Articoli taggati come ‘scuola’

Divieto smartphone in classe

Giu 10
Scritto da Annamaria avatar

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara chiarisce sul divieto di smartphone in classe alle superiori a partire dal prossimo anno scolastico. Al Corriere della Sera spiega come funzionerà. Sarà un grande cambiamento per gli alunni.

divieto smartphone in classe

Sul divieto smartphone in classe, il ministro spiega: “Gli studenti non potranno tenerlo acceso in classe. Le singole scuole decideranno come organizzarsi. Di norma, li si fa riporre in contenitori appesi nell’aula e li si riprende all’uscita”. Sul poterlo riprendere durante l’intervallo precisa: “Decideranno le scuole. Ci interessa che durante le lezioni non ci si distragga”.

Il divieto smartphone in classe potrebbe non riguardare alcuni: “Abbiamo previsto delle eccezioni per gli studenti con bisogni educativi speciali. Stiamo valutando l’utilità dell’impiego per indirizzi di studio particolari”.

“Dal prossimo anno scolastico dovremmo avvicinarci ad un rapporto di un tablet/pc ogni due studenti. Era 1 ogni 7 studenti nel 2020-2021, si è ridotto a 1 ogni 3 quest’anno, con un terzo delle scuole dove c’è un dispositivo per ogni studente. Tutte le scuole hanno una lavagna elettronica. Abbiamo investito 2,1 miliardi per digitalizzarle. Dunque il cellulare ai fini della didattica è pressoché inutile”, dice ancora Valditara.

“Chi non si adegua viola una regola di comportamento e sarà soggetto alla sanzione prevista dal regolamento del suo istituto che si adeguerà alla circolare”, sottolinea il politico. E’ convinto della bontà del provvedimento, allontanarsi dal telefonino per un po’ farà bene agli adolescenti: “Li aiutiamo nelle ore della scuola a prendersi una pausa, a concentrarsi e a imparare meglio”.

Scuola: le nuove regole

Mag 09
Scritto da Annamaria avatar

La scuola italiana sta vivendo una stagione di cambiamenti profondi, guidati dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Le sue riforme, tra tradizione e innovazione, stanno ridisegnando l’esperienza scolastica di milioni di studenti. Ecco le nuove regole illustrate dal politico.

Tra le nuove regole riguardanti la scuola c’è il ritorno del diario e del corsivo. Addio (o quasi) al registro elettronico: il diario cartaceo torna protagonista. Secondo Valditara, scrivere a mano – e in corsivo – stimola l’autonomia e migliora l’apprendimento. Una circolare ministeriale ha reintrodotto l’obbligo di annotare i compiti sul diario personale, per rafforzare il legame tra scrittura manuale e organizzazione del lavoro scolastico.

Altra tra le nuove regole della scuola riguarda le Valutazioni più chiare.  Alla scuola primaria, i tradizionali livelli descrittivi lasciano il posto ai giudizi sintetici: “Ottimo”, “Buono”, “Discreto”, “Sufficiente”, “Insufficiente”, “Gravemente insufficiente”. Questa scelta mira a rendere la valutazione più comprensibile per studenti e famiglie.

Nella scuola secondaria di primo grado, il voto in condotta torna in decimi, con la possibilità di bocciatura in caso di insufficienza. Una misura che punta a rafforzare il senso di responsabilità degli studenti.

Le nuove Indicazioni Nazionali, in vigore dal 2026-2027, introducono cambiamenti significativi nei programmi scolastici. Tra le novità: l’introduzione del latino alle medie, un maggiore focus sulla storia e geografia, e l’invito a memorizzare poesie e filastrocche, per sviluppare la memoria e la padronanza linguistica.

Una recente circolare ministeriale sottolinea l’importanza di una collaborazione sempre più stretta tra famiglia e scuola. L’obiettivo è garantire un ambiente educativo sereno e produttivo, attraverso una programmazione attenta delle verifiche e dei compiti a casa.

Le nuove Indicazioni Nazionali saranno operative a partire dall’anno scolastico 2026-2027, dando alle scuole il tempo necessario per adattarsi alle nuove linee guida.

Vademecum per insegnare ai bambini metodo di studio

Mag 03
Scritto da Annamaria avatar

Un metodo di studio efficace è un dono che accompagna i piccoli per tutta la vita. Ecco  un ottimo vademecum per insegnare ai bambini a sviluppare buone abitudini fin dai primi anni di scuola.

vademecum per insegnare ai bambini metodo di studio

Manca un mese alla fine dell’anno scolastico. Ci sono però le ultime interrogazioni. Il vademecum per insegnare ai bambini un efficace metodo di studio può essere utilissimo (soprattutto se non ci siete riusciti fono a ora…).

1.  Organizzare lo Spazio e il Tempo

  • Posto fisso e ordinato: creare un angolo tranquillo, con tutto il materiale a portata di mano (penne, quaderni, colori, dizionario).
  • Routine regolare: stabilire un orario fisso per studiare, con pause incluse. I bambini amano la prevedibilità.
  • Eliminare le distrazioni: niente TV, smartphone o tablet durante lo studio (salvo strumenti didattici).

2.  Imparare a Pianificare

  • Agenda o planner settimanale: per segnare i compiti, verifiche e attività extrascolastiche.
  • Suddividere i compiti: aiutare il bambino a spezzare i lavori più lunghi in piccoli obiettivi.
  • Partire dalle cose più semplici o brevi: per “scaldarsi” e aumentare la fiducia.

3.  Leggere e Capire

  • Prima lettura generale: per farsi un’idea dell’argomento.
  • Seconda lettura con sottolineature (dai 7 anni in su): evidenziare parole chiave o concetti importanti.
  • Spiegare a parole proprie: chiedere “Che cosa hai capito?” o “Prova a raccontarlo tu”.

4.  Prendere Appunti e Fare Schemi

  • Mappa concettuale o schema a colori: aiuta a visualizzare e collegare le informazioni.
  • Usare simboli e disegni: perfetto per i bambini visivi o creativi.
  • Parole chiave e frasi brevi: evitare il “copia e incolla” dal libro.

5.  Ripetere ad Alta Voce

  • Recitare come se si raccontasse una storia: stimola la memoria e l’organizzazione del pensiero.
  • Fare finta di spiegare a un peluche o a un compagno: un gioco che rinforza l’apprendimento.
  • Domande a risposta libera o quiz: stimolano il ragionamento, non solo la memoria.

6.  Ripassare a Piccole Dosi

  • Ripasso quotidiano veloce: anche 5-10 minuti bastano per fissare meglio.
  • Usare il gioco e la creatività: quiz, memory, canzoncine, carte da mescolare con domande.

7.  Allenare la Motivazione e l’Autonomia

  • Rinforzi positivi: complimenti sinceri, piccole gratificazioni, mostrare entusiasmo.
  • Coinvolgerli nella pianificazione: chiedere “Da dove vuoi iniziare oggi?”
  • Accettare gli errori: aiutare il bambino a non temerli, ma a vederli come parte dell’apprendimento.

Il vademecum dà una grande mano a noi genitori, che dobbiamo essere pazienti: insegnare ai bambini un metodo di studio buono a volte non è semplice e ci vuole del tempo. Ma serve loro incoraggiamento e ascolto. Mi raccomando!

Come organizzare l’esame di terza media

Apr 26
Scritto da Annamaria avatar

I giorni corrono e tanti studenti si trovano davanti la prospettiva del primo esame importante della loro vita. Spesso l’ansia prende il sopravvento: come organizzare l’esame di terza media?

come organizzare l esame di terza media

Niente stress ragazzi. Basta fare un planning per sentirsi più sicuri e non stressarsi troppo. Certo, per far sì che tutto vada per il meglio ottimizzate questi giorni di scuola che verranno, non tralasciando troppo gli argomenti. Poi qualche consiglio su come organizzare l’esame di terza media non fa mai male.

Ricordate che si deve preparare una tesina. E’ un lavoro che consiste nel collegare diverse materie su un tema specifico, e poi presentarlo davanti alla commissione. Ecco come organizzare l’esame di terza media:

  1. Pianifica il tempo: crea un calendario di studio suddividendo gli argomenti da ripassare in base alle settimane o ai giorni disponibili. Non lasciare tutto all’ultimo minuto!
  2. Dividi gli argomenti: suddividi le materie e gli argomenti in parti più piccole, così sarà più facile affrontarli uno alla volta senza sentirti sopraffatto.
  3. Stabilisci obiettivi giornalieri: ogni giorno scegli cosa studiare e cerca di rispettare gli obiettivi, così avrai una sensazione di progresso.
  4. Usa diverse tecniche di studio: alterna la lettura, la scrittura di appunti, schemi, mappe concettuali e anche esercizi pratici. Questo aiuta a memorizzare meglio.
  5. Fai pause regolari: studia per circa 25-30 minuti e poi fai una pausa di 5-10 minuti. Questo ti aiuta a mantenere alta la concentrazione.
  6. Ripassa frequentemente: rivedi gli argomenti già studiati per consolidare le conoscenze.
  7. Simula l’esame: prova a fare delle prove con le domande degli anni passati o esercizi simili, così ti abitui al tipo di domande e al tempo a disposizione.
  8. Mantieni uno stile di vita equilibrato: dormi abbastanza, mangia bene e fai un po’ di attività fisica. Un corpo in salute aiuta anche la mente.

Come organizzare la tesina:

  1. Scegli il tema principale: trova un argomento che ti appassiona e che possa essere collegato a diverse materie. Può essere qualcosa di storico, artistico, scientifico o culturale.
  2. Definisci le materie coinvolte: individua quali materie puoi collegare al tema principale (ad esempio, italiano, storia, geografia, arte, scienze, inglese, ecc.).
  3. Ricerca e raccogli materiale: cerca informazioni, immagini, testi e dati utili per approfondire ogni aspetto del tema.
  4. Organizza le sezioni: suddividi la tesina in parti chiare, come introduzione, sviluppo (con i vari collegamenti tra le materie), conclusione.
  5. Prepara gli appunti e gli schemi: crea schemi, mappe concettuali o riassunti per aiutarti a ricordare i punti principali.
  6. Scrivi la tesina: stila il testo in modo semplice e chiaro, facendo attenzione a collegare bene le materie e a mantenere un filo logico.
  7. Prepara la presentazione: pensa a come esporre la tesina davanti alla commissione, magari con qualche slide o supporto visivo.
  8. Prova a voce: esercitati a presentarla ad alta voce, così ti sentirai più sicuro.

Genitori: alla guida pericolosi

Apr 19
Scritto da Annamaria avatar

I genitori alla guida spesso sono pericolosi. E’ quanto è emerso dalla ricerca del progetto canadese “Child Active Transportation Safety and the Environment (CHASE)”. Gli studiosi hanno analizzato il comportamento dei genitori durante l’orario di ingresso scolastico in 552 scuole elementari, distribuite in sette città del Canada. Il quadro che emerge è desolante.

I genitori alla guida, almeno la maggior parte stando allo studio, sono pericolosi. Adnkronos riporta la notizia ed elenca i comportamenti rischiosi venuti fuori durante il cosiddetto ‘school drop-off’:

  • lasciare il bambino sul lato opposto;
  • ostruire la visuale;
  • inversione a U;
  • parcheggio in doppia fila;
  • retromarcia non sicura;
  • non seguire i comandi;
  • bloccare i comandi;
  • usare il telefono;
  • inviare messaggi.

Mi piacerebbe che questo tipo di ricerca fosse fatta anche da un team italiano. Ricordando quando accompagnavo mia figlia alle elementari, sempre a piedi, avendo la fortuna di non essere troppo distante dalla scola, i comportamenti dei genitori alla guida non erano molto diversi, ahimè. Piuttosto pericolosi, nonostante le regole del codice stradale siano ormai ferree. Speriamo che mamma e papà mettano giudizio…

Bambini: metodo per apprendere facilmente

Feb 28
Scritto da Annamaria avatar

Stando ai ricercatori australiani che l’hanno messo a punto è uno metodo per apprendere più facilmente, in grado di invogliare pure i bambini più svogliati a scuola. Subito diventato virale, è possibile funzioni anche qui in Italia. E’ adattabile a ogni materia e fatto di dibattiti, problemi da risolvere ed esperimenti da realizzare. Coinvolge quindi ogni ragazzino, facendolo sentire in una vera e propria squadra. 

bambini metodo per apprendere piu facilmente

Il metodo per apprendere più facilmente, stando agli studiosi, è salutare per i bambini, facendoli sentire adatti, migliorando la propria motivazione, facendoli sentire parte di un gruppo, dando loro un valore più alto, coinvolgendoli.

“Per arrivare a queste consapevolezze i ricercatori hanno proposto il metodo agli studenti di una scuola superiore del Michigan del quinto anno, con indirizzo in Design e tecnologie. I ragazzi hanno quindi dovuto progettare, durante le ore di materie di indirizzo, generalmente teoriche, un parco giochi per una scuola a basso reddito”, scrive Fanpage, che riporta la notizia. I ragazzi pare si siano immediatamente messi all’opera. Per apprendere più facilmente spesso ai bambini serve poco

“Il nostro studio è volto a trovare alternative in grado di aiutare gli studenti che faticano ad impegnarsi in classe e che spesso vengono trascurati e finiscono per allontanarsi, ad amare la scuola”, spiega il dott. Chimwayange, firmatario dello studio. “I ragazzi hanno imparato a esprimere il proprio punto di vista, senza vergogna e in maniera rispettosa, senza sminuirsi vicendevolmente” , precisa. 

Sperano che questo metodo venga usato in tutte le scuole, così che i problemi di alcuni si risolvano: nessuno deve rimanere indietro e sentirsi ultimo.

Alimentazione corretta: la scuola è fondamentale

Feb 14
Scritto da Annamaria avatar

I crescenti dati sull’obesità sin da piccoli preoccupano. Il ministro dell’Istruzione e il Merito Giuseppe Valditara ha annunciato nuove Indicazioni Nazionali per le scuole del primo ciclo. Rino Agostiniani, presidente della Società Italiana di Pediatria, ne è certo. La scuola è fondamentale per fornire informazioni su un’alimentazione corretta, così da prevenire alcune malattie criniche che hanno origine proprio dall’infanzia. Lo dice al Corriere della Sera.

alimentazione corretta la scuola e fondamentale

Il giorno di San Valentino gli innamorati pensano a una cena succulenta e romantica. In famiglia, magari, si preparano dolci e leccornie varie. Va tutto bene, ma ricordate che l’educazione alla salute è basilare. L’alimentazione corretta ci fa vivere più a lungo. La scuola è fondamentale per indirizzare i bambini nel loro percorso. 

“La scuola è uno strumento di equità, è il luogo dove è possibile superare le disuguaglianze sociali . E i dati scientifici mostrano che adottare corrette abitudini sin da piccoli permette di avere effetti concreti sulla salute del bambino ed anche su quella della sua famiglia. Per un’efficace prevenzione è importante, però, lavorare sin dalla scuola primaria. E poi continuare con la fascia degli adolescenti, andando a diversificare i contenuti in base all’età. Ci son alcuni temi, come quelli che riguardano l’alimentazione e lo sport, che sono particolarmente indicati per i più piccoli. Altri, come quelli legati ai rischi dipendenze, alla sessualità, alla preservazione della fertilità, che sono più adatti alla fascia adolescenziale”, dice Agostiniani. Per lui è il luogo ideale per fare “educazione sanitaria”.

“Alle elementari è fondamentale lavorare per promuovere il corretto stile di vita che significa innanzitutto un’alimentazione varia e sana e quotidiana attività fisica. Oggi vediamo che l’Italia, patria della dieta mediterranea, si colloca al quarto posto in Europa per prevalenza di sovrappeso e obesità infantile”, precisa l’esperto. 

“Le principali cause di questo fenomeno sono riconducibili agli errati stili di vita”, dice. I piccoli, poi, trascorrono tanto tempo davanti agli schermi, sono quindi sedentari. In ultimo, ma importantissimo: “Molti genitori non hanno percezione del problema, non si accorgono dell’eccesso di alimenti che i loro figli assumono”. La scuola è fondamentale per scoprire i principi di una corretta alimentazione.

“La dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura, che utilizza come condimento l’olio di oliva, deve tornare ad essere la base delle nostre abitudini alimentari. E poi cinque pasti all’interno della giornata partendo dalla colazione. Fondamentale è poi che i bambini abbiano una vita attiva che significa, anche nel quotidiano, scegliere le scale anziché l’ascensore, andare – se possibile – a scuola a piedi, sono banalità quotidiane ma che contribuiscono in modo importante al movimento”, prosegue. 

“Spesso, infatti, l’attività fisica strutturata è limitata a qualche ora della settimana e necessita di un’organizzazione familiare non sempre facile. Oggi per fa muovere i ragazzi occorre accompagnarli, organizzare gli spostamenti, e questo limita di fatto le attività, per questo è necessario introdurre semplici abitudini che permettono di garantire una quota minima di movimento ogni giorno”, conclude l’esperto.

Pagelle: rischio ansia e frustrazione

Gen 30
Scritto da Annamaria avatar

Le pagelle, in arrivo tra pochi giorni, posso essere deleterie per i bambini. Dietro l’angolo c’è il rischio ansia e frustrazione. Daniele Novara, pedagogista, non ha dubbi sulle valutazioni numeriche e le classifiche a scuola: è fortemente critico a riguardo. Le definisce in un’intervista a Nostro Figlio “anticamera della competizione e della rivalità”.

pagelle rischi ansia e frustrazione

“Dare un voto non significa dare un giudizio, ma certificare una posizione in classifica in un determinato momento. La pratica dei voti numerici è inerziale e cristallizza la valutazione, che dovrebbe invece essere dinamica“, sostiene Novara. Le pagelle in questo modo sono fonte di ansia e frustrazione per i piccoli. Il rischio esiste. “I bambini non soffrono la valutazione in sé, ma le classifiche e la competizione. Inserire a forza gli alunni in schemi e tabelle provoca solo ansia e frustrazione“, afferma Novara.

Sarebbe molto meglio, secondo l’esperto, una “valutazione evolutiva”“La scuola del giudizio è l’anticamera della mortificazione e della demotivazione“, conclude.

Ricordo che primi di gennaio è stata pubblicata l’ordinanza ministeriale che introduce, alla scuola primaria, un sistema sulle pagelle di giudizi sintetici per ogni disciplina, educazione civica compresa. La valutazione si baserà su sei livelli: ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente e non sufficiente. Ci saranno giudizi sintetici e pure la valutazione del comportamento lo avrà  formulato collegialmente dal corpo docenti della classe dell’alunno. Questo, probabilmente, causerà meno disagi ai bimbi.