Parcheggi rosa
I parcheggi rosa sono quelli destinati alle donne in gravidanza, caratterizzati dalle inconfondibili strisce color pink. Li mette a disposizione il Comune a tutte quelle che sono incinte. I parcheggi rosa si trovano particolarmente in prossimità di farmacie, cliniche, ospedali, supermercati, consultori, centri commerciali, ufficio postale.
Come è necessario richiedere i pass per i parcheggi rosa? Per averli basta farne richiesta presso il proprio Comune di residenza, presentando, ovviamente, una certificazione medica che attesti la dolce attesa, arricchito dalla data di nascita del bebè. Lo possono avere donne con bimbi sino a due ani d’età. Permette di sostare senza limiti all’interno delle aree a tempo limitato, sostare all’interno delle zone di sosta blu a pagamento.
Il pass per i parcheggi rosa quando viene rilasciato ha indicata la data di scadenza e il numero di targa dell’auto della donna a cui è stato assegnato. Per usarlo sarà fondamentale che nell’autovettura ci sia una puerpera o il neonato.
Se si è impossibilitati ad andarlo a ritirare, è possibile anche delegare, purché la persona abbia il documento di identità della richiedente, oltre al proprio.
In Italia l’articolo 7 del Codice della Strada stabilisce le categorie di soggetti che possono beneficiare di spazi per la sosta. Nel 2021 il decreto legislativo (Stato Italiano) 10-09-2021, n. 121 conferma quello che si legge nel Codice della Strada: “Nei centri abitati i comuni possono, con ordinanza del sindaco, riservare limitati spazi alla sosta, a carattere permanente o temporaneo, ovvero anche solo per determinati periodi, giorni e orari, ai veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni, munite di contrassegno speciale, denominato ‘permesso rosa’”.
Cosa non mangiare incinta
Se non si vuole prendere troppo peso in gravidanza è necessario sapere esattamente cosa non mangiare quando si è incinta. Anche perché i chili di troppo non sono un male solo dal punto di vista estetico. Quello è del tutto soggettivo. Diventa però maggiore probabilità di andare incontro a complicanze anche molto severe, tra le quali si sono il parto prematuro e il diabete gestazionale.
Le donne devono conoscere quel che può nuocere loro. Cosa non mangiare incinta per salvaguardare salute e peso diventa, perciò, fondamentale. Bisogna, ad esempio, ridurre drasticamente gli alimenti ricchi di zuccheri semplici. Dolci da forno, merendine, dolciumi vari devono essere aboliti dalla dieta quotidiana. Anche i cibi con acidi grassi saturi, contenuti nelle carni grasse o nei formaggi stagionati fanno male. Iden per gli aicidi trans, contenuti in grissini, patatine e così via.
Molte, pur sapendo cosa non mangiare incinta, cedono agli attacchi di fame e fanno incetta di questo ‘cattivo’ cibo. Per prevenirli si possono fare dei piccoli snack con cracker e parmigiano, cracker e prosciutto cotto o fesa di tacchino, yogurt bianco con semi misti, frutta secca e frutta fresca, frutta e cioccolato fondente, frutta fresca e yogurt greco. Anche una bella bruschetta con pane e olio è meglio di tutto il resto.
Se si soffre di nausee, mi raccomando, evitare i cibi ricchi di grassi e zuccheri, che hanno una digestione più lenta. Preferire, invece, alimenti secchi a base di carboidrati. Qui devo confessare per forza che io mi sono cibata per i primi tre mesi con pizza bianca e cracker integrali. Anche il pane tostato o le fette biscottate vanno benissimo. Prendete una tisana allo zenzero, che allevierà il problema.
Repellenti insetti in gravidanza
Io sono un’attira insetti. Qualsiasi cosa voli è possibile che mi punga. E non sono l’unica. Molte donne in dolce attesa si domandano se i repellenti per gli insetti si possano usare anche in gravidanza. Ecco quel che sappiamo.
Gli studi che riguardano gli effetti dell’uso di repellenti antizanzare in gravidanza sono pochissimi. Nessuno finora ha evidenziato un rischio per la salute della mamma o del nascituro. E’ però, proprio per l’esiguità delle ricerche, che si consiglia di usare con cautela i repellenti per gli insetti in gravidanza. E monitorare. La concentrazione di principio attivo (DEET) contenuta nel prodotto antizanzare non deve essere superiore al 20%. I repellenti per gli insetti non vanno mai utilizzati insieme a creme solari o creme idratanti con schermo anti raggi UV. Mai mettere questi prodotti su zone irritate o con tagli. Lavare sempre le mani dopo averli applicati.
Per difendersi meglio usare in casa fragranze di oli essenziali con proprietà repellenti, magari con un diffusore elettrico per ambienti, oppure il classico fornelletto con la piastrina. Le zanzariere alle finestre aiutano tanto. Se si viene punte, soprattutto dalle zanzare, ricorrere a rimedi naturali come miele, limone e sale, che danno una mano a ridurre il prurito. Si può anche applicare sul punto del morso un gel lenitivo all’aloe vere: in questo caso non si sbaglia mai.
Non vi grattate, provocando reazioni allergiche e aumentando il problema. In caso di grave gonfiore, rivolgersi immediatamente al medico o al Pronto Soccorso nei casi più gravi
Meteorismo in gravidanza
E’ un disturbo fastidioso e a volte che imbarazza, ma il meteorismo in gravidanza c’è: ecco alcuni rimedi per eliminare l’aria in eccesso dalla pancia.
Ci si sente gonfie non per il bimbo che si porta in grembo, ma per lo stomaco gonfi e l’intestino che fa i capricci. Il meteorismo in gravidanza può arrivare a qualsiasi trimestre di gestazione. I suoi sintomi sono i dolori intestinali, i rumori intestinali e le flautolenze.
Il meteorismo in gravidanza è abbastanza frequente sia per le variazioni ormonali dei primi mesi di gestazione sia più avanti, quando l’equilibrio ormonale si assesta, ma aumenta di grandezza l’utero. Alcuni rimedi per stare meglio sono semplici da attuare. Primo su tutti: mangiare lentamente, così che è più difficile ingerire aria insieme al cibo.
Evitare di mangiare troppo con pasti estremamente abbondanti. Meglio mangiare poco e fare molti spuntini nel corso della giornata. E’ più salutare. Dite di no a cibi che producono gas nell’intestino, come i fritti, i legumi, le bibite con gas, le salse piccanti. Eliminate, se potete, le font di stress. Se vi sentite pesanti, optate per una bella camomilla p acqua calda e limone, rimedio ottimale. Cercate di rifuggire dalla stipsi: più l’intestino è regolare e meglio è, quindi bevete molto, consumate fibre e muovetevi per quanto è possibile, cercando anche di fare sport.
Allenamento ideale incinta
Incinta molto spesso bisogna modificare il proprio allenamento. Quello ideale lo consigliano alcuni esperti e va modificato trimestre per trimestre.
Tutti i medici sono concordi nell’assicurare che l’allenamento è ideale pure quando si è incinta, perché muoversi fa bene a mamma e bebè che si porta in grembo. Se non si è in buona salute, si può decidere di farlo seguite da esperti.
“In gravidanza non solo si può fare allenamento, fa bene, è molto consigliato. In tutti i trimestri, con esercizi diversi e intensità diverse. Ovviamente bisogna capire anche prima della gravidanza quanto ci si allenava. Un allenamento di due o tre volte a settimana è ideale, serve alla mobilitazione del corpo, e a stare dietro al corpo, che cambia il baricentro crescendo la pancia”, dice la Dr.ssa Ambra Garretto medico chirurgo, specialista in ostetricia e ginecologia, a La Repubblica
“Meglio lezioni di respiro e postura, quelli in acqua perfetti perché non c’è la forza di gravità. Se una è allenata può fare anche pesistica ma con pesi più leggeri. Da non fare assolutamente in tutti i casi gli addominali, sì il plank, no correre e no saltare. Invece per le donne che non possono allenarsi attivamente perché hanno indicazione di fare una vita più ‘riposata’ è importantissimo fare stretching tutti i giorni. Nel post partum bisogna valutare il pavimento pelvico prima di tornare a fare ginnastica. Se è a posto dopo 3 mesi si può riiniziare in maniera blanda… prima magari con sport in acqua”, continua.
“Sono favorevole all’attività fisica in gravidanza. Un adeguato livello di esercizio fisico può servire sia all’organismo della mamma che indirettamente a quello del nascituro”, precisa Lucia Magnani AD della omonima Lucia Magnani Health Clinic parlando dell’allenamento ideale incinta. “Gli esercizi non vanno improvvisati ma personalizzati sulla futura mamma da un professionista. Consiglio esercizi aerobici di durata 20/40 minuti preferibilmente in 2 sessioni di attività fisica al giorno che riattivino la circolazione come la camminata in piano o ciclette ellittica. Da noi abbiamo il centro di medicina dell’esercizio fisico e dello sport mirato che, grazie all’intelligenza artificiale è in grado di garantire la massima attivazione neuro-muscolare. Con la nostra tecnologia più avanzata siamo in grado di monitorare l’ospite in tutti gli esercizi adatti alle caratteristiche personali/individuali seguendone i progressi”, aggiunge.
“La prima cosa è distinguere con chiarezza la differenza fra attività fisica e sport. Per attività fisica si intende una serie di movimenti del corpo, ragionati e ripetitivi, che richiede dispendio di energia muscolare ma che non ha finalità agonistica e che non richiede specifica preparazione. Il mantenimento della salute del corpo richiede una consapevole prevenzione. Viene fatta con idonea nutrizione, stile di vita e attività fisica costante per mantenere la giusta ossigenazione cellulare”, spiega al quotidiano il dottor Pier Antonio Bacci.
“Lo sport invece richiede un’adeguata struttura corporea ed una buona preparazione psicofisica con idonei allenamenti. E’ chiaro che in gravidanza occorre continuare a fare attività fisica ma riducendo le attività di contatto e di scatti intensi. Quindi rimandando padel e tennis a dopo il parto, preferendo nuoto, leggera corsa, camminate, ginnastica e cyclette, oltre allo yoga prenatale”, dice ancora il consulente di Endospheres e Professore di Patologie Estetiche all’Università di Siena e al Consorzio Universitario Humanitas di Roma, Presidente Accademia di Flebologia e Patologie Estetiche di Arezzo.
“Occorre preferire discipline aerobiche ed a basso impatto fisico, come nuoto, camminata, nordic walking, cyclette e spinning leggero, così come yoga e pilates. Ma sempre sotto controllo medico e del personal trainer, per evitare sforzi sbagliati, squilibri alimentari e disidratazione. Da evitare integratori o bevande energetiche che non siano di farmacia e consigliati dal medico. Oltre a ciò occorre controllare ogni giorno la pressione ed il battito cardiaco con pulsiossimetro. Poi l’assenza di perdite ematiche vaginali e di gambe gonfie o alterazione delle urine. La cosa più importante è controllare spesso i movimenti del nascituro per percepire precocemente eventuali danni o alterazioni. Quando l’ossigenazione della mamma è nella norma e i movimenti del feto sono percepibili, è già indice che tutto va bene. Quindi proseguire con attività fisica aerobica prenatale”, chiarisce ancora Bacci.
Sindrome delle gambe senza riposo
In gravidanza molte soffrono della sindrome delle gambe senza riposo: hanno questo bisogno impellente e quasi incontrollato di muovere gli arti. Quali sono le cause? Non sono ancora certe, ma si si ipotizza che i cambiamenti ormonali e la carenza di ferro possano avere un ruolo significativo.
La sindrome delle gambe senza riposo è un disturbo neurologico: si prova una sensazione di disagio o fastidio ai due arti e si sente la necessità di muoverli. I sintomi possono essere lievi ma pure gravi. Diventano maggiori durante i momenti di riposo. Ecco quali sono
Sensazione di formicolio o bruciore;
Irresistibile bisogno di muovere le gambe;
Peggioramento durante il riposo;
Sintomi migliorati con il movimento;
Disturbo del sonno che impediscono di dormire adeguatamente e inducono ad ansia e stress.
Per cercare di porre rimedio alla sindrome delle gambe senza riposo gli esperti consigliano di:
Fare attività fisica regolarmente, mantenendo uno stile di vita attivo. E’ in questo caso necessario consultarsi con il proprio medico per capire quale attività praticare.
Evitare gli stimoli negativi: ridurre o addirittura eliminare l’uso di caffeina. Dire di no a nicotina e alcol, che potrebbero anche peggiorare i sintomi.
Assumere integratori: il proprio dottore potrebbe consigliare di assumere ferro o magnesio, ma sempre sotto stretto controllo, visto che si è in gestazione.
Sesso incinta: parla l’esperto
Il sesso incinta continua a scatenare la curiosità. Eppure è la cosa più naturale del mondo avere rapporti intimi durante la gestazione. Finalmente parla l’esperto, il dottor Diego Riva, ginecologo, urologo e sessuologo di Smart Clinic del Gruppo San Donato.
Il sesso quando si è incinta può subire bruschi stop, soprattutto perché l’immagine della donna amante viene spesso sostituita da quella della donna ‘madre’. L’esperto parla a La Gazzetta dello Sport di quel che può accadere al partner. E chiarisce: “Queste due immagini sono assolutamente sovrapponibili e complementari, in quanto l’una non esclude l’altra. Però è innegabile che l’esperienza della gestazione porti con sé un vissuto del tutto nuovo, soprattutto se la gravidanza è stata cercata con un’assiduità che ha introdotto dello stress nella sfera della sessualità”.
Il sesso incinta a volte viene messo in secondo piano. Ma i rapporti intimi con penetrazione, non sono proibiti. L’esperto parla di una gestazione senza problemi. Poi precisa: “Al contrario, di fronte a un decorso della gestazione non fisiologico, in particolare in presenza di una minaccia d’aborto oppure di un parto prematuro, è opportuno astenersi dai rapporti sessuali. In questi casi, il pericolo è rappresentato non soltanto dal trauma diretto, ma anche dalle contrazioni uterine favorite dalla relazione intima”.
Durante il primo trimestre si possono adottare tutte le posizioni, nel secondo e terzo, invece, quella dell’uomo che sovrasta la donna andrebbe evitata. “Se prima della gravidanza la coppia era solita avere rapporti sessuali molto lunghi e contraddistinti da orgasmi multipli, probabilmente in questa fase della vita dovrà rivedere le proprie abitudini, optando per rapporti più brevi e più soft”, sottolinea il dottor Riva.
Mani gonfie in gravidanza
Le mani gonfie in gravidanza sono un problema che accomuna tutte o quasi. Accade soprattutto nell’ultimo trimestre di gestazione. Avviene a causa della ritenzione di liquidi nei tessuti corporei. L’edema, questo il termine esatto, riguarda le estremità, quindi, oltre che agli altri inferiori, può accadere anche a gambe e piedi.
Le mani possono essere gonfie in gravidanza per fattori ormonali, dato che progesterone ed estrogeni vengono prodotti in quantità sempre maggiori dal nostro corpo che si prepara al parto. I vasi sanguigni, quando si è incinta, si dilatano poi, questo altro fattore incide. C’è pure il peso dell’utero che aumenta con il feto che cresce, così arriva a comprimere le vene e fa sì che la risalita del flusso sanguigno sia rallentata.
I rimedi per le mani gonfie in gravidanza non risolvono del tutto il problema, ma possono sicuramente alleviarlo. Una cosa da fare assolutamente è ridurre drasticamente il consumo di sale durante i pasti. Incrementare invece gli alimenti che contengono potassio. Limitare pure il consumo di pane, pizza e così via, tutti i prodotti farinacei che contengono lievito, che potrebbe aumentare il gonfiore. Mangiare invece frutti di bosco, che grazie alle sostanze antiossidanti e i flavonoidi che contengono migliorano la funzionalità vascolare e, contemporaneamente, la circolazione.
Potete pure acquistare creme specifiche contro la ritenzione e provare con i massaggi. La fitness routine va cambiata: preferite la meditazione, yoga e pilates ad allenamenti tropo ‘intensi’, anche pensando al pancione.