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Importante viaggiare con bambini

Dic 23
Scritto da Annamaria avatar

E’ assolutamente importante viaggiare con bambini. Anche durante queste feste prendete in considerazione una vacanza, seppur piccola, insieme ai vostri figli. Sono molti gli esperti che spiegano quanto la dimensione della scoperta fatta con i più piccoli aiuti voi stessi e anche loro.

importante viaggiare con bambini

Non bisogna mai dimenticare quanto sia importante viaggiare con bambini al seguito. Stefania Andreoli, famosa psicoterapeuta dell’età evolutiva, Giudice onorario del Tribunale per i minori, parlamentare, autrice, lo sottolinea a Vanity Fair. “Il viaggio è scoperta, dinamismo e conoscenza. Gli adulti che amano viaggiare e lo fanno con i bambini sin dalla più tenera età, introducono una routine aggiuntiva nella vita dei figli educandoli da subito alla curiosità dello sguardo, alla necessità di doversi anche adattare e al tempo condiviso facendo famiglia al di fuori di casa propria: indubitabilmente una ricchezza”, dice.

Quello che i bimbi piccoli non ricordano nulla è un falso luogo comune. E’ importante viaggiare con bambini, anche se infanti: “La memoria non è solo quella consapevole: abbiamo tutti anche una memoria pre-verbale, sinestesica, somatica. In altre parole, anche quando non possiamo ricordarne i dettagli, sappiamo che ci sono luoghi ed esperienze dentro alle quali siamo stati bene con chi è importante per noi”.

Non è importante fare un cosiddetto ‘viaggione’: “Si viaggia ovunque: anche andando alla sagra del paese accanto a quello dove si vive. Scoraggerei con convinzione l’idea del viaggio sia solo quello in un altro emisfero, perché semplicemente è una bugia. Con i figli piccoli, anche la vasca da bagno o il letto possono diventare un luogo d’avventure. Credo piuttosto che sia più interessante che i genitori insegnino ai figli la distinzione tra diversi stili di partenza, più che fare una classifica della instagrammabilità della meta: cosa sia una vacanza, cosa sia un viaggio, cosa sia una città d’arte, preferire il mare ma senza snobbare la montagna e viceversa. Insomma, offrire un metaforico vassoio dai diversi pasticcini, per poterne assaggiare il più possibile accompagnando i figli a creare un loro gusto”.

La Andreoli ai genitori spaventati dà il suo consiglio: coinvolgere i più piccoli. “Per i figli, non solo quelli piccoli il viaggio può rivelarsi ostico anche con gli adolescenti. La cosa peggiore che possa loro capitare è di essere portati in giro come una delle valigie dei genitori, ovvero a traino. Ho dei pazienti che ricordano viaggi apparentemente da sogno con dolore, rammentando di essere stati piccoli e stanchi eppure di avere dovuto camminare senza lamentarsi per andare verso l’ennesimo luogo di interesse: viaggiare bene con i figli significa farlo a loro misura, facendo sì che si torni a casa ricchi di racconti e di esperienze, non di stanchezza e malumore”. 

L’esperta conclude: “Viaggiare con i figli è anche un investimento. E’ come farli studiare ma senza i banchi,. Dona loro un viatico per il futuro, può mettere d’accordo tutta la famiglia offrendo a ciascuno dei suoi membri qualcosa di cui poter godere. Inoltre, è molto più semplice insegnare qualcosa a chi è piccolo, anziché introdurlo da grandi”.

Vacanze: valigia bambini

Ago 19
Scritto da Annamaria avatar

E’ tempo di vacanze: per chi parte c’è da preparare la valigia dei bambini. Molti di voi sono volati via già da tempo, c’è chi sceglie la fine di agosto, invece, per andare via con la famiglia, con i prezzi leggermente più bassi e meno folla in spiaggia o in montagna.

La valigia dei bambini a volte ci spaventa: vorremmo portare con noi il mondo, l’intero appartamento, durante le vacanze. Ecco una lista per evitare di dimenticare qualcosa.

Come preparare la valigia dei bambini per le vacanze? Dipende dai giorni in cui si sta via e dove si va: se al caldo o al freddo. Informarsi prima di tutto del meteo del luogo prescelto. Ma cercare di razionalizzare ed evitate l’ansia. Ricordate il kit beauty, quello di medicinali, di cui abbiamo già parlato in altri post. Pensiamo ora agli indumenti.

La valigia per il bebè e bimbo o bimba piccoli deve contenere: body, biancheria intima, magliette a maniche lunghe, tutine, pagliaccetti, magliette a maniche corte, pantaloncini corti e/o gonnelline, vestitini,  scarpe ben calzanti, sandali, impermeabili, stivali di gomma, pigiamini, berrettini, cappellini, costumini da bagno,  braccioli . 

La valigia per i bimbi grandi deve contenere: biancheria intima, pantaloni, eventualmente cinture, pantaloncini corti, felpe, pullover, magliette a maniche corte, vestiti, gonne , giacca, calze/collant/pantacollant, impermeabili, pigiama, camicia da notte, cappelli, scarpe, scarpe da passeggio, sandali, stivali, eventualmente scarpe da sera, ciabatte, costume da bagno/bikini/costume intero.

Ricordate di selezionare in caso di maschietto o di femminuccia. Una dritta per cercare di far entrare tutto? Radunate i vestiti e gli oggetti della lista sul letto in modo da avere la situazione più chiara. Avrete tutto a portata di mano. Piegate i pantaloni e le bermuda a metà, arrotolate le magliette come se fossero un salsicciotto molto stretto, fate palline di mutande, canottiere e calzini per infilarli negli spazi piccoli al lato delle valigie. E buon viaggio!

Vacanza in famiglia a Rimini

Ago 13
Scritto da Annamaria avatar

La vacanza in famiglia a Rimini, cittadina ‘mitica’ della Riviera Romagnola, è una scelta perfetta per chi decide di viaggiare con pargoli al seguito. Sicuramente il mare non avrà i colori di quelli della Sardegna o della Puglia, ma ci sono tante comodità per chi ha bambini. Le spiaggia, ampissime, sono super attezzate, gli hotel anche. I servizi sono per tutti a 5 stelle e ci sono chilometri e chilometri di piste ciclabili sui quali pedalare.

vacanza in famiglia a rimini

La vacanza in famiglia a Rimini è spettacolare, perché questo non è solo il luogo della movida notturna. Il progetto green del parco del Mare, che ha riqualificato il lingomare arricchendolo di 130 km di piste per le due ruote, è spettacolare. E poi…vogliamo parlare del cibo e delle famose piadine?

Se deciderete per una vacanza in famiglia a Rimini, sappiate che c’è una struttura molto gettonata, il Family Village di Club Sole, che non è affatto un semplice campeggio. Ci sono le sistemazioni Discovery che possono godere di tutto il verde e la luce che hanno intorno.

I genitori possono godere del loro tempo grazie a Mini Club in cui i piccoli saranno immersi in mille attività. Il villaggio, poi, permette ai bambini di rendersi autonomi molto presto, per questo motivo io li ho sempre amati. E spesso li ho preferiti a vacanze estenuanti in cui dovevo inventarmi di tutto per sconfiggere l’eventuale noia di mia figlia, ora adolescente.

Farmaci indispensabili in vacanza

Lug 30
Scritto da Annamaria avatar

Quali sono i farmaci indispensabili in vacanza? Quelli che possono risolvere un problema di salute nostro o dei nostri figli, qualunque sia la destinazione scelta per il viaggio? Soprattutto se si va all’estero è opportuno avere un kit che ci permetta di non vivere in ansia.

farmaci indispensabili in vacanza

I farmaci indispensabili da portare in vacanza sono quelli da avere sempre con sé, di cui, però, di conosce l’uso, ossia le indicazioni e i dosaggi. E’ meglio siano nella loro confezione originale e si possano assumere per via orale e che abbiano il fogliettino di istruzioni all’interno. Prima di partire è meglio chiedere al medico e al pediatra la conferma di poter essere assunti senza alcun tipo di controindicazioni.

Tenete i farmaci indispensabili in vacanza in una borsa, meglio una trousse termica. Se viaggiate in aereo, non mandateli nella stiva: devono essere nel bagaglio a mano. I 10 farmaci necessari sono:

Un analgesico e antipiretico (per abbassare la febbre): si raccomanda il paracetamolo, perchè resiste al calore.

Un antidiarroico a base di argilla o loperamide.

Un blando lassativo.

Un antiemetico contro la cinetosi oppure un olio essenziale di limone o menta piperita.

Un antistaminico ( per esempio cetirizina).

Un antispasmodico per dolori digestivi o ginecologici.

Lacrime artificiali contro la secchezza oculare.

Una crema contro le scottature.

Un unguento contro lividi e traumi.

Un unguento contro il prurito dopo una puntura d’insetto.

Se andate ai tropici ricordate pure un prodotto disinfettante per l’acqua potabile.

Decalogo attività in montagna in estate

Lug 19
Scritto da Annamaria avatar

A seguito del 2° Convegno Nazionale “La Medicina di montagna e il cambiamento climatico”, tenutosi a Pinzolo a giugno, tre Società scientifiche – la Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), la Società Italiana Medicina di Montagna (SIMeM) e la Società Italiana di Medicina dei Viaggi (Simvim) – hanno redatto un decalogo per le attività in montagna in estate.

Le indicazioni presenti nel decalogo per le attività in montagna in estate sono semplici e importantissime. Se avete deciso per vacanze ad alta quota seguitele.

Ecco qui di seguito il decalogo attività in montagna in estate

1) Bambini e montagna

Frequenta l’ambiente montano insieme ai bambini in sicurezza rispettando alcuni accorgimenti. Azioni appropriate: non salire o scendere velocemente con lattanti e/o bambini nel primo anno di vita da quote superiori ai 1600 m; utilizza un abbigliamento corretto (cappello con visiera, giacca impermeabile e scarpe chiuse) e portare occhiali da sole (un paio di ricambio); utilizza sempre e applica spesso un’adeguata protezione solare (crema 50+); avere un repellente per insetti e zecche, delle salviettine igienizzanti e un adeguato quantitativo di acqua; scorte alimentari sufficienti facilmente digeribili. Insegnare ai bambini a tenere comportamenti rispettosi dell’ambiente: non raccogliere piante o foglie, non abbandonare rifiuti, non disturbare gli animali, non camminare scalzi né smuovere pietre o sterpaglie per evitare spiacevoli incontri o inconvenienti.

2) Sole, colpo di calore, freddo

Esposizione al Sole: In montagna siamo molto più esposti ai raggi del sole. Azioni appropriate: usare sempre protezione con crema e vestiario. La crema 50 + va sempre messa prima di partire al mattino e rinnovata durante la giornata soprattutto se si suda molto. La quantità che sta su un polpastrello serve per una superficie cutanea grande come la mano. Usare sempre il cappello o bandana che coprano anche le orecchie ed il collo. Gli occhiali non sono da dimenticare. In alta quota lenti protettive con schermo solare 4-5.

Esposizione al caldo e rischio di colpo di calore

Con il cambiamento climatico negli ultimi anni anche in montagna specialmente alle basse e quote moderate si possono avere alte temperature. Azioni appropriate: evitare la triade “AAA: Alta temperatura, Alta umidità, Assenza di ventilazione”. Evitare lunghe camminate sotto il sole, scegliere di partire prestissimo al mattino. Bere regolarmente ogni 30’- 60’. Accertarsi prima della tipologia del percorso meteo ed esposizione solare. In caso di dubbio cambiare luogo ed itinerario scegliendone uno più ombreggiato e ventilato.

Esposizione al Freddo

Anche d’estate possiamo rischiare le malattie da freddo. Se il corpo si raffredda “in toto” parliamo di ipotermia che non deve essere confusa con i congelamenti, dove sono colpite in maniera isolata le estremità (mani, piedi, naso, guance etc.). Lo sfinimento, l’essere bagnati ed esposti al vento, così come l’immobilità magari a causa di un incidente “banale” come una semplice distorsione di caviglia sono situazioni a maggior rischio. I bambini e le persone anziane sono più a rischio di sviluppare questo stato rispetto a un adulto sano. Azioni appropriate: prima di tutto prevenire grazie a una scrupolosa preparazione dell’escursione, un adeguato abbigliamento che preveda avere nello zaino anche d’estate guanti, berretto, pile e giacca a vento e indumenti di ricambio e anche un telo termico (o coperta isotermica).

3) Malattie croniche

I soggetti portatori di patologie croniche (es ipertensione, broncopneumopatia cronica ostruttiva, diabete mellito di tipo 2, pregresso infarto del miocardio o infarto cerebrale) possono trarre notevoli benefici dall’attività in montagna, ma è importante seguire degli accorgimenti prima e durante il soggiorno. Azioni appropriate: nei soggetti portatori di patologie croniche è importante incontrare il proprio medico di medicina generale o un medico presso un ambulatorio di medicina di montagna almeno 1 mese prima del soggiorno in montagna. Questo per valutare l’efficacia della terapia, sapere se fare dei monitoraggi dei parametri fisiologici durante il soggiorno (es. misura della pressione, glicemia) e valutare le attività programmate in base alla situazione clinica personale. Anche a quote moderate < 2500 m è importante pensare all’acclimatamento soprattutto in caso di attività di tipo fisico da moderato a intenso.

4) Nutrizione/idratazione

Il cambiamento climatico porta l’escursionista a trovarsi spesso ad elevate temperature anche a quote al di sopra dei 2000 metri. Azioni appropriate: la principale regola per mantenere alte le performance è quella di fare soste ad ogni ora circa, con snack salati, datteri, fichi secchi, albicocche disidratate, così come la frutta secca, oppure le barrette. Per la pausa pranzo la strategia più corretta è quella di scegliere cibi ad alto potere calorico e basso peso, basati principalmente sul mix fra carboidrati semplici e complessi associati anche ad una piccola quota proteica, per garantire una ripresa rapida ed evitare i cali glicemici.

Nel caso di escursioni a basse quote si conferma il classico panino con speck o bresaola, completano frutta fresca, e un dolce con marmellata o miele. Mentre per le alte quote è preferibile utilizzare preparati liofilizzati da sciogliere in poca acqua, oppure noodles e farine liofilizzate pronte all’uso come avena, mais e tapioca, formaggio grana, speck o slinzega. L’idratazione deve essere fatta in modo continuativo ad intervalli di 30 minuti circa, senza mai appesantire lo stomaco con acqua arricchita con limone e fruttosio. Il thè caldo con miele, zenzero, limone è considerato sempre un toccasana anche in caso di stanchezza e calo delle forze, per recuperare i liquidi persi con la sudorazione. Tenere sempre nello zaino una razione di riserva per un’autonomia in tutta sicurezza, e un integratore salino/ vitaminico.

5) Anziani

Gli anziani come le persone di tutte le età possono trarre molti vantaggi dall’attività in montagna. Bisogna però essere consapevoli che l’anziano ha una minore capacità di adattamento all’ambiente per cui oltre a tutte le indicazioni date negli altri punti vi sono alcune peculiarità. Azioni appropriate: occorre adottare ogni strategia, dalla scelta dell’itinerario all’alimentazione, all’abbigliamento, all’approfondita conoscenza delle previsioni del meteo, che possono ridurre l’impatto ad ogni variazione ambientale. Importante un consulto medico per conoscere se l’eventuale terapia assunta può condizionare l’attività fisica in montagna; inoltre l’anziano è più vulnerabile e allora egli deve conoscere la sua reale resilienza di fronte agli imprevisti, allo sforzo e ai pericoli così come d’altronde deve conoscere quale energia e quale autostima può ricevere dal provare una emozione forte e piacevole

6) Pericoli ambientali

Scivolamento: la montagna è terreno impervio, sconnesso e spesso scivoloso, quando cammini in escursione guarda dove metti i piedi. Azioni appropriate: indossare idonee calzature (scarponcini da trekking) e prestare sempre la massima attenzione quando camminiamo, specialmente in discesa e se piove. Mai abbandonare il sentiero segnalato, evitare le scorciatoie. Utili i bastoncini da nordic walking. Correre, soprattutto in discesa, aumenta il rischio di scivolare. Fulmini: ricorda che questo pericolo è sempre in agguato. In montagna il tempo cambia repentinamente e d’estate i temporali sono molto frequenti nelle ore pomeridiane, spesso accompagnati da grandine e fulmini. I fulmini sono attirati dalle punte delle montagne, creste, vie ferrate , alte piante isolate. Azioni appropriate: in caso siamo sorpresi in escursione cercare al più presto un riparo (bivacco o rifugio). Le grotte non sono un luogo sicuro. Teniamoci lontani da materiale ferroso (picozze, punte dei bastoncini, vie ferrate).

7) Abbigliamento

Azioni appropriate: utilizza un abbigliamento consono alla gita scelta, comodo ma specifico per la montagna. Le scarpe devono avere suola scolpita tipo VIBRAM, meglio sopra la caviglia (scarponcino da trekking); pantalone lungo + pantalone corto; giacca in goretex antivento/anti pioggia; indumenti “ a cipolla”, con più strati leggeri per il tronco; cappello in pile + berretto da sole; guanti “da lavoro” a 5 dita; bastoncini per camminare; zaino sufficientemente capiente (almeno 30 litri).

8) Vaccinazioni

In caso di escursioni in montagna pensare alla vostra situazione vaccinale e prendetevi il tempo per fare tutte le vaccinazioni raccomandate. Azioni appropriate: consultate il vostro medico o il servizio d’Igiene nella ASL di riferimento per verificare di essere in regola con le vaccinazioni di routine (in particolare la vaccinazione antitetano-difterite-pertosse ogni 10 anni) o per effettuare quelle raccomandate per la zona dove siete diretti (in particolare contro l’encefalite da zecche o la rabbia).

9) Meteo

Nel bollettino trovi importanti informazioni riguardo la possibilità di precipitazioni, la temperatura, l’umidità e il vento. Anche d’estate, al di sopra dei 2500 potresti essere sorpreso da una gelata mattutina o da una nevicata nel corso di un temporale. Azioni appropriate: consulta sempre il bollettino meteo il giorno precedente. guarda anche la previsione del vento perché ti raffredda in un attimo disperdendo velocemente il calore del corpo. Per contro se l’umidità è molto alta, nelle giornate più calde, si può più facilmente andare incontro al colpo di calore.

10) Piccoli animali – il cane-

Anche per la salute del cane l’attività in montagna può essere indicata seguendo piccoli accorgimenti. Azioni appropriate: particolarmente importante la prevenzione contro le zecche. Utilizzare un presidio repellente (che non permette l’attacco della zecca e quindi previene la trasmissione di eventuali patogeni) adatto alla lunghezza del soggiorno. In linea di massima gli spray hanno un’efficacia di ore (per una gita giornaliera ad es.). Gli spot-on di un mese o poco più, i collari di parecchi mesi. Essere in regola con le vaccinazioni di routine ed effettuare quelle raccomandate per la zona (rabbia), con il dovuto anticipo per essere protetti. Per cani di piccola taglia sensibili al freddo portare gli accessori che si utilizzano solitamente in inverno.

Vacanza al mare: ecco perché

Lug 14
Scritto da Annamaria avatar

La vacanza c’è chi preferisce farla al mare. In estate si parte coi bambini e spesso di scelgono località balneari. Ma c’è anche un motivo che riguarda la nostra salute e quello dei piccoli: ecco perché.

vacanza al mare ecco perche

L’aria salmastra è arricchita di ioni negativi, queste particelle influenzano positivamente l’umore, alleviano lo stress e aumentano la nostra energia: ecco perché la vacanza al mare fa bene. Non è tutto.

I paesaggi marini rilassano il sistema nervoso, il blu dell’acqua regala sensazione di pace e serenità. L’esposizione al sole, con le dovute cautele e protezioni, fornisce la tanto desiderata vitamina D, che fa bene alle ossa e al sistema immunitario. L’acqua salata aiuta nei casi di psoriasi e acne, ha proprietà antinfiammatorie e contiene sali minerali che esfoliano l’epidermide e la mantengono idratata.

L’aria di mare ossigena i polmoni, allevia le allergie, i sintomi dell’asma, migliora anche l’ossigenazione del sangue. Ecco perché la vacanza al mare è salutare. Inoltre all’aperto si fanno tante attività. In spiaggia si corre, si gioca a pallone, racchettoni, beach volley e così ci si muove e si diventa più tonici e scattanti.

Non va dimenticato il suono delle onde che si infrangono, anche questo calmante e anti stress sul sistema nervoso. E’ pure un ottimo anti depressivo. Quando si trascorre una giornata sulla rena e ci si fa il bagno anche le preoccupazioni maggiori paiono distanti anni luce. E’ una distrazione dalla caotica routine quotidiana. Se i bimbi sono piccoli, è pur vero che bisogna farli divertire. Ma, vedrete: tutta la famiglia gioirà per questa vacanza.

Trekking bambini

Giu 25
Scritto da Annamaria avatar

Il trekking è adatto ai bambini? Fa bene? Quali precauzioni prendere se li si porta in montagna a fare lunghe camminate con noi? In vista delle vacanze estive, per chi sceglie l’alta quota, ecco alcune indicazioni basilari su uno sport che regala pure tantissimo benessere.

trekking bambini 2

“Camminare in montagna stimola certamente i bambini anche sotto l’aspetto emotivo. Il contatto con l’ambiente naturale li porta infatti a vivere emozioni autentiche e a comprendere le proprie capacità”, spiega Letizia Rossi, presidente della Commissione Centrale Alpinismo Giovanile del Cai (Club Alpino Italiano), a La Gazzetta dello Sport. Secondo l’esperta il trekking è perfetto per i bambini: stimola i loro sensi, olfatto e tatto, gli fa respirare aria pulita. E aumenta la loro autostima: completare un percorso è una ‘cosa da grandi’, infatti. Allena anche cuore e polmoni.

Il trekking va benissimo per i bambini a patto che si osservino alcune raccomandazioni. “Quando si va in montagna con i bambini, ma non solo, è importante salire di quota gradualmente, in modo che il fisico si abitui pian piano all’altitudine. Quindi, è preferibile salire a piedi, evitando di utilizzare impianti che portano in quota troppo velocemente”, avverte la Rossi. 

Ricordare di scegliere l’abbigliamento adatto, a seconda del clima, troppo caldo o fresco o pioggia. Ricordare di spalmare la crema solare ai piccoli. Far indossare loro un cappellino e un paio di occhiali da sole. “E’ necessario calzare scarponcini da trekking, con la suola a carrarmato. Sono da preferire i modelli alti, che proteggono le caviglie dalle distorsioni”, sottolinea sempre la Rossi. Tenere a mente anche di portare acqua a sufficienza e frutta secca, portentosa nei cali di stanchezza. 

Bandiere Blu 2023

Mag 16
Scritto da Annamaria avatar

Come ogni anno arrivano le Bandiere Blu. In questo 2023 sono 226 i comuni per un totale di 458 spiagge, sia marine che lacustri, e 84 approdi turistici che si contraddistinguono per la qualità del loro ambiente,. L’11% dei luoghi premiati livello mondiale si trovano in Italia.

Le Bandiere Blu sono assegnate dalla Foundation for Environmental Education (FEE), organizzazione internazionale non governativa e non-profit presente in 81 paesi. Il riconoscimento è dato sempre, anche in questo 2023, in base di una serie di fattori, tra i quali la pulizia delle acque, la gestione dei rifiuti, le presenza di aree verdi e le piste ciclabili, i servizi offerti dalle migliori spiagge attrezzate. (altro…)