Beauty routine in gravidanza: vademecum
La dolce attesa è un viaggio straordinario che trasforma corpo, emozioni e pelle. Tra sbalzi ormonali, stanchezza e cambiamenti fisici, la beauty routine quotidiana in gravidanza può diventare non solo un momento di cura estetica, ma anche un rituale di benessere e connessione con sé stesse. Un vademecum in questo caso è utile.
Se ne parla spesso, ma è sempre bene ricordare alcuni punti fondamentali, rinchiuderli in un vademecum pratico e sicuro per prendersi cura della propria bellezza durante i nove mesi e non solo. La beauty routine in gravidanza aiuta.
Il vademecum della beauty routine in gravidanza:
1. Keep it simple: pochi prodotti, ma buoni
Durante la gravidanza la pelle può diventare più sensibile. Meglio scegliere una routine minimal ma efficace, con formule delicate, senza profumi aggressivi, alcol o ingredienti controversi. Meno è meglio, se la pelle deve respirare e rigenerarsi.
2. Detersione dolce, sempre
Mattina e sera, detersione delicata con un latte, un gel o una mousse specifica per pelli sensibili. Evita i saponi schiumogeni o troppo sgrassanti: la pelle in gravidanza tende a disidratarsi facilmente.
3. Idratazione: parola d’ordine
L’idratazione è fondamentale, sia per il viso che per il corpo. Scegli creme con ingredienti come acido ialuronico, aloe vera, burro di karité o oli naturali (mandorle, jojoba, cocco). Soprattutto sul pancione, l’idratazione quotidiana aiuta a prevenire pruriti e smagliature.
4. No agli ingredienti “proibiti”
Alcuni ingredienti, pur comuni nei cosmetici, sono sconsigliati in gravidanza. Attenzione a:
- Retinolo e derivati della vitamina A
- Acidi esfolianti forti (tipo glicolico, salicilico in alte concentrazioni)
- Profumi sintetici e oli essenziali forti
- Parabeni e ftalati
Leggere le etichette diventa un atto di amore (e sicurezza) per te e il tuo bambino.
5. Protezione solare: sempre e comunque
Gli ormoni possono aumentare la sensibilità al sole e favorire macchie come il melasma gravidico (la famosa “maschera della gravidanza”). Applica ogni giorno una crema con SPF 30 o 50, anche in città e in inverno. Meglio se con filtri fisici o minerali.
6. Corpo e coccole
Non trascurare il corpo! Massaggi quotidiani con oli naturali aiutano non solo a prevenire le smagliature, ma anche a rilassarti e connetterti con il tuo pancione. Concediti bagni tiepidi, momenti di self-care, e sì, anche una manicure (con smalti senza formaldeide!).
7. Bellezza è anche ascolto
La beauty routine in gravidanza non deve essere una performance, ma una coccola. Ogni giorno può essere diverso: ci saranno mattine in cui ti sentirai una dea, altre in cui anche lavarti il viso sembrerà un’impresa. E va bene così. Ascoltati. Rallenta. La bellezza più potente è quella che nasce dall’interno.
Curare i capelli dopo il parto
Alcune li perdono e molti. Come curare i capelli dopo il parto? Durante la gravidanza, l’elevato livello di estrogeni prolunga la fase di crescita dei capelli: sono più folti e luminosi. Tuttavia, dopo il parto, i livelli ormonali tornano alla normalità, innescando un repentino passaggio alla fase di caduta. Questo processo può durare da tre a sei mesi, ma varia da donna a donna.
E’ importantissimo quindi sapere in che modo curare i capelli dopo il parto. Innanzitutto, come sempre detto, bisogna iniziare dall’alimentazione: la dieta deve contenere ferro, vitamina D, zinco e acidi grassi omega-3, essenziali per la salute del cuoio capelluto.
Per curare i capelli, se l’assunzione di determinati cibi non basta, è necessario rivolgersi a un medico, che potrebbe consigliare degli integratori. I più utili contengono biotina (vitamina B7), vitamina E, silicio organico e aminoacidi solforati.
Poi c’è la cura quotidiana. Durante il periodo post-parto è bene evitare trattamenti aggressivi come tinture chimiche, piastre e phon a temperature elevate. Optare per:
- Shampoo delicati, meglio se naturali o rinforzanti
- Balsami leggeri che non appesantiscono il capello
- Pettini a denti larghi per evitare strappi
Alcuni ingredienti naturali possono stimolare la microcircolazione del cuoio capelluto e rafforzare la fibra capillare. Quali?
- Olio di ricino: da applicare una volta a settimana sulle radici per stimolare la crescita
- Impacchi con aloe vera o gel di semi di lino: idratanti e lenitivi
- Massaggi al cuoio capelluto con oli essenziali (rosmarino, lavanda): migliorano la circolazione sanguigna
Cercare di riposare bene e allentare lo stress è fondamentale. Stare anche all’aperto: aria sana e relax sono un toccasana.
Rimedi anti polline
E’ il periodo critico per molti allergici, tra cui tanti bambini. Ci sono alcuni semplici rimedi anti polline che possono migliorare la giornata durante la primavere. Soprattutto nel lungo periodo festivo che ci si appresta a vivere, ponti compresi.
Tra i rimedi anti polline per scansare i disagi, primo tra tutti è sicuramente quello di evitare di fare pic-nic nei prati, nei campi coltivati e nei terreni incolti in questo lasso di tempo. Lo so che sono belli e divertenti in famiglia, ma se tra di voi c’è un allergico, sono guai certi. Quindi no.
Altro tra i rimedi anti polline anche quello dedicato alle passeggiate in campagna: nelle ore mattutine rinunciate, in special modo se c’è sole con vento e tempo secco. In questo momento le mete ideali sono o la montagna, oltre i 1000 metri, o le località di mare.
Quando uscite a piedi, occhiali da sole e cappello con visiera, cambiare gli abiti appena si rientra a casa o in hotel, se si è in vacanza. Nei lunghi viaggi in auto, ma pure nei brevi spostamenti, tenere chiusi i finestrini e utilizzare il climatizzatore, in quanto dotato di filtro anti-polline.
Mai esporre i vostri figli al fumo passivo, questo in generale è super raccomandato dai pediatri, soprattutto se vostro figlio soffre di allergie.
Drenare i liquidi
Drenare i liquidi è importante. La pelle a buccia d’arancia è un problema molto comune in noi donne. Come fare? Partiremo dal movimento, come consiglia la nutrizionista Francesca Morganti al Corriere della Sera.
L’esperta spiega come drenare i liquidi in eccesso nel proprio corpo. “La posizione da seduti non aiuta a drenare perché va a peggiorare il microcircolo. E’ bene quindi avere qualche accorgimento, per esempio alzarsi ogni tanto mentre si è seduti a lungo alla scrivania. Fare anche allenamento specifico, come la camminata (che stimola il microcircolo tramite l’appoggio plantare). Prendere le scale anziché ascensore, scendere dal tram una fermata prima, parcheggiare un po’ più lontano… Sono tanti i piccoli accorgimenti che potrebbero fare la differenza. Anche il movimento in acqua, dal nuoto all’acquagym, si rivela ottimo”.
Per drenare i liquidi, ovviamente, è basilare pure l’alimentazione. “E’ bene ridurre tutti i cibi ricchi di soluti, ossia gli alimenti che contengono sale e zucchero. Gli alimenti altamente salini, come i cibi pronti, i formaggi e gli affettati, non sono amici della circolazione e quindi possono causare ritenzione idrica. Abusare di sale va a peggiorare la ritenzione idrica, motivo per cui non bisogna eccedere con il sale ma neanche eliminarlo del tutto: anche eliminandolo si peggiora la ritenzione idrica”, spiega Morganti.
“Oltre al sale, attenzione anche allo zucchero. Anche i sughi pronti, le salse e i condimenti spesso contengono zucchero, motivo per cui è importante leggere le etichette dei prodotti già pronti che acquistiamo. Lo zucchero esercita lato ritenzione idrica un’azione doppia: trattiene i liquidi e inoltre infiamma”, aggiunge ancora.
Il segreto per addormentarsi presto
Dormire poco fa male. Lo dicono tutti e ora lo sottolinea pure uno studio della University of Surrey in Inghilterra e pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One. I ricercatori evidenziano come le persone che vanno a letto tardi siano più ansiose e depresse. Rivelano anche il segreto per addormentarsi presto.
Lo studio si è focalizzato su studenti universitari. “Andare a letto tardi è molto comune tra i giovani. Ma questo è un problema, perché espone ad un rischio maggiore di ansia e depressione. Restando svegli fino a tarda notte, c’è più tempo per ruminare e rimurginare sulle preoccupazioni della giornata. Questi fattori comportano la crescita di sintomatologia depressiva”, spiega il dottor Simon Evans, autore della ricerca.
L’esperto in neuroscienze non ha alcuno dubbio su il segreto per addormentarsi presto: la meditazione. Per lui e gli altri del suo team questa pratica fa acquisire una maggiore padronanza delle attività della mente e rilassa tutto il corpo, dà lucidità e non ti fa pensare a cose brutte: “Esercizi guidati di questo tipo favoriscono notevolmente una migliore qualità del sonno”.
Migliori creme corpo
A volte chi più spende non è detto che meglio spenda. Quali sono le migliori creme corpo per idratare la pelle? Noi donne, mamme e non, a volte ci perdiamo del vasto universo dell’offerta del mercato. Tutto per regalare elasticità all’epidermide, in gestazione o semplicemente nella nostra abituale beauty routine.
Altroconsumo ha analizzato le creme corpo per stabilire quale siano le migliori. Ne ha analizzate dodici differenti sia per formulazione che per fascia di prezzo, alcune in vendita nei supermercati, altre in profumeria e altre in farmacia. Si voleva testare la capacità di idratazione.
“La valutazione è avvenuta in laboratorio, tramite uno strumento chiamato corneometro che permette di analizzare l’idratazione della pelle prima e dopo l’applicazione. Ogni crema è stata utilizzata da almeno 20 persone, 2 volte al giorno per 2 settimane su una zona prefissata dell’avambraccio. I volontari non sapevano quale crema stessero utilizzando. L’assegnazione dei prodotti infatti è stata effettuata in ordine casuale e in barattoli anonimi”, si legge su Vanity Fair che riporta la notizia. Il risultato è stato sorprendente.
Le creme corpo analizzate per scoprire le migliori offrono un livello simile di idratazione, nessuna di loro l’aumenta. E’ la costanza nell’applicazione a farla. I 12 marchi testati sono:
- Collistar Latte Fondent Sublime (22,30 euro)
- Nivea Crema corpo vellutante 72h (6,99 euro)
- Nivea Crema corpo nutriente 72h idratazione (7,16 euro)
- Dove crema corpo idratazione profonda per pelli secche (4,88 euro)
- Bottega verde Argan del Marocco latte corpo (20 euro)
- Yves Rochet Lait Corps Réconfortant Avoine&Sarrasin (9,95 euro)
- Cerave Moisturising Lotion (17,79 euro)
- Omia crema corpo Argan del Marocco (4,58 euro)
- La Roche Posay Lipikar Lait (22,76 euro)
- L’Erbolario crema corpo nutriente Karitè (23,85 euro)
- Avéne Lait Hydratant Xeracalm Nutrition (24,90 euro)
- Aveeno Daily Moisturising Lotion (15,50 euro)
L’acquisto migliore è la crema corpo Dove idratazione profonda per pelli secche. Quella con la migliore qualità è la Collistar Latte Fondent Sublime, davanti alla Nivea Crema corpo vellutante. Ultima è la Nivea crema corpo nutriente 72h idratazione.
10 fake news sulle calorie
Quali sono le 10 fake news più diffuse sulle calorie. Le rivela a Vanity Fair Oaolo Bianchini. Consulente nutrizionale e nutraceutico di Salò e autore del Metodo Bianchini, basato sulla nutrizione consapevole, sottolinea come sia sbagliato affidarsi al semplice calcolo per stare tranquilli o dimagrire.
Bianchini smonta le 10 fake news sulle calorie, basandosi sui meccanismi della biochimica. “Leggere sull’etichetta di un cibo quante calorie contiene non ha alcun valore, poiché la caloria è stata introdotta nella scienza alimentare solo per praticità di calcolo, volendo equiparare l’energia chimica degli alimenti all’energia termica per poterla facilmente calcolare”, spiega.
“Non bisogna più considerare le calorie in rapporto al cibo, perché questo significa paragonare l’essere umano ad un ‘forno’ che brucia gli alimenti. Le calorie esprimono una misurazione che considera le leggi della termodinamica e non hanno alcuna relazione all’interno degli organismi cellulari che seguono le leggi della biologia e chimica, per cui non devono essere in alcun modo applicate al metabolismo”, aggiunge.
Ecco le 10 fake news sulle calorie secondo Bianchini.
1.Le calorie sono l’unico parametro che conta – FALSO. “Pensare che il valore energetico di un alimento sia l’unico elemento rilevante è sbagliato. L’abitudine a selezionare cibi in base al loro contenuto calorico ci allontana dalla realtà biologica con la quale dovremmo stabilire la scelta di ciò che mangiamo. Il nostro corpo non è un “forno” e il cibo non viene semplicemente bruciato per produrre calore”.
2.Ridurre le calorie fa sempre dimagrire- FALSO. “Non basta tagliare le calorie per perdere peso. Il metabolismo e le risposte ormonali giocano un ruolo fondamentale nella gestione del peso corporeo. Le diete che si basano sul calcolo calorico sono fondate su una vecchia concezione della scienza alimentare, anziché su una logica biochimica. Perché ancora oggi si insegna alle persone a mangiare in funzione del potere calorico del cibo e non in funzione del potere biochimico del cibo stesso?”.
3.Tutti gli alimenti con lo stesso apporto calorico sono uguali – FALSO. “100 calorie di pasta non hanno lo stesso effetto di 100 calorie di prosciutto. Gli alimenti differiscono per composizione e interazione con il nostro organismo perché sono molecole completamente diverse, indipendentemente dalle calorie che hanno. Le reazioni biochimiche fanno parte di un complesso sistema che è il metabolismo e servono (oltre a mantenere costante la temperatura corporea) ad alimentare il sistema nervoso, a gestire tutti i processi vitali delle cellule, a fornire energia per la contrazione muscolare. Tutte queste funzioni vitali derivano dall’energia chimica contenuta in ogni molecola di cibo che noi ingeriamo e rappresenta il nostro unico, vero, vitale carburante. Per cui, l’uomo utilizza solo questa forma di energia per vivere, non l’energia termica che i cibi rilasciano bruciando”.
4.Le etichette caloriche ci dicono tutto – FALSO. “Leggere le calorie sull’etichetta non fornisce informazioni sugli effetti biologici e metabolici degli alimenti. Per stabilire quante calorie ha un alimento serve capire qual è il processo: lo si brucia in un apposito strumento chiamato calorimetro e il calore propagato dalla combustione rappresenta il suo valore calorico. Tale risultato non dice nulla sull’effetto biologico di un alimento all’interno del nostro organismo perché gli organismi pluricellulari non adottano reazioni di combustione che sono chiaramente e logicamente incompatibili con la vita stessa”.
5.Il corpo umano funziona secondo le leggi della termodinamica-FALSO. “Le calorie misurano energia termica, ma il corpo umano segue le leggi della biochimica e della fisiologia, non quelle di un calorimetro per cui non devono essere in alcun modo applicate al metabolismo”.
6.Gli alimenti vengono bruciati nel nostro corpo- FALSO. “Il cibo non viene bruciato, ma scomposto e trasformato attraverso reazioni chimiche per ottenere energia chimica utilizzabile dalle cellule. Le cellule utilizzano l’energia dei legami chimici dei nutrienti e questa energia è sfruttata in modo perfetto da proteine (ATPasi). Nessuna combustione avviene a livello cellulare”.
7.Più calorie = più energia per il corpo-FALSO. “Non tutte le calorie diventano energia utilizzabile. L’assimilazione e l’uso dei nutrienti dipendono da complessi meccanismi biologici”.
8.Le diete ipocaloriche sono sempre efficaci – FALSO. “Le diete basate solo sul calcolo calorico trascurano l’importanza degli effetti ormonali e biochimici degli alimenti, spesso portando a fallimenti. Nella scienza alimentare, leggere sull’etichetta quante calorie contiene quell’alimento, non ha alcun valore poiché la caloria è stata introdotta solo per praticità di calcolo volendo equiparare l’energia chimica degli alimenti all’energia termica per poterla facilmente calcolare”.
9.La nutrizione è una scienza esatta basata sulle calorie – FALSO. “La nutrizione è una scienza complessa che coinvolge biochimica, fisiologia e ormoni. Ridurla a un semplice conteggio calorico è un errore. Un’alimentazione che sfrutta i principi biochimici dei cibi determina risposte ormonali ideali per creare condizioni ottimali per migliore il benessere, dimagrire e mantenere il peso forma”.
10.Gli alimenti non sono come i farmaci – FALSO. “Secondo le conoscenze biochimiche, è corretto considerare gli effetti biologici dei nutrienti con la stessa visione con la quale vengono studiati quelli dei farmaci. Gli alimenti influenzano il nostro organismo tanto quanto i farmaci. Dovremmo considerarli per i loro effetti biochimici e non per le calorie”.
5 abitudini per essere produttivi
Il buongiorno si vede dal mattino, si dice. Ed è proprio da quando ci si alza che bisogna mettere in pratica 5 abitudini per essere più produttivi e stare, soprattutto bene. Lo so, spesso noi donne, mamme e non, andiamo di fretta e dedichiamo poco tempo al nostro benessere. Anche gli uomini, genitori o non genitori, seguono lo stesso percorso. Non va bene, però.
Le 5 buone abitudini le consiglia Rea Frey, autrice di libri di narrativa e fondatrice del movimento “Unreachable”. Al New York Post rivela, stando alle sue ricerche, quali siano le 5 buone abitudini per essere produttivi tutto il giorno.
La prima tra le 5 abitudini per essere produttivi si focalizza sulla colazione. Deve essere ricca di proteine, fibre e grassi sani. Uova o yogurt greco, frutta o cereali integrali, noci o avocado stabilizzano lo zucchero nel sangue, evitando picchi e conseguenti cali di energia.. Pochi dolci e caffè, invece.
La seconda è l’esercizio fisico, per risvegliare il corpo. Non serve sia intenso. Tutto accompagnato dall’acqua: bere al mattino riattiva il metabolismo. Poi arriva la terza: panificare. Chi è ansioso come me lo sa che essere confusionari non aiuta. E’ meglio fare una lista dei propri impegni quotidiani così da focalizzarli e non sentirsi sopraffatti.
La quarta è non controllare il telefono dopo essersi alzati, assorbe troppe energie mentali. Meglio fare qualche minuto di meditazione o leggere un po’ di pagine di un libro. L’ultima abitudine è quella che preferisco: mettersi al sole per almeno 30 minuti al giorno, per canalizzare l’energia e aumentare l’assunzione di vitamina D.