Bambini: scuse meno efficaci se imposte

I bambini litigano e capita rispondano male, a un loro coetaneo, anche a noi genitori. Tenete sempre ben presente, allora che le scuse sono meno efficaci se imposte. A sostenerlo è uno studio dell’Università del Michigan su bambini tra i 4 e i 9 anni.
Le scuse tra i bambini sono meno efficaci se imposte. Secondo gli autori della ricerca anche i più piccoli sono in grado di distinguere un ‘mi dispiace’ sincero da uno che non lo è, forzato, ovviamente, dalla paura di una punizione, e non da una reale volontà di riappacificarsi. “Bisogna fare in modo che il bambino capisca perché l’altro è offeso e attendere che sia davvero pronto a dire mi dispiace. Solo allora ha senso procedere con le scuse”, afferma Craig Smith, autore dello studio. (altro…)
Preadolescenza

Gestire la preadolescenza di un figlio non è facile. Vi assicuro, parlo con cognizione di causa: mia figlia ha 11 anni e mezzo…
La preadolescenza va in genere dai 9 ai 12 anni, quell’età di mezzo in cui i bambini iniziano a cambiare fisicamente e cominciano pure ad avere una personalità più definita.
Per quanto mi riguarda, per saperne di più sulla preadolescenza, sto leggendo un libro utilissimo, scritto da Alberto Pellai e Barbara Tamborini, “L’età dello tsunami – Come sopravvivere a un figlio pre-adolescente”, edito da De Agostini. (altro…)
Il bebè piange la notte? Lasciate che si addormenti da solo

Quando Bibi era una neonata e la notte si svegliava piangendo, mio marito e io ci alzavano, la prendevamo in braccio e la facevamo addormentare nuovamente cullandola. E’ sbagliato: meglio lasciare che si riaddormenti da solo, almeno secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Developmental Psychology ed effettuata della Temple University, negli Usa.
Gli scienziati hanno raccolto dati relativi a 1200 neonati e registrato i loro risvegli notturni alle età di 6, 15, 24 e 36 mesi. “Se le madri, di fronte a risvegli notturni, corrono dal bambino, magari allattandolo o comunque consolandolo, il bambino si abituerà a riaddormentarsi così, e non apprenderà quel meccanismo basato sull’auto-lenire che è fondamentale per sviluppare buone abitudini di sonno, utilissime ai genitori, ma soprattutto a una sana crescita del bambino”, ha spiegato Marsha Weinraub, che ha condotto lo studio. (altro…)