Psoriasi infantile

Apr 17
Scritto da Annamaria avatar

La psoriasi può colpire anche i bambini, viene così detta psoriasi infantile. L’Ospedale Bambino Gesù spiega con dovizia di particolari cosa sia la psoriasi infantile: “E’ una malattia della pelle caratterizzata dalla presenza di chiazze tondeggianti, a margini netti, di colorito rossastro, tipicamente ricoperte da squame biancastre solitamente non pruriginose. Il numero delle chiazze è variabile e può interessare anche l’intera superficie cutanea. La forma più classica è caratterizzata dall’interessamento delle superfici esterne degli arti, e in particolare gomiti e ginocchia, nonché della regione lombare”. 

Non c’è una vera e propria causa che scatena la psoriasi infantile: “Al momento si può considerare una patologia multifattoriale, con un’alterazione genetica e dei fattori scatenanti. Tra questi ricordiamo il trauma meccanico come lo sfregamento, infezioni del cavo oro-faringeo, fattori emotivi, il clima, alcuni farmaci, etc… A volte non è possibile riconoscere alcuna causa scatenante. Dalle ricerche è emerso che alla base della lesione psoriasica, vi è un’alterazione immunologica cutanea non ancora ben identificata e un aumentato turnover degli strati più superficiali della cute”.

La crosta lattea può essere un campanello d’allarme per la psoriasi infantile: “Nel lattante la comune dermatite seborroica (volgarmente denominata crosta lattea) caratterizzata dalla presenza di squame giallastre a livello del volto e cuoio capelluto può costituire, a volte, una spia premonitrice in bambini con familiarità per psoriasi. In questi casi sarà l’evoluzione della dermatite a confermare o meno la diagnosi”.
 

Le forme tipiche dell’età pediatrica di psoriasi infantile sono:
– “napkin psoriasis”: caratteristica del lattante in cui la dermatosi si manifesta a livello dell’area del pannolino con lesioni di colorito rosso intenso e lucido interessanti anche le pieghe. In questa forma spesso sono assenti le squame;
– “psoriasi inversa”: in cui sono interessate le pieghe cutanee come le ascelle, l’inguine, l’area genitale e l’ombelico. In tal caso le lesioni sono intensamente arrossate e non si riscontra la presenza di squame;
– “psoriasi guttata”: in cui si verifica la comparsa di piccole chiazze di circa 1-2 cm di diametro, a volte molto numerose, distribuite su tutto il corpo, prevalentemente al tronco. Talora questa forma può presentarsi a seguito di una faringite, tonsillite o otite batterica. Si ritiene opportuno eseguire delle analisi del sangue ed eventualmente un tampone faringeo e una visita Otorinolaringoiatrica per ricercare eventuali focolai di infezione da eradicare.

La psoriasi è generalmente asintomatica, solo in alcuni casi, legati alla sede delle manifestazioni come le pieghe, o al carattere del paziente, si può lamentare un lieve prurito.

E’ una malattia tendenzialmente cronica, ad evoluzione recidivante. La remissione delle lesioni cutanee è temporanea per un periodo variabile, ma è possibile, soprattutto nei bambini, che queste non si ripresentino più per tutta la vita. L’alterazione genetica che è alla base della patologia è però irreversibile e rimane pertanto una predisposizione alla malattia che potrebbe ripresentarsi in qualsiasi momento.

Le terapie

Le cure esistono e in età pediatrica sono quasi esclusivamente di tipo locale. Si usano creme a base di cortisonici, calcipotriolo (un derivato della vitamina D), tazarotene, catrame vegetale, anti-infiammatori non steroidei. Largamente impiegate le creme emollienti ed idratanti. Nelle forme squamose e solo nel bambino più grande sono consigliabili creme cheratolitiche, in grado cioè di far staccare le squame e favorirne l’eliminazione, come quelle contenenti acido salicilico, urea, miscele di alfa e beta idrossiacidi. Nelle forme particolarmente diffuse può essere utile l’elioterapia (esposizione al sole) senza però dimenticare che l’inadeguata ed eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti è estremamente dannosa in età pediatrica. Per tale motivo si devono comunque osservare le stesse accortezze consigliabili a tutti i bambini sani. Si evita nei bambini il trattamento con lampade a raggi ultravioletti anche nei mesi invernali per non sottoporre il bambino ad una dose cumulativa nociva di raggi.

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