Estesi screening neonatali

Ago 04
Scritto da Annamaria avatar

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Una buona notizia, sono stati estesi gli screening neonatali a 40 malattie rare.
Via libero definitivo per il ddl che porta, quindi, a 40 gli screening neonatali per individuare malattie metaboliche rare, uniformando così su tutto il territorio italiano quanto già avveniva in alcune regioni.
E’ davvero importante che siano stati estesi gli screening neonatali. Questi consentiranno di migliorare la diagnosi e, perciò, le possibilità di cura e di sopravvivenza dei bimbi. Il ddl, a prima firma Paola Taverna (M5s), ha ricevuto stamattina, in terza lettura, il via libera definitivo dalla Commissione Sanità del Senato, in sede deliberante, ovvero senza il passaggio in aula, come fatto sapere dal relatore Piero Aiello (Ap-Ncd), all’Ansa.

“Si tratta per noi di un motivo di grande soddisfazione”, ha detto a caldo. Gli screening neonatali estesi rappresentano un passo importante in fatto di sanità
La legge prevede che il test rapido del sangue sia esteso dalle attuali tre patologie metaboliche rare ereditarie (ipotiroidismo congenito, fenilchetonuria e fibrosi cistica) a 40. “Abbiamo reso un buon servizio al Paese – ha poi proseguito Aiello – La norma permetterà cura e assistenza precoce a chi nasce con queste malattie rare, permettendo anche di diminuire la spesa in termini di ricoveri e complicanze, che spesso sono conseguenza di una diagnosi in ritardo. E’anche motivo di soddisfazione il fatto che sia stata approvata all’unanimità da tutte le forze politiche, senza distinzioni”.

“Sono misure significative che ho fortemente sostenuto e voglio esprimere la mia personale gratitudine per il lavoro svolto da tutti i gruppi parlamentari, capaci di raggiungere un obiettivo fondamentale come lo screening neonatale per la diagnosi precoce di patologie per cui la tempestiva presa in carico ed avvio di adeguato trattamento è di fondamentale importanza”, ha sottolineato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Lo screening neonatale esteso non rappresenta un costo, ma un investimento per la salute. Proprio partendo da questi presupposti, sono evidenti le motivazioni per le quali la legge è da considerarsi una misura sanitaria di notevole portata. Grazie ad essa, infatti, si potranno effettuare sull’intero territorio nazionale gli screening allargati”, ha poi concluso.

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