Strabismo bambini

Nov 30
Scritto da Annamaria avatar

Per lo strabismo nei bambini è meglio intervenire quando il piccolo ha già 1 o 2 anni. Lo strabismo nei bambini può essere la conseguenza del calo della vista a un occhio. Bisogna agire al più presto, come sottolineano gli esperti al 99/mo congresso della Società Oftalmologica Italiana (Soi).

 “Il bimbo che ne è affetto perde la visione tridimensionale, cioè la capacità di localizzare gli oggetti nello spazio, per esempio fa fatica a versare dell’acqua dentro a un bicchiere”, chiarisce Emilio Campus, consigliere Soi e direttore clinica oculistica Università di Bologna.

“Ad esempio, nel caso di soggetti con un difetto rifrattivo, cioè miopi o ipermetropi, oppure con un difetto della muscolatura oculare: l’occhio diventa ‘pigro’, o più correttamente ambliope, e perde la vista. Stessa cosa può accadere in bambini che nascono con una patologia, come una cataratta o una rara forma di tumore maligno, che impedisce lo sviluppo della vista in un occhio”,  spiega ancora il medico.

“L’obiettivo – aggiunge l’esperto – è ristabilire una collaborazione tra i due occhi che consenta al bambino di ritrovare la visione tridimensionale. E il momento in cui s’interviene non è prima di un anno e mezzo. Non bisogna però aspettare troppo: se il bambino è più grande, infatti, si perde la possibilità di adattamenti sensoriali che invece si possono conseguire intervenendo intorno a uno o due anni di età. In caso di sospetto si può fare un semplice test, che consiste nel tappare alternativamente un occhio per capire se il piccolo afferra gli oggetti con la stessa sicurezza quando guarda solo l’occhio destro o il sinistro”

Per lo strabismo bisogna intervenire subito, in modo che i bambini possano subito essere aiutati a risolvere il problema.

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