Nutrizione bambini: errori dei genitori
Di nutrizione bambini torna a parlare Valter Longo, autore di La nutrizione inizia da bambini. Ne ho già parlato, è libro tutto da colorare su alimentazione sana ed esercizio fisico, elaborato secondo i principi della longevità dalla Fondazione Valter Longo. L’organizzazione non-profit fondata dal Professor Longo nel 2017 ha l’obiettivo di promuovere uno stile di vita salutare e abitudini alimentari che possano rallentare e contrastare l’insorgenza di importanti patologie correlate all’avanzare dell’età. Il volume è pubblicato da ElectaKids, con le illustrazioni di Manuela Lupis. L’esperto a Vanity Fair parla anche degli errori dei genitori.
Quando gli si domanda quali siano gli errori più comuni dei genitori nella nutrizione dei bambini, Longo spiega: “Ce ne sono tanti, uno per esempio è dare ai figli troppe proteine: spesso i bambini, nelle varie fasce di età, mangiano oltre due volte il fabbisogno di proteine raccomandato da tutte le società pediatriche nel mondo. Il genitore non se ne rende proprio conto: i figli mangiano carne a scuola, poi tornano a casa e rimangiano carne, magari con le medesime porzioni dell’adulto, sebbene il fabbisogno quotidiano di proteine sia di 1 grammo per chilo”.
“Significa che se un genitore pesa 60 chili e il bambino 20, la porzione di carne di quest’ultimo dovrà essere un terzo rispetto all’adulto. Capita invece che in un solo pasto le quantità necessarie siano già triplicate. Se poi si offrono proteine al mattino e proteine alla sera, questo è disastroso”, chiarisce ancora il professore.
Longo spiega ancora: “Perché le proteine controllano alcuni fattori di crescita e – stando a studi recenti – controllano anche l’insulinoresistenza. Quindi gli stessi processi che rendono poi il bambino sovrappeso-obeso. Si pensa che la proteina renda più magr. In realtà la proteina può contribuire a rendere più grassi perché, creando appunto insulinoresistenza, mette il corpo umano in una modalità di conservazione dei grassi secondo la logica biologica ‘ho molto proteine, ho molte calorie, adesso le metto da parte in forma di grasso perché mi serviranno in un periodo più magro’”.
Gli errori dei genitori nella nutrizione dei bambini non finiscono qui: “Ci sono altre quattro ‘P’ da tenere d’occhio: pasta, pane, pizza e patate, che insieme alle proteine riassumono i problemi centrali della dieta del bambino. Il punto è che, con l’idea della dieta mediterranea, i genitori eccedono con l’offerta di questi alimenti, sia la mattina che la sera, e un bambino che si muove molto poco e segue quotidianamente questa alimentazione ovviamente non brucerà mai tutte le calorie in eccesso”.
“Non dico che non si debbano mangiare le quattro ‘P’. Dico però che non se ne dovrebbero mangiare più di quanto si brucia. Vanno benissimo per bambini pizza e patate. Ma se al giorno si consumano tra le 1.500 e le 2000 calorie e se ne assumono abitualmente 200 in più, ogni 30 giorni ci saranno circa 6000 calorie in più. Quindi circa mezzo chilo di grasso. Ed è così che una persona diventa sovrappeso”, sottolinea l’esperto.
Stando a Longo ci sono alimenti che bisognerebbe reintrodurre nella dieta dei piccoli: “Sì, ci sono, e anche per questo siamo arrivati quasi al 50% di soggetti sovrappeso-obesi in Italia seguendo gli americani che sono al 75%! Abbiamo dimenticato quasi del tutto anche la vera dieta mediterranea, che ormai non segue quasi più nessuno. E che comunque non basta”.
“I genitori sbagliano perché a casa non c’è più il minestrone fatto cinque volte alla settimana – prosegue – Quello era il giusto modo di mangiare. Magari versioni diverse di minestrone. Un giorno con pasta e ceci, un giorno con pasta e fagioli, un giorno con riso e lenticchie. Amidi, legumi e per metà, se non due terzi, verdure. Perché 50, 60 o 70 anni fa la povertà obbligava a mangiare in questo modo. Adesso non si fa più per varie ragioni, che non sono soltanto quelle del benessere. Spesso sono proprio le persone più povere, in Italia, a mangiare peggio, adottando una dieta ricca di zuccheri e cibi ultra processati”.
Bambini: ripresa dopo le vacanze
La ripresa dei bambini dopo le lunghe vacanze non è facile. Dalla SIP arrivano 5 consigli dei pediatri ai genitori per gestire al meglio la sindrome del rientro.
Ma quali sono i 5 utili consigli per la ripresa dei bambini dopo le vacanze. La SIP innanzitutto chiarisce: “La cosiddetta sindrome da rientro dalle vacanze crea ansia in molti genitori, in realtà i bambini sono abitudinari per eccellenza e a loro basta poco per riprendere la routine, che non è solo sintomo di regolarità, ma anche di serenità”. Lo afferma la Presidente della Società Italiana di Pediatria Annamaria Staiano.
L’esperta aggiunge: “Un po’ di attività fisica, una passeggiata in famiglia, giochi con gli amici, aiutano ad accettare la fine delle vacanze, oltre che a mantenere uno stile di vita sano, utile tutto l’anno”.
Ecco i 5 consigli dedicaci a genitori per la ripresa dei bambini dopo le vacanze:
1.La gradualità: una strategia utile
“I bambini – spiega Rino Agostiniani, Consigliere Nazionale SIP – devono passare dalla vacanza alla vita di tutti i giorni in maniera graduale, in modo da avere il giusto tempo per riabituarsi al ritmo e apprezzare anche i lati positivi della ripresa delle attività abituali. Nel weekend, oltre ai compiti si potrebbero recuperare alcune buone abitudini delle vacanze: poca Tv, computer e smartphone, ore libere dedicate ad attività da fare insieme, meglio se all’aria aperta. Sia nel sonno che nelle abitudini alimentari -è quindi il suggerimento dell’esperto- non è indicato un cambio brusco di ritmi”.
2.Gradualità è la parola d’ordine anche con i dolci avanzati dalle Feste
Che fare di quel pezzo di panettone avanzato, dei torroni e di tutti i dolciumi nella calza della Befana che non si è avuto modo di mangiare? La premessa è che forse occorrerebbe essere più oculati in quello che si dona e si acquista, spesso in eccesso, durante le feste. “Anche in questo caso -prosegue Agostiniani- la parola d’ordine è comunque gradualità. E poi occorre essere fermi: se si dà al bambino da mangiare qualcosa di dolce, è bene che non si concedano altri strappi alimentari”.
3.Dormire all’orario giusto, per svegliarsi meglio
Il consiglio è semplice: bisogna andare a letto prima la sera per svegliarsi più sereni al mattino. “Non esiste un orario valido per tutti -precisa – ma se ad esempio si dovesse dare un riferimento per un bimbo nella prima età scolare, 5-6 anni, si potrebbe indicare come orario quello delle nove e trenta di sera. Tra le nove e le dieci in ogni caso”.
4.La colazione tutti insieme al mattino, uno dei momenti importanti della giornata
La colazione tutti insieme al mattino: è una cosa di cui concettualmente è facile parlare, ma che può essere complicata da mettere in atto. “Se si riuscisse ad avere un’organizzazione familiare per la quale al mattino si fa la colazione tutti insieme – sottolinea però Agostiniani- sarebbe una cosa importante, dal punto di vista dell’alimentazione così come dal punto di vista relazionale”.
5.Gli amici di sempre, stabilità e divertimento nella vita di tutti i giorni
“Incontrarsi con gli amici, condividere le esperienze delle vacanze, riprendere a giocare insieme renderà più facile il passaggio dalla spensieratezza e libertà della vacanza alla routine della quotidianità. Se per i più grandi anche i contatti telefonici hanno consentito di mantenere durante le Feste le relazioni con gli amici e i compagni, tramite telefonate, invio di messaggi audio o video per gli auguri, per i più piccoli è sempre consigliato il contatto diretto”.
Carnevale 2025
Come ogni anno arriva il tormentone: quando inizia il Carnevale 2025? Quest’anno c’è ancora da attendere poco meno di un mese. E per questo viene definito “tardivo”, accade quando la Pasqua cade, infatti, ad aprile.
Il Carnevale 2025 inizia con la Domenica di Settuagesima, che segna l’avvio del Tempo di Carnevale nella Chiesa cattolica. Questo periodo precede la Quaresima. Prende il via il 16 febbraio. Quindi i nostri bambini dovranno aspettare ancora un pochino per mascherarsi: magari farà anche leggermente più caldo, chissà. E dovranno pure aspettare per giocare all’aperto, nei cortei’ o alle feste e a lanciare i coriadoli.
Il Carnevale 2025 si conclude con il Martedì Grasso, quaranta giorni prima della Pasqua. Cade il 4 marzo. Il giorno successivo, il Mercoledì delle Ceneri, dà ufficialmente il via alla Quaresima.
Ecco tutte le date qui elencate:
- Domenica di Carnevale: 16 febbraio 2025
- Giovedì Grasso: 27 febbraio 2025
- Martedì Grasso: 4 marzo 2025 (scuole chiuse in molte regioni)
- Mercoledì delle Ceneri: 5 marzo 2025
La Santa Pasqua sarà, invece, domenica 20 aprile.
Bambini più autonomi: 5 consigli
Molti di noi a volte si interrogano sul come fare a crescere bambini più autonomi e indipendenti. La terapeuta americana Joanna Seidel regala 5 utili consigli.
L’indipendenza, per avere bambini più autonomi, deve ovviamente essere proporzionata all’età e al livello di coscienza che hanno i piccoli. I 5 consigli della psicologa riguardano azioni quotidiane che possono aiutarci.
Tra i 5 consigli della Seidel c’è il primo che parla chiaro nel rendere i bambini più autonomi: insegnare loro a prendersi cura di se stessi. Come? Iniziare facendogli lavare i denti e scegliere a soli gli abiti da indossare per andare a scuola, poi, magari, coinvolgerli in lavoretti domestici alla loro portata. In questa maniera si sentiranno responsabilizzati e acquisiranno anche qualche competenza pratica.
Consentire di scegliere piccole cose: se lavarsi i denti prima o dopo aver messo in pigiama, la musica da ascoltare per un breve tragitto. Così accresce la loro fiducia. Se più grandicelli fargli scegliere di andare e/o tornare da soli nel tragitto per la scuola.
La Seidel ricorda che dagli errori si impara, quindi non essere giudicanti, ma farli riflettere sugli sbagli per poi trovare una soluzione.
Il nostro intervenire continuamente non li aiuta, come anche la ricerca della perfezione. Dobbiamo far sì che svolgano da soli i compiti che possono svolgere: è esperienza.
Abbiamo il compito difficile ci coltivare la loro mentalità in crescita: ogni competenza va migliorata, così che anche da grandi vedranno una sfida come uno stimolo per superare i proprio limiti e non si abbatteranno.
Viaggiare: le 10 spiagge più belle del mondo
Viaggiare e sognare il caldo, il tutto in famiglia, coi propri figli, aspettando l’estate o, perché no, la primavera. Ecco le 10 spiagge più belle del mondo 2025 selezionate dalla guida Lonely Planet per il suo Best in Travel.
Ci piace viaggiare, sempre, e desiderare di farlo presto. Quindi ecco arrivare le 10 spiagge più belle del mondo: tre sono in Europa, le altre più lontane…
Quali sono quindi le 10 spiagge più belle del mondo per viaggiare consapevoli? Qui di seguito l’elenco pubblicato da Dove.
1 – Whitehaven Beach nel Queensland, Australia: situata sull’isola di Whitsunday è anche una meta imperdibile per chi vuole visitare la Grande Barriera Corallina.
2- Squeaky Beach a Victoria, Australia: nel Wilson’s Promontory National Park, è conosciuta per la sabbia che scricchiola sotto i piedi, grazie alla presenza di grani di quarzo perfettamente arrotondati.
3 – Anse Source d’Argent a La Digue, Seychelles: Famosissima per le sue bellissime formazioni di granito grigio e l’azzurro del mare
4 – Spiaggia del Tramonto a Trang, Thailandia: acque verde smeraldo, giungla e tramonti spettacolari. E’ nota anche come Pak Meng Beach
5 – Spiaggia di Sarakiniko a Milos, in Grecia: nelle Cicladi è una delle più iconiche e surreali del Mar Egeo, grazie alle rocce biamnche dona un paesaggio lunare
6 – Spiaggia di Haukland sulle Isole Lofoten, Norvegia: da vedere, nonostante le acque freddissime
7 – Playa Balandra a Baja California Sur, Messico: è situata nella regione di Baja California Sur, a 30 minuti dalla città di La Paz, in Messico.El Hongo, una formazione rocciosa a forma di fungo, è un’icona della spiaggia e uno dei luoghi più fotografati.
8 – Pfeiffer Beach in California, USA: questa spiaggia nella regione di Big Sur, lungo la costa centrale della California, è nota per il Keyhole Arch, una grande formazione rocciosa con un foro al centro – uno dei simboli della spiaggia – che si illumina d’oro al tramonto.
9 – Hanalei Bay nelle Hawaii, USA: banco di sabbia dorata lungo 3,2 chilometri sulla costa nord dell’isola di Kaua’i
10 – Playa de ses Illetes a Formentera, Spagna: si trova nella parte settentrionale di Formentera, all’interno del Parco Naturale delle Saline di Ibiza e Formentera. E’ parte di una lingua di terra che si estende verso l’isolotto di Espalmador. Accessibile a piedi durante la bassa marea o via barca.
Mommy bag
La mommy bag ormai sembra indispensabile per chi sta per diventare mamma o chi già lo è. Quale deve essere quella ideale? Ecco qualche consiglio per sceglierne una perfetta sul mercato.
La mommy bag per madri super organizzate deve essere spaziosa per metterci dentro pannolini, biberon, cambi vestiti, giocattoli. Deve avere scomparti ben dividi, così che ogni cosa sia esattamente al proprio posto, deve essere facile da pulire e avere pure uno stile iconico.
Una mommy bag super deve contenere tutto quel che serve nella giornata col bimbo: un fasciatoio pieghevole, un porta biberon termico, la tracolla deve essere regolabile. La si usa per l’ospedale, quando ci si va per partorire, ma non solo. Diventa indispensabile quando si è in git al parco o durante la visita dal pediatra. E’ con noi nei weekend in viaggio, ma anche mentre si fa shopping in città. Deve avere equilibrio tra funzionalità e stile, essere adatta per qualsiasi situazione.
Ce ne sono moltissime in vendita e per tutti i prezzi. Cercate di risparmiare, ma ricordatevi cosa la rende unica, quindi non lesinate. Deve pure essere resistente, perché per un po’ sarà sempre tra le nostre mani.
Ippoterapia: benefici
L’ippoterapia migliora sotto tanti aspetti la vita di grandi e piccini. I benefici sono moltissimi, soprattutto in chi è affetto da disturbi psichici, alcune disabilità fisiche e autismo.
E’ una delle discipline pet therapy più utilizzate. L’ippoterapia si svolge in centri specializzati con cavalli selezionati e istruttori qualificati. Le sedute sono di circa un’ora: i piccoli si giovano di stare all’aria aperta e di affrontare al meglio i loro problemi, che piano, piano si risolvono o migliorano.. Quali sono nello specifico i benefici che apporta?
Ci sono prima di tutto i benefici socio-affettivi. Durante il percorso di ippoterapia, il paziente crea una vera e propria relazione con il cavallo, che nel tempo può trasformarsi anche in un legame affettivo. L’animale diventa un mediatore emozionale.: ciò contribuirà a migliorare le doti relazionali e sociali del bimbo che così aumenterà i livelli di comunicatività con le persone che lo circondano.
Dal punto di vista fisico, i benefici dell’ippoterapia sono davvero molti: miglioramento di equilibrio, tono muscolare, coordinazione e postura. Il bambino avrà maggiore coscienza del proprio corpo.
Ci sono poi i benefici conignitivi-sensoriali, gestendo l’animale i bambini svilupperanno pensiero induttivo e logica organizzativa, saranno concentrati, avranno maggiore sensibilità.
L’ippoterapia aumenta in chi la pratica sicurezza e autostima: il risultato è una maggiore stabilità emotiva. Miglioramento, pure delle capacità relazionali e dello stare in gruppo. Non ultimo, è un’attività che stimola il rilascio delle endorfine, riducendo così lo stress e calmando. Ci sono pure, quindi, benefici fisiologici.
Bambini: un progetto per sognare
I bambini posso crederci “fino alle stelle”. Arriva un progetto educativo per sognare in grande. Pan di Stelle, love brand del Gruppo Barilla, lancia “Sogna e credici fino alle stelle”. Mira a coinvolgere docenti e studenti di oltre 2.000 classi della scuola primaria di tutta Italia.
E’ un progetto per sognare dedicato ai bambini. Attraverso questa iniziativa, il messaggio di Pan di Stelle “Sogna e credici fino alle stelle”, che invita a coltivare i propri sogni senza perdere fiducia e speranza ed è promosso anche nella campagna di comunicazione del brand, si evolve ed entra nelle scuole. ”Questo progetto educativo intende sottolineare, attraverso una guida ad hoc per i docenti e attività didattiche mirate, l’importanza dei sogni nella crescita personale e invitare ogni bambina e bambino a trovare, inseguire e condividere i propri sogni, come stelle che guidano alla ricerca del proprio sé, nonostante i fallimenti e le difficoltà”, si legge sull’Adnkronos.
Protagonisti di questa iniziativa, quattro speciali ambassador: la tennista Jasmine Paolini, la cantante e Big di Sanremo 2025 Clara, lo street artist Giulio Rosk e l’aspirante astronauta Linda Raimondo, ‘Dreamers’ nei mondi dello sport, dello spettacolo, dell’arte e della scienza. Tornano nella scuola che frequentavano da bambini per inaugurare le ‘Aule dei sogni’, spazi arricchiti con strumenti musicali, libri e materiali creativi, ideati e donati da Pan di Stelle per regalare alle scuole un ambiente dedicato ai sogni, al confronto e alle passioni.
Le scuole selezionate si trovano principalmente in luoghi che spesso restano ai margini delle grandi città. Qui sognare può essere più complesso, ma anche più necessario. Un’opportunità, dunque, per i talent per raccontare il loro percorso ai giovanissimi, ispirare le nuove generazioni e dimostrare che proprio tra i banchi di scuola nascono i sogni più grandi. Lo conferma una survey AstraRicerche per Pan di Stelle su un campione di 801 giovani dai 7 ai 14 anni: la scuola è il luogo dove prima di tutto si apprendono competenze utili per il futuro (42,8%), si sviluppa il confronto con gli altri (27,6%), si scopre sé stessi (17,6%) e si coltivano nuove passioni (12,0%).
La ricerca ‘I sogni dei ragazzi per il proprio futuro’, condotta da AstraRicerche per Pan di Stelle ha analizzato le aspirazioni dei ragazzi, focalizzandosi sul lavoro ideale, sull’influenza delle figure di supporto e sul ruolo della scuola. Tra i principali desideri emersi, un lavoro gratificante (51,9%), la creazione di una famiglia felice (47,3%), mantenersi in salute per tutta la vita (44,6%) e l’ambizione di contribuire a migliorare il mondo (32,8%).
Le professioni più ambite dai ragazzi mostrano una grande varietà di interessi. Il 20,8% predilige lavori legati a Internet e ai social media, come lo youtuber, l’influencer o videogiocatore professionista, seguiti dalle carriere di scienziato o ricercatore (18,0%) e dallo sport (17,6%), con una netta preferenza per il ruolo di calciatore (11,4%). Il mondo dello spettacolo attira il 17,1% dei giovani, in particolare le bambine tra i 7 e i 9 anni, che sognano di diventare cantanti e musicisti (8,6%) o attori (6,8%). Anche il ruolo dell’artista (15,6%) è molto desiderato, insieme a professioni come il veterinario (14,3%), il medico o infermiere (14,2%) e l’insegnante (13,5%). Tra le aspirazioni emergono anche il pilota di aereo (11,5%) e l’astronauta (7,5%).
Guardando al futuro, il desiderio più grande è un mondo senza odio, conflitti e guerre (55,2%). Seguono l’aspirazione a un mondo più sicuro e rispettoso dell’ambiente (39,2%) e a un mondo equo, con pari opportunità intese come risultati personali basati sull’impegno (37,9%, con picchi tra i 13-14enni). Infine, dovendo indicare il sogno più grande per la loro vita, i ragazzi desiderano viaggiare di più (22,2%), avere tanti amici (18,5%) e trascorrere più tempo con la famiglia (17,2%).
Il progetto educativo che rappresenta l’evoluzione della campagna integrata ‘Sogna e credici fino alle stelle’, firmata Armando Testa, per dare continuità e concretezza al messaggio creativo, ha preso il via oggi a Serradifalco (CL), nella Scuola primaria ‘G. Verga’. La campagna entra oggi nelle scuole, coinvolgendo i più giovani e trasformando l’invito a sognare in un’esperienza tangibile di crescita e ispirazione.
L’iniziativa, promossa da Pan di Stelle e realizzata in collaborazione con D&F è inaugurata da Giulio Rosk, street artist siciliano che ha mosso i primi passi artistici proprio nella scuola di Caltanissetta e le cui opere oggi colorano i muri di città come Palermo (dove spicca il celebre progetto che ritrae Falcone e Borsellino), Miami, Rio de Janeiro, Parigi e New York.
Per l’occasione, Rosk ha realizzato un murale-manifesto per la scuola e incontrato gli alunni per raccontare come ha trasformato il suo sogno in realtà. L’opera, che simboleggia la scuola come luogo di creatività e speranza, celebra il potere dei sogni nella crescita personale. “Dove non è tutto facile, i sogni prendono più coraggio e possono gridare forte anche attraverso un muro”, ha dichiarato l’artista.
Durante l’evento di lancio è stata anche inaugurata la prima ‘Aula dei sogni’, uno spazio progettato per offrire agli studenti un ambiente ricco di stimoli, libri e colori, dove i giovani possano immaginare, confrontarsi e coltivare le proprie passioni.
“E’ fondamentale che la scuola offra opportunità concrete per aiutare i giovani a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse, orientandoli in modo stimolante verso le loro scelte future. Oggi, i docenti lavorano sulle competenze trasversali per promuovere non solo il ‘sapere’ e il ‘saper fare’, ma anche quel ‘saper essere’ che è essenziale per il raggiungimento delle aspirazioni personali. Pan di Stelle si muove proprio in questa direzione, supportando un progetto educativo che ispiri i giovani a credere nei propri sogni e a costruire il futuro con passione. La ricerca ha confermato come la scuola giochi un ruolo fondamentale per sviluppare i propri i sogni e come i laboratori creativi (39,9%), l’approfondimento di nuove materie (39,5%) e i progetti di gruppo (38,3%) siano le attività scolastiche più apprezzate dai giovanissimi: il nostro contributo vuole andare proprio in questa direzione”, ha commentato Chiara Pisano, Marketing Director Pan di Stelle.
Enrico Galiano, insegnante e scrittore, osservatore privilegiato del mondo della scuola grazie alla sua esperienza quotidiana in aula, in occasione del lancio della campagna Pan di Stelle, invita i giovanissimi a vedere i sogni come stelle, guide luminose nei momenti difficili, proponendo un vademecum in 5 preziosi consigli.
“E’ importante per i giovanissimi abbracciare gli errori come opportunità di crescita e scoprire la forza unica che ognuno ha dentro di sé. Con coraggio, pazienza e fiducia, ogni bambino può affrontare le sfide, scalare la salita dei propri desideri e costruire un cielo pieno di sogni, diventando la persona che sogna di essere”, commenta Galiano.
Il progetto prevede un tour nazionale nelle scuole di origine degli altri Dreamers coinvolti, dove ogni tappa offrirà l’opportunità di condividere esperienze di vita ispiratrici e inaugurare tre nuove ‘Aule dei sogni’. Il 21 gennaio a Travedona Monate (VA), Clara, cantante e attrice, vincitrice di Sanremo Giovani 2023 e tra i big di Sanremo 2025, parlerà dei sogni come stelle che illuminano il cammino, incoraggiando i ragazzi a non smettere mai di sognare.
Il 4 febbraio a Bagni di Lucca (LU), Jasmine Paolini, tra le prime quattro tenniste al mondo, oro olimpico nel doppio e finalista in due Slam nel 2024, condividerà la sua esperienza, motivando i giovani a credere in se stessi, abbracciando i propri fallimenti. Il 20 febbraio ad Almese (TO), Linda Raimondo, laureata in fisica e volto della divulgazione scientifica su Rai Ragazzi, racconterà come da bambina sognava di raggiungere le stelle e ispirerà i ragazzi a inseguire i propri sogni senza paura.
Dal 9 gennaio al 16 maggio, i docenti delle scuole primarie d’Italia potranno iscrivere le proprie classi per partecipare gratuitamente al progetto ‘Sogna e credici fino alle stelle’. Il percorso offre un kit didattico, composto da una guida dettagliata per l’insegnante e una serie di slide di supporto, sviluppate con la supervisione dello psicologo Matteo Lancini e il contributo di un team di insegnanti.
Il progetto offre l’opportunità di integrare le ore di Educazione Civica con attività didattiche mirate a sviluppare competenze trasversali fondamentali: dal pensiero divergente, che valorizza diversità, unicità e immaginazione, alla motivazione e all’impegno; dall’accettazione del fallimento e la resilienza alla conoscenza di sé, per promuovere la consapevolezza delle proprie inclinazioni e aspirazioni come basi per il proprio sviluppo personale.
Entro il 16 maggio 2025, gli insegnanti potranno caricare sulla piattaforma ascuolaconpandistelle.it i sogni degli alunni, creando un firmamento digitale visibile nella gallery online. Ogni sogno inviato consentirà di partecipare al contest finale, che assegnerà a una scuola vincitrice una speciale Aula dei sogni, come quelle donate alle scuole primarie dei 4 Dreamers.