Articoli taggati come ‘esame’

Immunoprofilassi Anti-D

Mag 26
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Immunoprofilassi-Anti-D

L’immunoprofilassi anti-D è un’iniezione intramuscolare fatta sulla spalla: permette la somministrazione di immunoglobuline specifiche contro il fattore RH e consente di bloccare la produzione di anticorpi materni contro i globuli rossi del feto.

L’immunoprofilassi anti-D viene prescritta a 72 ore dal parto, nel caso la neomamma fosse RH negativo, per cautelare altri feti di eventuali altre gravidanze L’immunoprofilassi anti-D viene pure prescritta se si verifica un contatto tra sangue materno e sangue fetale durante la gestazione, sempre se la donna è RH negativa: questo contatto potrebbe essere causato da esami invasivi dove potrebbe verificarsi un passaggio di sangue, minacce di aborto, gravidanza extra-uterina, etc. (altro…)

G-test

Apr 27
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Il G-test permette a chi è incinta di sapere in modo non invasivo se ci sono anomalie cromosomiche nel nascituro ed è l’esame più utilizzato al mondo. In tutto il pianeta un milione di gestanti hanno eseguito il G-test per indagare. Il traguardo è stato raggiunto grazie alla collaborazione del colosso della genomica BGI, la Bioscience Genomics, spin off dell’Università romana di Tor Vergata, e l’americana Complete Genomics.
Il G-test colleziona un ulteriore primato che si va ad aggiungere a quello della validazione scientifica che, essendo effettuata su 600 mila casi, posizione il test come il più attendibile e sicuro al mondo. Non a caso questo test è disponibile attualmente in oltre 62 Paesi. (altro…)

Amniocentesi: prima e dopo

Mar 24
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Amniocentesis

L’amniocentesi si fa tra la fine del quarto e la metà del quinto mese di gravidanza. E’ un esame diagnostico invasivo che permette di diagnosticare su base genetica eventuali anomali cromosomiche del feto e infezioni gravi prese durante la dolce attesa.
L’amniocentesi consiste in un prelievo, effettuato attraverso l’addome materno, l’utero e la placenta. Si prelevano circa 20cc di liquido amniotico. Qui sono presenti le cellule del muco e della pelle del feto che contengono al loro interno tracce di DNA, quelle analizzate in laboratorio.
Il risultato dell’amniocentesi e sicuro quasi al 10 per cento, ma l’esame porta dei rischi: cosa fare prima e dopo averlo fatto? (altro…)

Radiografie nei bambini

Nov 06
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Child patient  in x-ray room.

Child patient in x-ray room.

Radiografie nei bambini? Troppe secondo la tavola rotonda dal titolo “La corretta informazione del rischio/beneficio nell’uso medico delle radiazioni in età pediatrica” organizzata presso il Ministero della Salute, dall’Associazione Italiana di Fisica Medica (AIFM).
Quattro milioni di radiografie nei bambini ogni anno sono moltissime, soprattutto perché se ne ignorano i rischi. Quando le prescrivono ben 4 medici su 10 non informano le mamme e i papà sui possibili danni che possono portare.

In Italia vengono eseguiti ogni 365 giorni quasi 40 milioni di esami radiologici, di questi un decimo sono pediatrici. (altro…)

Parto: test per la data

Ott 29
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Un test per stabilire la data certa del parto? Una realtà, non più un sogno irrealizzabile. Sul ‘British Journal of Obstetrics and Gynaecology’ è stato descritto proprio un test che fornirebbe la data del parto. E’ un esame che prevede l’uso di una sonda a ultrasuoni per misurare la lunghezza della cervice uterina: i risultati possono fornire la data del parto, dire con precisione se una donna entrerà in travaglio entro la settimana successiva. (altro…)

Duo test

Lug 18
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Il duo test è conosciuto pure con il nome di Bi-test. E’ un esame di screening prenatale con cui si riesce a capire se il feto possa essere affetto o meno da cromosomopatia, ossia – per spiegare meglio – da malattie genetiche causate da alterazioni cromosomiche.
Bisogna subito chiarire che non si tratta assolutamente di un esame diagnostico: il duo test fornisce solo un valore statistico. Va comunque sottolineato che il duo test è ritenuto dai medici un buon indicatore e aiuta a evitare amniocentesi che sarebbero inutili.

E’ possibile fare il duo test tra la 11esima e la 12esima settimana di gestazione, quindi nel primo trimestre di gravidanza. Il duo test è così chiamato perché mette insieme una tecnica combinata in cui si misura della translucenza nucale (attraverso un’ecografia per controllare la dimensione e la forma di piccolo accumulo di liquido localizzato nella regione nucale del feto) e si fa un piccolo prelievo di sangue per verificare i livelli di due sostanze: la Free-beta hCG (frazione libera della gonadotropina corionica) e la PAPP-A (proteina-A plasmatica, associata alla gravidanza). (altro…)

Villocentesi: quando si fa

Lug 04
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La villocentesi, o prelievo dei villi coriali, è un esame prenatale. E’ una procedura invasiva che permette di prelevare frammenti di tessuto coriale, una componente della placenta, che possono essere esaminati in laboratorio così da avere immediatamente informazioni su eventuali malattie cromosomiche o genetiche presenti nel feto.
La villocentesi si fa a partire dalla decima settimana di gravidanza, solitamente tra l’undicesima e la dodicesima settimana di gravidanza.
Dato che può essere eseguito prima dell’amniocentesi, fa sì che si possa avere una diagnosi più precoce di eventuali anomalie cromosomiche o genetiche del bebè che si ha in grembo.

Il prelievo dei villi coriali viene eseguito per via transaddominale, si inserisce un ago nell’addome della donna sotto diretto controllo ecografico. E’ possibile, ma più raro, anche il prelievo per via transcervicale. (altro…)

Ecografia morfologica

Lug 01
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ecografia-morfologica

In gravidanza, nel secondo trimetre di gestazione, dalla 20esima alla 23esima settimana di gestazione, per valutare se lo sviluppo del feto è corretto e non ci sono anomalie di alcun genere, si fa l’ecografia morfologica, un esame diagnostico non invasivo. L’ecografia morfologica, insieme a quella del primo trimestre e a quella del terzo trimestre, è considerata importantissima, proprio perché è in grado di anticipare eventuali patologie del bimbo che si porta in grembo.

Con l’ecografia morfologica si valutano le misure del cranio, quelle del femore, il possibile peso del bebè, e altre indicazioni come la struttura della placenta, la quantità di liquido amniotico, il collo dell’utero. L’ecografia morfologica indica a chi la esegue quindi se il feto si sta formando normalmente o se ci sono possibili alterazioni. La si fa in ospedale, nel reparto di ginecologia, è un ginecologo ad eseguirla e a leggere i valori di riferimento da tenere in considerazione perché sia corretta. E’ possibile farla anche privatamente, in ambulatori specialistici. (altro…)