tutto può esserci di aiuto per scegliere la nostra strada, sempre, non solo in rapporto all’esperienza della maternità
    criticare chi non compra i pannolini marroncini è come essere criticate perché non si comprano i pannolini lavabili o superbianchi.

  10. avatar Mia says:

    Ma sinceramente credo che il nocciolo della questione sia: ci chiedno i figli di venire al mondo? No! Io penso che una volta deciso di diventare mamme bisogna fare tutto il possibile per dare al bambino il meglio. E il latte in polvere è meglio di quello artificiale? Se la risposta è sì, alzo le mani. Possiamo deliberatmente decidere di non allattare e nutrire i nostri figli con roba artificiale? Per quanto riguarda il parto io non reputo che i cesarei siano di serie b rispetto a quelli naturali. Il parto è parto. Però credo anche che una donna debba, quando arriva il momento, scegliere in base alle necessità. Io sinceramente penso che il cesareo forse sia meno traumatico per tutti ma se un dottore mi dicesse che posso benissimo partorire in modo naturale, che faccio? Dico no e mi faccio tagliare? Se poi parliamo di epidurale, ecco allora lì sono d’acccordo che dovrebbe essere un diritto di tutte le puerpere! E comunque come ho detto anche in precedenza si diventa mamme non per iempirsi la bocca e per lamentarsi ogni due per tre ma per fare della vita il vero miracolo della nostra esistenza. E Madre Natura insegna….

  11. avatar KIKKA says:

    FORSE NON S’E’ CENTRATO IL PROBLEMA.FORSE SI FA FINTA DI NON CAPIRE.OVVIO CHE CHI ALLATTA IN MANIERA NATURALE, AL SENO, LO DECANTI E SI SENTA ORGOGLIOSA MA CHE BELLO MA CHE BRAVA ECC ECC….IL PROBLEMA STA PROPRIO QUI…..E CIOE’:
    NESSUNO OSA REPLICARE ALLE MAMME MAMME CHE PER ESEMPIO ALLATTANO AL SENO E NE SONO PIeNAMENTE CONVINTE.
    MA E’ ALTRSI’ VERO CHE CHI DECIDE DI NON ALLATTARE AL SENO, VIENE ANCORA CONSIDERATA UNA MAMMA DI SERIE B.
    OGGI CI SONO LATTI IN POLVERE OTTIMI, CHE CONTENGONO TUTTO CIO’ CHE SERVE AD UN BAMBINO PER CRESCERE BENE.
    CONOSCO BAMBINI ALLATTATI ARTIFICIALMENTE SANI, E BAMBINI ALLATTATI AL SENO CHE NE HANNO SEMPRE UNA.
    CONOSCO BAMBINi ALLATTATI ARTIFICIALMENTE SPESSO MALATI, E BAMBINI ALLATTATI AL SENO SANI COME PESCI!!!
    INSOMMA FINIAMOLA DI ESPERARE LE COSE.
    MA BASTA….W IL SENO MA VIVA ANCHE IL BIBERON!!!!
    CI SONO DONNE CHE EVITANO L’EPIDURALE PERCHE’ SOFFRIRE E’ BELLO, MA FATEMI IL PIACERE!!!
    IO HO DATO ALLA LUCE DUE BAMBINONI CON L’EPIDURALE E STANNO BENONE ED IO HO SOFFERTO MOLTO MENO, HO ALLATTATO ARTIFICIALMENTE ED I MIEI FIGLI, ORMAI GRANDI SONO SANI E VIVACI COME POCHI…MA FACCIAMOCI MENO COMPLESSI VA LA’ E SAREMO TUTTE PIU’ CONTENTE!!!

  12. avatar Mia says:

    Sull’epidurale sono d’accordo con te Kikka. Ma sull’allattare no. Scusa tu avevi il tuo latte e deliberatamente hai deciso di non usarlo? Io sono per l’allattamento artificiale solo in casi in cui ci sono delle difficioltà oggettive, spesso fisiche. Ma dare il latte in polvere, buonissimo per carità ma smepre in polvere, così tanto per dire “Io non allatto” non mi piace come concetto. Sarò all’antica. Ma non sono una che mette le mamme su un piedistallo, anzi, mi da pure fastidio l’ostentazione di alcune nei confronti del loro status. Non voglio nemmeno demonizzare nessuno ma penso che si possa tranquillamente dire: w l’allattamento al seno. E il latte in polvere ringraziamo che c’è ma è solo un surrogato in caso di necessità. Un saluto e buona festa della mamma!

  13. avatar Alessia says:

    Sono d’accordo con Mia..

  14. avatar StefaniaVita says:

    Sono assolutissimamente d’accordo con la filosofa. Invece di andare avanti, andiamo indietro. Quello che più mi colpisce è che quando diventi madre sono GLI ALTRI a darti dei consigli, a dirti come devi comportarti. Riprovevole. Volete davvero dare retta alla natura come dite? Allora date retta prima di tutto a voi stesse…Sno convinta che tante donne mamme, ancora oggi, rinunciano al lavoro perchè «non è proprio il caso quando si hanno dei figli»…Magari la questione girasse attorno all’utilizzo del latte artificiale o meno, qui la situazione è ben peggiore altrochè!

  15. avatar Lelyfairy says:

    Leggendo i vari commenti, mi sono accorta che molte di voi non hanno letto nemmeno la prima pagina del libro della Badinter… prima di giudicare, bisognerebbe conoscere! Il libro è in realtà molto interessante e completo, e non è affatto un’accusa alle madri che allattano al seno: è un saggio molto più complesso, che affronta un sacco di tematiche non riduttive come molte di voi credono. Il suo è un grido di allarme contro una società che sta togliendo la possibilità di SCELTA alle donne, che le sta catalizzando verso un unico e solo modo di essere madre: la filosofa tenta solo di farvi capire, care DONNE, che siete molto di più che mammiferi. Avete la possibilità di SCEGLIERE cosa e come essere: non riduciamoci a farcelo dire dagli altri! E’ questo, in sostanza, il J’accuse di Badinter. Se una donna sceglie liberamente di essere una madre perfetta, ben venga, ma se al contrario è consapevole di non riuscire ad esserlo e di conseguenza si comporta come una madre mediocre, nessuno ha il diritto di criticarla.

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