Cibi da spiaggia: fate attenzione!

Lug 31
Scritto da Annamaria avatar

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Li vendono gli ‘omini‘ che passano urlando del loro ‘ben di Dio’ in spiaggia mentre prendiamo il sole o facciamo il bagno con i nostri bimbi. Sono le grattachecche, le pannocchie calde, le mandorle fresche, il coccobello. Di solito, per la voglia di rinfrescare pure il nostro palato, li acquistiamo, ma dobbiamo fare attenzione: questi cibi non hanno alcuna etichetta di provenienza e spesso non rispettano regole di sicurezza o di igiene. Nel peggiore dei casi, potrebbero causare problemi gastrointestinali con conseguente nausea, vomito e corsa in bagno…

 

“Gli alimenti dei venditori ambulanti in spiaggia, complici le alte temperature, rappresentano un rischio – ha spiegato Pietro Migliaccio, presidente della Società italiana delle scienze dell’alimentazione – Nessuno conosce la provenienza di questi alimenti e soprattutto come vengono lavati e trattati.
Il cocco, ad esempio, tutto il dì è esposto all’ambiente esterno, catturando così germi e batteri.

 

Il mal di pancia è in agguato, poi c’è pure l’accumulo di calorie. “Mangiando per merenda un pezzo di cocco, 50 calorie, una pannocchia, 300 calorie per 100 grammi e infine una granita, 50 calorie aggiunta magari a un panino con pomodoro e mozzarella a pranzo si arriva a circa 500 calorie in mezza giornata. Non è tantissimo ma poi è il totale giornaliero che conta“, ha sottolineato per concludere Migliaccio.

 

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