Ritenzione idrica: cibi da evitare

Ago 08
Scritto da Annamaria avatar

La ritenzione idrica è sintomo di cattive abitudini alimentari e stili di vita sbagliati. E’ importante sapere quali sono i cibi da evitare. Con il termine “ritenzione idrica” si indica la tendenza a trattenere nel corpo liquidi, che vanno poi ad accumularsi negli spazi interstiziali, ossia quelli tra cellula e cellula. Questo accumulo può causare un gonfiore anomalo che interessa le zone del corpo dove maggiormente si deposita il tessuto adiposo, addome e arti inferiori, cosce, glutei e caviglie. Tra i cibi da evitare quelli che favoriscono lo stato infiammatorio. Per prima cosa va limitato il consumo di sodio, tagliando il sale e usando dei trucchetti per far sì che l’assorbimento di sodio sia minimo, come, ad esempio, aggiungere il sale nell’acqua della pasta solo a fine cottura. Meglio insaporire il cibo con spezie ed erbe.

Tra i cibi da evitare per la ritenzione idrica quelli in scatola, sotto sale o in salamoia, e poi ancora ai cibi affumicati, gli insaccati e affettati, i formaggi soprattutto se stagionati e gli snack salati. La nutrizionista Stefania Setti a Humanitas spiega: “Meglio condire gli alimenti con olio extravergine di oliva, da consumarsi crudo e sono da evitare burro, lardo, pancetta, strutto e panna. Per quanto riguarda i metodi di cottura bando a soffritti e fritture e preferiamo quelli privi o comunque poveri di grassi: alla griglia, al forno, in umido, al vapore, al cartoccio. In relazione agli zuccheri, invece, vanno controllati i consumi di frutta, succhi e spremute ma, soprattutto, le bibite confezionate zuccherate. Non è il caso di rinunciare del tutto ai dolci, ma il loro consumo deve essere legato all’occasionalità. Limitato ovviamente anche il consumo di alcolici, superalcolici e caffè”.

E’ necessario  “adottare un regime dietetico equilibrato, facilmente digeribile, disintossicante e, quando necessario, ipocalorico”. Spazio al potassio che si trova in riso, patate, cipolle, carciofi, cetrioli, albicocche, pesche. E ancora melone, angurie, fragole e mele. Avere anche un buon consumo di liquidi, sotto forma di acqua oligominerale, tè o tisane, ma non zuccherate. “Bisogna berne almeno 2-2,5 litri al giorno per favorire la microcircolazione e l’eliminazione delle sostanze tossiche e di rifiuto che circolano nel nostro organismo”, dice l’esperta.

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