Covid e influenza: differenze
Con la variante Omicron che fa disastri qui in Europa, sempre più esperti avallano la teoria che per i vaccinati il Covid diventerà via, via più simile a una semplice influenza: ma quali sono finora le differenze?
Le differenze tra Covid e influenza ci sono, non è sempre facile riconoscerle. Raffreddore, mal di gola, febbre e dolori muscolari accomunano infatti entrambe le patologie. Come fare?
Tra le differenze tra Covid e influenza c’è il tempo di incubazione delle malattie: per l’influenza si aggira intorno ai due giorni, mentre per il coronavirus è più lungo e va dai tre ai sette giorni. Inoltre, sintomi tipici del Covid-19 sono la perdita di gusto e olfatto, estranei all’influenza, anche se alcuni studi sembrano indicare come questi non siano diffusi con la variante Omicron. Nei positivi al coronavirus è più facile riscontrare anche mal di testa e tosse secca.
Tra dicembre 2021 e gennaio 2022, secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), sono stati 934.886 i nuovi casi di Covid-19 in Italia, con 721 decessi. L’incidenza dell’ultima settimana dello scorso anno è stata di 1098 casi ogni 100mila abitanti, quella dei sette giorni precedenti si era fermata a 429 casi. La fascia di età con la maggior incidenza è stata quella compresa tra i 20 e i 29 anni. Durante l’ultima settimana del 2021 il valore dell’incidenza dell’influenza è stato pari a 5,67 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 12,04 casi ogni mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni è di 6,05, nella fascia 15-64 anni di 6,11, tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni arriva a 2,94 casi per mille assistiti.
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