Articoli della categoria ‘SALUTE E BENESSERE’

Vademecum per benessere in estate

Lug 18
Scritto da Annamaria avatar

Il vademecum per curare il proprio benessere in estate lo regala Elty di DaVinci Salute. L’azienda italiana di digital health che riunisce un team di medici specializzati ha raccolto dei consigli pratici su temi come dermatologia, nutrizione, ginecologia e psicologia. Lo ha fatto per aiutare le persone a vivere al meglio la stagione estiva senza tralasciare la cura di sé.

vademecum per benessere in estate

“L’estate è il momento perfetto per riscoprire il proprio benessere a 360 gradi, quello che ormai viene definito come self-care. Con il supporto degli specialisti nelle cliniche e noi dell’equipe medica online, ogni persona può affrontare questa stagione con maggiore consapevolezza e serenità. Implementando abitudini salutari che avranno benefici a lungo termine. Il nostro obiettivo è fornire un approccio empatico e integrato. Per garantire che ogni individuo possa vivere un’estate di relax e all’insegna della salute”, spiega Mario Improta, Virtual Care Director di Elty di DaVinci Salute. Il vademecum per il proprio benessere in estate è utilissimo.

Ecco qui di seguito il vademecum per benessere in estate.

Protezione e cura della pelle: la crema solare non basta

Molti non vedono l’ora di prendere il sole e di conquistare la famosa “tintarella” ma, se non si fa attenzione, il rischio di una scottatura è dietro l’angolo. La protezione solare è indispensabile. Ma ci sono altri accorgimenti da attuare per non stressare la pelle e prevenire danni a lungo termine

  • Protezione solare quotidiana: utilizzare filtri solari ad ampio spettro con SPF minimo di 30 adeguato al proprio tipo di pelle, arricchiti con ingredienti antiossidanti come il resveratrolo e la niacinamide per potenziare la difesa cutanea, da applicare ogni due ore e subito dopo il bagno. La crema andrebbe applicata almeno un’ora prima dell’esposizione, o prima di uscire di casa per andare in spiaggia. È molto importante riapplicarla dopo il bagno o dopo la doccia.
  • Idratazione e nutrizione cutanea: optare per creme idratanti contenenti acido ialuronico e ceramidi per ristabilire la barriera cutanea e prevenire la disidratazione. Includere nella dieta alimenti ad alto contenuto d’acqua come cetrioli e melone, e bere infusi di erbe per una idratazione profonda.
  • Alimentazione ricca di antiossidanti: consumare frutta e verdura ricca di antiossidanti e polifenoli, come bacche di goji, mirtilli e melograno, che proteggono la pelle dai danni ossidativi. Integrare con supplementi di collagene per migliorare l’elasticità cutanea.
  • Controlli dermatologici avanzati: nel corso dell’anno, preferibilmente quando la pelle non è ancora abbronzata, è di primaria importanza la prevenzione con visite dermatologiche che includano la mappatura dei nei con tecnologie di imaging digitale per un monitoraggio accurato delle lesioni cutanee.

Alimentazione estiva sana e bilanciata: rimanere idratati e avere il giusto apporto di vitamine Con l’arrivo dell’estate, è necessario mantenere una dieta equilibrata e apportare delle modifiche all’alimentazione per avere il migliore apporto di vitamine necessarie e affrontare il grande caldo. Non solo, con l’innalzamento delle temperature, è importante rimanere idratati, per compensare i liquidi che il caldo ci farà inevitabilmente perdere con il sudore.

  • Alimentazione estiva: integrare nella dieta frutta e verdura stagionali e consumare smoothie verdi con spinaci, avocado e zenzero per un apporto vitaminico concentrato. Evitare cibi estremamente grassi e/o zuccherati.
  • Idratazione intelligente: preparare bevande idratanti a base di acqua di cocco e aloe vera che non solo idratano ma forniscono elettroliti naturali. Evitare bevande zuccherate e alcolici che causano disidratazione.
  • Micro-pasti nutrienti: optare per micro-pasti ricchi di proteine, come hummus con carote o yogurt greco con miele e noci, per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e prevenire i cali energetici.
  • Omega-3 e grassi sani: consumare pesce come salmone e sardine per le loro proprietà antinfiammatorie e includere semi di lino e noci per un apporto equilibrato di omega-3.

Problemi intimi femminili è boom in estate, ma è possibile prevenirli Irritazioni e infiammazioni sono sempre frequenti nelle donne, a tutte le età e per cause diverse. Purtroppo, nei mesi caldi aumentano ulteriormente i rischi, ma ci sono degli accorgimenti importanti per non rischiare fastidi “rovina-vacanze”.

  • Igiene intima avanzata: utilizzare detergenti intimi con prebiotici che aiutano a mantenere l’equilibrio della flora batterica. Scegliere biancheria intima di cotone o trattata con ioni d’argento per un’azione antibatterica naturale.
  • Gestione del ciclo mestruale: pianificare le vacanze tenendo conto del ciclo mestruale e portare con sé i prodotti necessari per un’igiene ottimale.
  • Prevenzione delle infezioni urinarie: bere molta acqua e non trattenere l’urina per lungo tempo, soprattutto in ambienti caldi e umidi, per prevenire le infezioni.
  • Check-Up ginecologici preventivi: pianificare esami ginecologici che includano ecografie transvaginali e test HPV, per un monitoraggio completo e la prevenzione di malattie.

Benessere mentale e relax estivo: cosa si può fare per non portare stress in valigia. Le vacanze sono fonte di relax, divertimento, scoperta. Incidono positivamente anche sul benessere mentale. Tuttavia, chi durante l’anno si trova in preda allo stress può sentire che i segnali di stanchezza del proprio corpo peggiorano a ridosso di un viaggio. Complici le aspettative sulle cose nuove che si vedranno e sui cibi diversi che si proveranno, ma anche l’idea di abbandonare la propria comfort zone. Ecco alcune strategie per migliorare la qualità del proprio benessere mentale per chi è in viaggio:

  • Fitness mentale all’aperto: partecipare a sessioni di yoga immersivo, camminate nella natura o nuoto all’aperto, attività che combinano esercizio fisico e connessione con l’ambiente naturale per ridurre lo stress.
  • Tecniche di mindfulness e biofeedback: praticare la mindfulness attraverso esercizi di respirazione guidata e monitoraggio del biofeedback per migliorare la gestione delle emozioni e la consapevolezza di sé.
  • Digital detox programmato: pianificare periodi di disconnessione digitale per ridurre l’esposizione allo stress tecnologico e dedicarsi a hobby e passioni personali.
  • Reti di supporto emotivo: mantenere relazioni positive e trascorrere tempo con amici e familiari per rafforzare il supporto emotivo.
  • Farsi guidare dalla scoperta: permettersi di lasciare andare i compiti o le prestazioni lavorative per lasciarsi guidare dalla scoperta di ciò che di nuovo offre la vacanza.

Estate: sonno peggiora

Lug 13
Scritto da Annamaria avatar

In estate il sonno peggiora, complice il grande caldo. Si dorme meno bene che in autunno e in inverno. Come risolvere il problema ed evitare che stanchezza e stress prendano il sopravvento?

Il sonno peggiora in estate, l’esperta, però, ad Adnkronos dà alcuni consigli per migliorare la qualità del sonno. “D’estate si dorme sempre peggio rispetto all’inverno e il caldo non va d’accordo con il sonno. Mentre il freddo ‘concilia’ il riposo notturno, infatti quando si fa molto tardi ad un certo punto iniziamo a sentire un po’ di freddo e questo è il segnale con cui il corpo ci dice di andare a dormire. Di solito accade alle 5 del mattino. Lo stesso meccanismo si innesca intorno alle 15, la famosa ‘pennichella’ che vorremmo tanto fare ma non possiamo Questi sono i due momenti di maggior sonnolenza, nel secondo caso si è convinti che la causa sia l’aver mangiato e l’inizio della digestione ma non è così. Poi c’è anche una igiene del sonno che va rispettata e spesso non lo facciamo, al di là di chi soffre di insonnia”, sottolinea Loreta Di Michele.

La pneumologa ed esperta di medicina del sonno dell’Ao San Camillo-Forlanini di Roma chiarisce se è meglio stare con le finestre aperte o con l’aria condizionata. ”La tecnologia ci aiuta ma dobbiamo usarla in modo intelligente. – risponde Di Michele – L’aria condizionata sì, personalmente meglio la deumidificazione, ma attenzione per chi ha un apparato respiratorio labile, gli ex fumatori con enfisema o gli asmatici. La climatizzazione deve essere usata con criterio. Perché una camera da letto bollente non va bene, ma lo sbalzo termico tra esterno e interno è peggio. La regola è che si può scendere di 6 punti ma non si deve andare oltre. Ma spesso si abusa dell’aria condizionata e infatti d’estate come pneumologa vedo molte più tracheobronchiti che l’inverno”. 

“Recenti studi – ricorda – hanno evidenziato come il riscaldamento globale danneggi la struttura della mucosa respiratoria, le ciglia vibratili non funzionano più, e infatti l’asma bronchiale prenderà il sopravvento su altre patologie”.

Sul sonno che peggiora in estate, la dottoressa dà altri consigli: “Il cellulare a letto non va bene, come l’esercizio fisico troppo intenso. Eviterei di andare in palestra alle 21. Il sonno è deattivazione, l’isolamento da quello che accade intorno, ristabilisce un equilibrio. Una tazza di latte che contiene triptofano può farci rilassare. In sintesi dobbiamo anche ricordarci di assecondare il nostro metabolismo. Se siamo ‘allodole’ (mattinieri) o ‘gufi’ (tira tardi). Non dobbiamo perdere la ciclicità anche se un minimo di spostamento degli orari è tollerato. Magari in vacanza facciamo degli strappi. Ma i ritmi biologici vanno rispettati. Capita spesso di curare gli insonni con una chiacchierata e non con i farmaci”.

Anoressia: appello di un papà

Lug 12
Scritto da Annamaria avatar

Arriva l’appello di un papà a media e social riguardo l’anoressia. L’uomo ha una figlia che soffre del disturbo alimentare. Si chiede perché ci siano ancora articoli e post riguardanti diete miracolose e prove costume. Lo riporta il Corriere della Sera

anoressia appello di un papa

E’ un papà attento, il tema dell’anoressia lo riguarda da vicino: nel suo appello chiede che sia adottato un codice di comportamento dai media. “D’estate si sviluppa ancora di più il senso di insicurezza nelle persone che soffrono di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione – spiega il genitore “facilitatore” dell’associazione Nutrimente Ets-. Sono immancabili articoli sulla ‘prova costume’. Paginoni di diete, le più svariate e fantasiose. Pezzi sul come rimettersi in forma. Personaggi che invitano al digiuno a intermittenza… sono tutti pugni nello stomaco. Ma i giornalisti e gli influencer non si chiedono quali effetti potranno sortire questi articoli, questi post, sulla percezione corporea e sulla gestione dell’ansia di ragazzi e ragazze che convivono con un disturbo alimentare?”.

“Servono linee guida, bisogna intervenire”, sottolinea. L’appello di un papà coinvolto sull’anoressia è ficcante. Parla della figlia: “Ogni giorno mi metto nei suoi panni e penso cosa potrà provare nel leggerli. Anni fa, forse, non ci avrei dato tanta importanza, ma quando arriva questo tipo di malattia si scatena una tempesta perfetta. Ti senti un topo in gabbia”. “Non sottovalutiamo il potere che hanno i mezzi di comunicazione su chi soffre di D-NA”, precisa ancora.

Giovani: e-cig causano seri rischi salute

Giu 30
Scritto da Annamaria avatar

Aumenta tra i giovani l’utilizzo delle e-cig, ma queste e il tabacco riscaldato possono causare seri rischi per la salute.

giovani e cig causano rischi salute

I medici internisti mettono in guardia, l’aumento delle e-cig tra i giovani preoccupa.  Esistono seri rischi per la salute, dalle infiammazioni delle vie respiratorie fino alle alterazioni del Dna. E’ questo l’allarme lanciato dalla Società Italiana di Medicina Interna (Simi) in merito alla diffusione del fumo tra i più giovani.

“Purtroppo l’uso di e-cig e prodotti a tabacco riscaldato sta aumentando in maniera preoccupante tra i giovani e gli adolescenti, che rischiano di sviluppare una dipendenza dalla nicotina e di avvicinarsi in seguito al fumo tradizionale. Il loro uso nei giovanissimi deve essere ristretto con tutti i mezzi”, sottolinea Antonello Pietrangelo, past president della Simi.

“L’aumento di dipendenza dal fumo porta a rischi come l’infiammazione delle vie aeree e l’aumento della suscettibilità alle infezioni virali. Inoltre, anche se in modo diverso rispetto alle sigarette tradizionali, e-cig e prodotti a tabacco riscaldato contengono sostanze chimiche in grado di alterare il Dna e questo potrebbe favorire la comparsa di tumori, a distanza di anni. Gli utilizzatori di e-cig hanno poi rispetto ai non fumatori una maggior incidenza di asma e Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e sintomi peggiori. Un fatto che fa cadere il mito dell’innocuità di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato”, precisano ancora gli esperto di Simi. Le e-cig causano seri rischi alla salute: i giovani devono esserne consapevoli.

Sport: quando allenarsi in estate

Giu 27
Scritto da Annamaria avatar

Lo sport non va in vacanza col caldo, ma è bene sapere quando allenarsi in estate, nel momento in cui le temperature salgono vertiginosamente. Grandi e piccoli devono continuare a fare attività fisica, che è salute, ci vogliono però alcune accortezze.

“Muoversi è sempre benefico, attenzione in questi giorni di grande caldo”, dice Giorgio Sesti, presidente della Società italiana di medicina interna (Simi), all’Adnkronos Salute. Quando allenarsi in estate è importante per non “stressare l’organismo e aumentare i rischi di disidratazione”. Sport sì, ma senza esagerare: è necessario ascoltare il proprio corpo e tener presente della propria preparazione fisica.

“Non fare sport nelle ore della giornata in cui le temperature sono più alte e quando anche l’irraggiamento solare è elevato. Il momento migliore è la mattina presto, che è l’ideale. In alternativa va bene la sera tardi, al tramonto, considerando però che la mattina la temperatura è più fresca, mentre la sera l’ambiente ha accumulato calore, quindi si può avere una certa sofferenza nel praticare lo sport, sottolinea l’esperto. “Evitare di fare uno sforzo non commisurato alla propria capacità di allenamento, al proprio fisico: l’attività deve essere proporzionale al grado di allenamento”, prosegue.

Sesti raccomanda: “Bere moltissimo. Bisogna attrezzarsi, portarsi quindi acqua da bere o avere la sicurezza di averne a disposizione. Se si corre in parchi o in città, fare tappa alle fontanelle dove potersi idratare adeguatamente”. E ancora: “Come gli atleti che fanno le gare lunghe, bisogna abbassare la temperatura del corpo. Serve bagnarsi, utilizzare l’acqua anche per raffreddare la testa, bagnare il capo, bagnare il corpo. Bagnandoci facilitiamo la traspirazione e l’eliminazione del calore sotto forma di evaporazione, quindi questo serve per mantenere la temperatura costante”.

Oltre che quando allenarsi in estate, il medico raccomanda anche quale disciplina prediligere: ”Gli sport che si possono fare in acqua. Fare nuoto, insomma, è molto meglio di fare una corsa, perché l’acqua è più fredda dell’ambiente esterno e consente di mantenere una temperatura adeguata. Mentre la corsa, la bicicletta, il tennis eccetera fanno affaticare di più, con uno stress aggiuntivo maggiore con il caldo per l’organismo”.

Vanno bene pure le passeggiate veloci, ma non ovunque: “Fare una passeggiata o uno sforzo maggiore in montagna, dove le temperature sono più fresche, è un conto. Tutt’altra situazione, assai meno favorevole, invece, se lo sforzo sportivo viene fatto a livello del mare, con le temperature calde come in queste giornate, o dentro le città che hanno temperature ancora più alte ovviamente”.

Bambini: benefici dello sport

Giu 23
Scritto da Annamaria avatar

Tutti i bambini devono fare attività fisica. I benefici dello sport sono innumerevoli e non sono solo fisici. “E’ uno strumento di socializzazione, aiuta a scaricare lo stress e a tenere sotto controllo il peso, contribuisce allo sviluppo del tono muscolare e previene l’insorgenza di malattie metaboliche, cardiovascolari e neoplastiche”, spiega il dottor Ugo Giordano al Corriere della Sera.

bambini benefici dello sport

Il responsabile dell’Unità operativa di Medicina dello sport all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma elenca i benefici dello sport, fondamentale per i bambini. Chiarisce però anche che non basta. Oltre ai benefici dello sport, i bambini devono avere uno stile di vita corretto e adeguato. “E’ altrettanto fondamentale seguire una dieta sana ed equilibrata, fatta di cinque pasti al giorno e ricca di frutta e verdura di stagione. Perché se si mangia troppo e male, anche se si corre tutti i giorni, i chili in eccesso restano”. La colazione va sempre fatta: “E’ un pasto prezioso perché dà la giusta carica al bambino per affrontare la giornata. Se resta a digiuno dalla sera prima, invece, arriverà molto più affamato all’ora di pranzo e tenderà a mangiare più del suo fabbisogno calorico”.

Un sonno adeguato poi regala ai bambini e ragazzi, un grande beneficio psicofisico. “Dai 3 a 5 anni è ideale riposare per 10-13 ore a notte, mentre dai 6 ai 19 anni per 9-11 ore”, indica Giordano.

4 semplici regole per dimagrire

Giu 18
Scritto da Annamaria avatar

Servono solo 4 semplici regole per dimagrire. Le dà sulle pagine del Corriere della Sera Franco Berrino, medico, già direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto dei Tumori di Milano.

4 semplici regole per dimagrire

Il fondatore dell’associazione La Grande Via spiega le sue 4 semplici regole per perdere peso e dimagrire, sfatando di fatto, i falsi miti su regimi alimentari miracolosi. “Cominciamo con una bella notizia: non funziona mettersi a dieta, togliamoci dalla schiavitù di pesare i cibi e calcolare le calorie. Ci vuole una rivoluzione”, scrive l’esperto.

Berrino poi indica le 4 semplici regole per dimagrire.

Regola numero uno: masticare

Numerosi studi hanno riscontrato che le persone sovrappeso non masticano, ma non permettono di concludere quale sia la causa e quale l’effetto. E allora, gli obesi ingurgitano il cibo senza masticare perché sono grassi o sono obesi perché non masticano? La seconda spiegazione è probabilmente quella corretta. Uno studio sperimentale che ha confrontato chi mastica 15 volte con chi mastica 40 volte ogni boccone ha riscontrato un diverso effetto sugli ormoni prodotti dal tubo digerente: masticando a lungo lo stomaco produce meno grelina, l’ormone che stimola l’appetito. L’intestino, invece, produce più colecistochinina, l’ormone che tranquillizza il centro dell’appetito, e GLP1 (glucagon-like peptide 1), un ormone che abbassa la glicemia e aiuta a dimagrire. Più studi hanno riscontrato che masticando molto si riducono l’appetito e il desiderio di cibo.

Regola numero due: cenare presto la sera

Gli studi mostrano che far passare almeno 14 ore fra l’ultimo pasto della giornata e la colazione del mattino consente di perdere peso. La cena leggera, inoltre, è importante. Ancora meglio sarebbe saltarla. Uno studio sperimentale condotto su donne sovrappeso sottoposte a una dieta lievemente ipocalorica ha mostrato che, pur mangiando esattamente le stesse cose nelle stesse quantità, chi faceva una cena leggera (solo 200 chilocalorie) e una colazione abbondante dimagriva, mentre chi faceva una colazione leggera (200 chilocalorie) e una cena abbondante non dimagriva. È bene mangiare di giorno e non di notte. Con l’invenzione della luce elettrica l’umanità ha perso l’abitudine di armonizzarsi con il ritmo del sole. Chi lavora di notte e anche chi dorme poco e male ha un rischio maggiore di ingrassare. Armonizziamoci con i ritmi della natura.

Regola numero tre: mangiare i cibi che aiutano a non ingrassare

Verdure, tutte fuorché le patate. Saziano molto con poche calorie. Cereali integrali, tutti, ma particolarmente il riso integrale, il più povero di proteine. Per il pane integrale attenzione che sia integrale vero, non farina bianca mescolata a crusca. Ottimi i pani integrali con semi di zucca, girasole, lino, sesamo, che riducono l’indice glicemico del pane. Quanto ai cereali per colazione, come i muesli, attenzione che non contengano zucchero o altri dolcificanti. La ricchezza di fibre dei cereali integrali da un lato sazia molto, dall’altro nutre i microbi intestinali benefici (un sano microbiota aiuta a non ingrassare). 

Legumi. Oltre al loro basso indice glicemico e alla ricchezza di fibre, contengono inibitori degli enzimi che digeriscono gli amidi, quindi rallentano la digestione e l’assorbimento del glucosio, di conseguenza l’impatto glicemico complessivo del pasto. Inoltre, inibiscono la lipasi pancreatica, quindi riducono l’assorbimento dei grassi. Sono tutte qualità «antinutrizionali», ma in questi tempi di ipernutrizione sono particolarmente benefiche. Frutta, tutta ma moderatamente quella più zuccherina, come l’uva, i fichi e le banane. Noci, nocciole, mandorle, pistacchi. Pur essendo alimenti molto calorici, aiutano a non ingrassare. Piccole dosi di kefir, yogurt e verdure fermentate, per avere un microbiota efficiente.

Regola numero quattro: limitare i cibi che fanno ingrassare

In particolare i cibi ‘ultralavorati’ dall’industria. Gli epidemiologi dell’Università di Harvard, in base ai loro studi sui lavoratori della sanità degli Stati Uniti, hanno stilato una classifica dei cibi che fanno ingrassare. Al primo posto ci sono le patatine, seguono le patate, le bevande zuccherate, le carni lavorate (hamburger, hot dog, salcicce e salumi), le carni rosse, i succhi di frutta non zuccherati, le farine raffinate, i dolciumi commerciali e il burro. Un pregiudizio diffuso anche fra i dietologi è che i carboidrati facciano ingrassare e le proteine facciano dimagrire. Non è così. Nei nostri studi DIANA abbiamo ottenuto significative riduzioni di peso (mediamente 4 kg in 5 mesi) e miglioramenti metabolici aumentando, non diminuendo, i carboidrati, ma solo quelli integrali e i legumi, togliendo invece zuccheri, patate e farine raffinate, e riducendo le proteine animali. 

Nella nostra società consumiamo troppe proteine (circa il 16 per cento delle calorie che mangiamo, il doppio di quanto abbiamo bisogno) soprattutto troppe proteine animali, e più ne mangiamo più ingrassiamo. Solo le diete esageratamente iperproteiche (con il 40-50 per cento delle calorie sotto forma di proteine) fanno dimagrire, ma solo perché intossicano. Intossicando il centro dell’appetito si mangia meno. Chi fa queste diete, appena smette il consumo esagerato di proteine, ingrassa più di prima. Meglio mangiare il cibo dell’uomo: cereali integrali, legumi, verdura, frutta e solo occasionalmente carni.

Bambini: scarlattina ‘molto cattiva’

Giu 15
Scritto da Annamaria avatar

I pediatri mettono in guardia i genitori che mandano i bambini al campo scuola. “Stiamo registrando molti casi di streptococco, ma non c’è una differenza sostanziale rispetto agli anni passati. Vediamo invece una scarlattina molto ‘cattiva’, sottolinea all’Adnkronos Salute Lamberto Reggiani.

bambini scarlattina molto cattiva

L’esperto, coordinatore della diagnostica ambulatoriale della Fimp, la Federazione italiana medici pediatri, parla di scarlattina molto cattiva”. Questa malattia esantematica contagiosa si scatena per colpa di uno steptococco, Beta emolitico di gruppo A. “Con un’incidenza alta soprattutto nei bambini. Diciamo che in questo periodo il 40-50% dei bambini colpiti ha come indicazione l’antibiotico quando normalmente siamo sul 20-30%”, precisa il medico.

Questa scarlattina molto cattivadi cui i bambini si possono ammalare, dice il dottore, “può dare in alcuni casi delle complicazioni che possono essere anche gravi, reumatismo articolare e ascessi delle tonsille. In teoria si guarirebbe dopo pochi giorni ma credo che oggi non valga la pena correre il rischio di complicazioni serie, calcolando che nella fascia 0-3 anni è difficile che il batterio possa dare grandi problemi mentre è tra i più grandi (3-14) che può essere più cattivo”.

Reggiani sottolinea anche come l’infezione da streptococco “non è clima-dipendente” quindi “qualche caso o piccoli focolai continueranno ad esserci anche in estate, visto che chiuse le scuole – che possono essere un ambiente dove il contagio corre veloce tra i bambini – ora partono i campi estivi dove, seppur all’aperto, c’è comunque la presenza di tanti piccoli insieme”. Quello che occorre fare a livello di medicina del territorio, “è intercettare subito i casi di streptococco suggerendo il tampone con il test antigenico rapido, una volta che ho stabilito la presenza del batterio si procede con la terapia”.