Vaccini: approvato piano nazionale 2017-2019

Gen 21
Scritto da Annamaria avatar

I vaccini sono al centro dell’attenzione generale. E’ stato approvato dalle Regioni il piano nazionale 2017-2019.

“E’ una giornata importante per l’affermazione della politica di prevenzione nel nostro Paese”, ha commentato il presidente della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. Il via libera sarà ratificato ufficialmente durante la Conferenza Stato-Regioni.

Noi genitori, tutti, tiriamo un sospiro di sollievo. Certo i vaccini non convincono alcuni, io credo sia importante vaccinare i bimbi. Finalmente c’è il piano nazionale 2017-2019, appena approvato.
“Il tema vaccinazioni – ha aggiunto Bonaccini – è fondamentale per un approccio serio in termini di prevenzione sia rispetto al riaffacciarsi di patologie che credevamo ormai definitivamente superate, sia rispetto alle coperture necessarie per altre gravi malattie e per le fasce più deboli della popolazione. Abbiamo dato l’intesa al piano vaccini, su quale in realtà ci eravamo già espressi positivamente a novembre 2015, con un duplice obiettivo. Da un lato mantenere l’attuale copertura rispetto alla Polio, cercare di sconfiggere definitivamente Morbillo e Rosolia. Dall’altro allargare le vaccinazioni per alcune fasce della popolazione penso a Pneumococco e Zoster per gli anziani e anti Meningococco negli adolescenti, Rotavirus e Varicella per i bambini”.

Antonio Saitta, coordinatore della commissione Salute per la Conferenza delle Regioni ha spiegato che “al via libera all’intesa” si accompagna una “richiesta da sottoporre al Governo”. “Chiediamo – ha detto Saitta – che quando saranno ripartite delle risorse di cui alla Legge di Bilancio, sia definita con puntualità la tempistica del calendario vaccinale. Fra gli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017-2019 oltre al mantenimento dello stato polio-free, l’esigenza di raggiungere in tempi rapidi gli stati morbillo-free e rosolia-free, ricordati da Bonaccini, c’è l’anti Papillomavirus anche per gli adolescenti maschi, la necessità migliorare l’approvvigionamento e la logistica del sistema vaccinale. Bisogna poi perseguire una maggiore consapevolezza della popolazione rispetto alle vaccinazioni anche attraverso specifiche campagne, andare avanti sulla strada dell’informatizzazione delle anagrafi vaccinali, e coinvolgere in modo ancora più stringente i professionisti sanitari nella cultura delle vaccinazioni”.

Per i tempi per l’entrata in vigore del nuovo piano nazionale 2017-2019 riguardante i vaccini approvato, ha precisato il ministro, si tratta di “aspettare la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, quindi possiamo dire che il Piano sarà operativo entro poche settimane”. “Subito dopo – ha continuato Beatrice Lorenzin – sarà emessa una circolare su come procedere all’attuazione a livello territoriale. Ciò che ci interessa è l’uniformità dell’entrata in vigore su tutto il territorio”.
“Il nuovo calendario vaccinale – ha poi precisato – è basato sul numero di persone da vaccinare e prevede un aumento graduale delle vaccinazioni che, speriamo, ci porti ad un 100% di copertura nei tre anni. Sarà uno sforzo anche culturale, con una campagna di informazione nei confronti delle famiglie che coinvolgerà i medici di Medicina generale e i pediatri, perché dobbiamo sconfiggere il pregiudizio nei confronti dei vaccini che non ha alcuna base scientifica”.

Come scrive l’Agi, l’anti Pneumococco e Zoster per gli anziani, l’anti Meningococco b, Rotavirus e Varicella per i più piccoli (primi due anni di vita e 5-6 anni di età), l’anti Papillomavirus anche per gli adolescenti maschi e il meningo tetravalente, sempre per gli adolescenti: sono le nuove vaccinazioni offerte gratuitamente come previsto dal piano nazionale vaccini 2017-2019 approvato. Questi si aggiungeranno a quelli già disponibili gratuitamente. Per alcuni viene estesa la fascia di età o il tipo di popolazione interessata, altri sono invece completamente nuovi e per altri ancora la gratuità viene estesa da alcune Regioni a tutto il territorio nazionale. Molti sono gli obiettivi del Piano: mantenere lo stato polio-free; raggiungere lo stato morbillo-free e rosolia-free; garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni nelle fasce d’età e popolazioni a rischio indicate, anche attraverso forme di revisione e di miglioramento dell’efficienza dell’approvvigionamento e della logistica del sistema vaccinale aventi come obiettivo il raggiungimento e il mantenimento delle coperture descritte; aumentare l’adesione consapevole alle vaccinazioni nella popolazione generale, anche attraverso la conduzione di campagne di vaccinazione per il consolidamento della copertura vaccinale.

Piano nazionale vaccini 2017-2019: ecco cosa cambia
E ancora, contrastare le disuguaglianze, promuovendo interventi vaccinali nei gruppi di popolazioni marginalizzati o particolarmente vulnerabili; completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali, interoperabili a livello regionale e nazionale, tra di loro e con altre basi di dati (malattie infettive, eventi avversi, residente/assistiti); migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili con vaccinazione; promuovere, nella popolazione generale e nei professionisti sanitari, una cultura delle vaccinazioni coerente con i principi guida del presente Piano, descritti come “10 punti per il futuro delle vaccinazioni in Italia”; sostenere, a tutti i livelli, il senso di responsabilità degli operatori sanitari, dipendenti e convenzionati con il Ssn, e la piena adesione alle finalità di tutela della salute collettiva, che si realizzano attraverso i programmi vaccinali, prevedendo adeguati interventi sanzionatori qualora sia identificato un comportamento di inadempienza; attivare un percorso di revisione e standardizzazione dei criteri per l’individuazione del nesso di causalità ai fini del riconoscimento dell’indennizzo, ai sensi della legge 210/1992, per i danneggiati da vaccinazione, coinvolgendo le altre istituzioni competenti (Ministero della Difesa); favorire, attraverso una collaborazione tra le Istituzioni Nazionali e le Società Scientifiche, la ricerca e l’informazione scientifica indipendente sui vaccini. Il Piano interviene inoltre sul fronte del comportamento dei medici nei confronti dei vaccini, prevedendo delle sanzioni. Si legge infatti che vi sarà una “ricognizione continua delle possibili violazioni del supporto alla pratica vaccinale e dell’offerta attiva delle vaccinazioni da parte dei medici e del personale sanitario dipendente e convenzionato con il servizio sanitario nazionale” e che “saranno concertati percorsi di audit e revisioni tra pari, con la collaborazione degli ordini professionali e delle associazioni professionali e sindacali, che possano portare anche all’adozione di sanzioni disciplinari o contrattuali qualora ne venga ravvisata l’opportunita’”. Il risparmio stimato annualmente (con l’eccezione delle vaccinazioni IPV e antimeningococcico tetravalente negli adolescenti) derivante dall’applicazione del nuovo Calendario vaccinale è prossimo ai 200 milioni di euro.

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