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“Compiti vacanze inutili e dannosi”

Lug 05
Scritto da Annamaria avatar

La scuola è appena finita e già sul registro, ormai elettronico, compaiono i compiti per le vacanze. Secondo Italo Farnetani, saggista e professore ordinario di Pediatria dell’università Ludes-United Campus of Malta, sono inutili e dannosi”. A Fanpage spiega il motivo del suo pensiero.

compiti vacanze inutili e dannosi

Quando gli si chiede perché consideri i compiti per le vacanze inutili e dannosi, il pediatra spiega: “Le vacanze nascono per dare agli alunni la possibilità di recuperare dalle fatiche scolastiche e sviluppare resilienza, riprendendosi dallo stress dell’anno appena vissuto. Studiare è infatti un lavoro mentale considerevole e dopo lo sforzo si richiede necessariamente una pausa”.

Inutili e dannosi, Farnetani non ha alcun dubbio sui compiti per le vacanze. Per lui “il cervello ha bisogno di riposo”. “Oltre a ciò, i compiti impediscono ai ragazzi di staccare davvero la spina, costringendoli a trascinarsi dietro lo stress scolastico e il pensiero degli esercizi ancora da finire lungo tutta l’estate. Con le alte temperature, poi, è ancora più difficile studiare, e il risultato è che, quasi sempre, ci si applica svogliatamente e male. E poi, parliamoci chiaro, a settembre sono molto pochi gli insegnanti che, con tutto quello che c’è da fare, si mettono a controllare gli esercizi svolti durante l’estate, quindi chi si è impegnato finisce anche per sentirsi preso in giro”, aggiunge.

L’esperto dice che è un “timore infondato”, che, senza le assegnazioni, i ragazzi dimentichino tutto. “L’apprendimento si basa sulla memoria a lungo termine, che non svanisce in tre mesi. Durante l’anno scolastico, nelle ore pomeridiane in cui si studia davvero, si fissano le nozioni a lungo termine. Se un ragazzo è stato promosso, significa che ha imparato bene. Chi non ha imparato, invece, non lo farà certo con qualche compito estivo, anche perché non ci sarà nessun insegnante che potrà affiancarlo e aiutarlo correggendone gli errori. La memoria a lungo termine si chiama così proprio perché non scade a giugno”.

Per Farnetani i ragazzi in estate devono dedicarsi allo sport o alla lettura. Quest’ultima, però, deve essere un piacere. E poi a visitare, conoscere, fare nuove amicizie. A questo serve la bella stagione, non a stare sui libri chini a studiare.

Uova di cioccolato: solo dai 2 anni in poi e con sorprese doc

Apr 22
Scritto da Annamaria avatar

Ne ho quattro qui in salone, tutte per Bibi da aprire domenica. Ho detto stop ad amici e parenti, mi sembrava uno spreco fargliele regalare ancora di uova…

A Pasqua i bimbi ingurgiteranno quantità di cioccolato inerarrabili. Tutto ok? Non proprio perchè la ciccolata fa bene, ma dai due anni in su.
“E’ utile per fissare nei ricordi un momento di festa da vivere in famiglia. E il super-consumo di cioccolata non deve spaventare i genitori: questo alimento ha numerose virtù benefiche, persino un effetto anti-dolorifico – spiega Italo Farnetani  dell’Università di Milano-Bicocca all’AdnKronos – Studi condotti già dai pediatri dell’Ottocento ne evidenziavano le virtù positive, in particolare come alimento con cui iniziare la giornata”. (altro…)