Torta soffice alle fragole
I piccoli sono all’ultimo sprint prima delle vacanze estive. Il pomeriggio studiano per le ultime interrogazioni, se fanno una pausa, i bambini desiderano un qualcosa di gustoso e goloso allo stesso tempo: la torta soffice alle fragole è un’ottima idea.
Per realizzare la torta soffice alle fragole occorre avere:
200 grammi di farina 00
90 grammi di burro
3 uova
1 pizzico di sale
140 grammi di zucchero
300 grammi di fragole già pulite
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Lievito per dolci
Lavare le fragole, tamponarle per bene e affettarle in piccoli spicchi. Ora preparare l’impasto: ammorbidire il burro in una ciotola, unire l’estratto di vaniglia e lo zucchero, lavorare con la frusta affinché non diventi il tutto cremoso. Aggiungere una alla volta le uova, per ultimo unire farina, lievito per dolci e sale. Continuare con la frusta: il composto deve essere senza grumi. Versare il tutto in uno stampo precedentemente imburrato e infarinato. Infarinare leggermente gli spicchi di fragole, in mondo che non affondino, e decorare il dolce disponendole sulla superficie dell’impasto a raggiera. Infornare a 175° in forno statico per 45 minuti. Quando la torta soffice alle fragole sarà pronta, lasciarla raffreddare prima di toglierla dallo stampo e servire.
Bimbi: consigli per viaggiare
Si avvicina un altro ponte di questo 2023 ricco di giornate per poter viaggiare. Se si parte con i bimbi è sempre bene organizzare tutto e scegliere una meta ideale, Datta alla loro età. I consigli per una vacanza in sicurezza, in questo caso, servono sempre
Se si va via in auto, tra i consigli per viaggiare con i bimbi, primo su tutti, c’è quello di dove farli accomodare. Ricordo che sulla macchina è vietato posizionare i piccoli sul sedile anteriore. Questo per gli effetti potenzialmente lesivi dell’airbag. Meglio che i nostri figli si accomodino sul sedile posteriore centrale. I neonati devono viaggiare sull’ovetto, scelto in base al loro peso, fissato bene al sedile. Ricordate che il seggiolino deve essere a norma: controllate abbia l’etichetta arancione ECE R44, che lo garantisce. In Italia è previsto come obbligatorio anche il dispositivo anti-abbandono. Viaggiate nelle ore più temperate della giornata e, prima, ricordate di parcheggiare l’automobile all’ombra. Mettete in conto una sosta ogni due ore, per far rifocillare il bambino, anche fosse ‘solo’ allattato.
Se andate in treno o in aereo, meglio portare un cardigan, anche se la temperatura è altissima fuori. L’aria condizionata su questi mezzi è sempre attiva e gli sbalzi di temperatura potrebbero rovinare la vacanza a tutti. Se siete con un neonato su un aereo stimolate frequentemente la suzione al seno o col ciuccio del piccolo: in questo modo eviterete pianti per il fastidio alle orecchie.
I consigli per viaggiare con bimbi includono la meta ideale: i posti eccessivamente affollati fanno paura e creano stress. Ma, nonostante questo, non scegliete luoghi eccessivamente isolati; sia per non far nascere in loro la noia, sia perché, in caso di problemi, è sempre meglio avere la possibilità di poter consultare un pediatra all’occorrenza. Al mare meglio località del Bel Paese, facili da raggiungere nella maggior parte dei casi. In campagna e collina potreste decidere di andare nella bella Umbria o nella sempre suggestiva Toscana.
Bambini: Giornata Nazionale del Sollievo
I nostri bambini devono essere sempre protetti, anche da cure mediche troppo invasive. Il 28 maggio 2023 si celebra la Giornata Nazionale del Sollievo, istituita nel 2001 per “testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo giovarsi di cure destinate alla guarigione”.
La Giornata del Sollievo è importante. Negli anni si è affermata nel pubblico, nei professionisti della salute e negli organismi legislativi la consapevolezza che, anche quando la guarigione non è raggiungibile, è comunque necessario assicurare al paziente la migliore qualità di vita possibile combattendo ogni fonte di sofferenza: un principio che costituisce la base delle Cure Palliative. La Legge N° 38 del 15/3/2010 ha, poi, sancito il diritto di ogni cittadino, dal neonato all’anziano, di accedere a questa modalità di cure, affermando che “le cure palliative e la terapia del dolore sono obiettivi prioritari del Piano Sanitario Nazionale” e per questo sono state rapidamente inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza.
La maggior parte delle Regioni Italiane hanno provveduto ad istituire una rete di Cure Palliative Pediatriche (CPP), con relativo Hospice pediatrico dedicato, e le restanti regioni si stanno progressivamente mettendo in regola. I progressi tecnico-scientifici e le indagini epidemiologiche hanno, inoltre, evidenziato che i bambini candidabili alle CPP sono in costante aumento perché affetti da gravi malattie congenite che, anche grazie all’ampia diffusione in Italia di eccellenti reparti di Terapia Intensiva Neonatale (TIN), non muoiono poco dopo la nascita, ma possono sopravvivere a lungo (settimane, mesi ma anche anni), pur necessitando di CPP per tutto l’arco della loro vita.
L’orizzonte per l’offerta d’interventi mirati a lenire la sofferenza e a migliorare la qualità di vita di questi bambini e dei loro genitori si è notevolmente allargato a ben prima della nascita. Le ricerche prenatali hanno rivelato la presenza di patologie fetali incurabili, con durata di vita limitata e morte inevitabile, o potenzialmente curabili, ma che minacciano la sopravvivenza a breve termine. In questo contesto, si inseriscono le Cure Palliative Perinatali (CPpn), riconosciute da diverse società scientifiche come un’opzione assistenziale per le famiglie, in alternativa alla interruzione della gravidanza e ai trattamenti intensivi per il neonato.
L’obiettivo delle CPpn è la presa in carico globale del nucleo familiare, offrendo un sostegno e una guida per affrontare insieme il percorso del bambino, che eviti trattamenti intensivi futili e/o sproporzionati e consenta un eventuale accompagnamento alla morte privo di dolore e rispettoso della sua dignità (Comfort Care).
Ogni scelta ed ogni decisione deve essere ispirata dal principio del best interest, cioè il migliore interesse del bambino. Se i genitori decidono per tale percorso, si mobilita l’équipe multidisciplinare di CPpn che comprende uno Specialista di Medicina Materno Fetale, un Neonatologo con formazione in ambito di Cure Palliative Pediatriche, un’ostetrica e uno psicologo, affiancati da altri professionisti esperti della patologia da cui il feto è affetto (genetista, cardiologo, chirurgo, ecc.). Dopo aver illustrato ai genitori le modalità e gli obiettivi delle CPpn, ha inizio un percorso articolato mirato. Questo percorso serve a raggiungere consapevolezza e condivisione sulle azioni da intraprendere durante la gravidanza, il parto, nell’immediato post-partum e l’eventuale degenza in TIN.
Le CPpn sono ormai diffuse in tutto il mondo occidentale. Attualmente in Italia sono ancora limitate a pochi Centri collocati per lo più nelle regioni centro-settentrionali. La Società Italiana di Neonatologia (SIN) è attualmente impegnata per creare una o più strutture (Centri Hub) di Cure Palliative Perinatali in ogni regione del nostro Paese. E garantire così le giuste cure a tutti i neonati.
A tale scopo, ha istituito un Gruppo di Studio (GdS) ad hoc (GdS-CPpn), che sta portando avanti un incisivo e diffuso Piano Formativo rivolto non solo ai Pediatri-Neonatologi o ai Pediatri-Palliativisti. Anche a professionisti di altre discipline (ginecologi, ostetriche, infermieri, psicologi, esperti di bioetica e biodiritto). Questo per la creazione di una rete di professionisti competenti e specializzati. Il compito primario di medici e infermieri nelle CPpn non è soltanto il curare (la ‘cure’) o il guarire. E’ soprattutto il prendersi cura (la ‘care’) del bambino e della sua famiglia. Tutto per migliorare la loro qualità di vita ed evitare trattamenti futili o sproporzionati. La Giornata del Sollievo celebra anche questo: i bambini sono sempre preziosi e vanno tutelati.
Vademecum borsa da spiaggia con bambini
Il vademecum riguardante la borsa da spiaggia con bambini al seguito è utilissimo: ci ricorda tutto, così da non dimenticare cose importantissime al mare.
Anche se questo maggio assai piovoso ha rimandato i weekend sotto il sole, ci siamo: il vademecum per la borsa da spiaggia con i bambini ci darà una mano. Ho avuto la fortuna di andare al mare all’estero due mesi e mezzo fa e, non ci crederete, un giorno sono arrivata allo stabilimento senza i teli. Ecco perché il vademecum per la borsa da spiaggia, soprattutto con bambini al seguito, andrebbe proprio stampato e portato sempre con sé.
Quando andiamo al mare dobbiamo portare con noi:
Teli da mare: meglio un paio per uno, soprattutto per i piccoli, che fanno tanti bagni e devono essere asciugati. Per mia comodità io scelgo quelli in microfibra, che occupano meno spazio. Chiaramente quelli in spugna assorbono maggiormente…
Creme solari: soprattutto all’inizio scegliete quelle con protezioni alte, se non totali, evitando così che i bambini si scottino, ma anche voi. E’ un attimo. Dopo il bagno, rimettetele ai vostri figli, anche se sono waterproof.
Stick di protezione per le labbra, che con salsedine e vento possono facilmente screpolarsi.
Pettine e/o spazzola anti nodi. La mia Bibi ha sempre avuto i capelli lunghi e senza questi oggetti, sarei stata persa.
Costume di ricambio: per i bimbi essenziale, per evitare gli arrossamenti e i fastidi rimanendo con quello bagnato addosso
Una borraccia per l’acqua: è vero che c’è il bar, così però vi sarà utile anche in auto ed eviterete di spendere tanto per avere acqua potabile e fresca da bere.
Fazzoletti monouso, meglio se quelli imbevuti, che aiutano a pulirsi meglio il faccino e le mani.
Frutta fresca e merende salutari: anche in questo caso, si può acquistare sul posto, ma avere in borsa qualcosa da mangiare quando si sta al mare con i bimbi è sempre meglio.
Cappellino: se il sole è forte, è opportuno proteggere la testa dei pargoletti. Anche per voi servirà nel caso. Potrete optare per un bel copricapo in paglia, di quelli trendy.
Occhiali da sole: anche di questi a volte non si sente l’esigenza, invece evitare le congiuntiviti è importante.
Giochi da spiaggia: così che non ci sia spazio per la noia. Io aggiungo anche un mazzo di carte. Dipende dall’età dei bambini.
Se si va al mare con neonati ricordate: pannolini di ricambio, salvagente adatto, un pagliaccetto di ricambio
Qualità della vita in gravidanza
La qualità della vita in gravidanza è fondamentale. Uno studio pubblicato su BMC pregnancy and childbirth ha valutato i fattori socio-demografici, fisici e psicologici associati alla qualità della vita delle donne in gravidanza nei Paesi sviluppati. Emerge un quadro assai chiaro.
La qualità della vita è maggiore nelle donne in gravidanza se sono in età media materna, se sono al loro primo parto, se hanno un’età gestazionale precoce, se c’è assenza di problemi social ed economici, se sono presenti famigliari e amici, se fa esercizio fisico, se prova felicità per la gravidanza e ottimismo. (altro…)
Ecografia in sala parto per diagnosi parto distocico
L’ecografia in sala parto è fondamentale per la diagnosi tempestiva di un parto distocico. Un parto distocico, ossia che si allontana dalla fisiologia e in cui possono verificarsi anomalie e difficoltà, incide sul 40% circa dei parti. Ancora oggi, la diagnosi viene fatta attraverso la sola visita ostetrica, come nel 1700, e poche tecnologie sono state approntate per il monitoraggio del travaglio. L’ecografia ha rivoluzionato la semeiotica ostetrica classica e se per decenni il focus prevalente è stato il feto, ossia lo screening delle malformazioni fetali e delle anomalie di crescita fetale, più di recente l’interesse è stato rivolto all’evento Travaglio di Parto. (altro…)
Sponge cake con fragole e panna
Io solo al vederla ho già l’acquolina in bocca. La sponge cake con fragole e panna è l’ìdeale per fare una bella figura e soddisfare il palato di tutti, bambini compresi. E’ adatta sia per una festicciola di compleanno in casa (o per altre celebrazioni), sia come dessert la sera.
Fare la sponge cake con fragole e panna non è così complicato. Ecco cosa serve: (altro…)