Diarrea del viaggiatore

Giu 20
Scritto da Annamaria avatar

La diarrea del viaggiatore, nome d’arte “Maledizione di Motezuma”, colpisce adulti e bambini. Cosa fare? Come prevenirla?

La diarrea del viaggiatore può insorgere anche in paesi industrializzati per via degli sbalzi di temperatura o a causa del cambiamento nelle abitudini alimentari. In alcuni casi il fastidio  è meno importante rispetto alle forme infettive o batteriche.

La diarrea del viaggiatore colpisce in special modo quando si viaggia in paesi tropicali, caldi e con scarsi livelli d’igiene, dove la presenza di batteri o virus ignoti al nostro organismo aumentano a dismisura il rischio di spiacevolissimi problemi intestinali. Bisogna cercare di prevenirla o contrastarla con mezzi efficaci, anche perché se non si interviene possono insorgere complicazioni.

Per combattere la diarrea del viaggiatore, a cui spesso si associano anche la febbre e il vomito, bisogna innanzitutto osservare alcune regole igieniche:

mai bere l’acqua del rubinetto (a meno che non sia stata preventivamente bollita/disinfettata), neanche per lavarsi i denti.

Non mettere il ghiaccio nelle bibite (e ricordarsi la parolina “no ice” ogni volta che si ordina qualcosa al bar).

Evitare di mangiare frutta già sbucciata e verdure crude, che potrebbero essere state lavate con acqua corrente.

Evitare di mangiare cibi crudi, gelati e salse non meglio definite, soprattutto nei paesi dove non si è certi della buona conservazione dei cibi.

Lavarsi spesso le mani e, soprattutto se ci sono bambini piccoli che tendono a mettersele in bocca, usare salviettine o gel disinfettanti.

Assumere integratori alimentari e fermenti lattici che aiutano moltissimo.

Se dovesse arrivare lo stesso, ricordarsi se necessario di reintegrare i liquidi persi bevendo acqua o soluzioni saline. Bere a piccoli sorsi, se c’è vomito e gradatamente. Assumere medicinali adeguati (prima di partire fatevi consigliare cosa mettere nella borsa di adatto in caso di problema intestinale, soprattutto per quel che riguarda i bambini. Continuare a prendere fermenti lattici e integratori per proteggere la flora batterica. Se fosse necessario, rivolgersi a un medico in loco

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