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Gravidanza gemellare

Feb 07
Scritto da Annamaria avatar

La gravidanza gemellare richiede molta più attenzione rispetto a quella singola. Il termine, ad esempio, viene solitamente anticipato, il parto, se si tratta di una gravidanza gemellare con due feti che si sviluppano in due sacchi distinti, senza alcuna complicazione, avviene tra la 37esima e la 38esima settimana. In caso di gravidanza monocoriale il termine viene fissato circa una settimana prima se biamniotica e tra le 32 e 34 settimane se monoamniotica. 

gravidanza gemellare

Anche le visite e i controlli ecografici cambiano leggermente in caso di gravidanza gemellare. Sul Corriere della Sera, a tal proposito, si legge: “Per le gravidanze gemellari bicoriali (in cui ogni bambino ha la sua placenta) sono normalmente programmate visite ed ecografie a cadenza mensile. Mentre per quelle monocoriali: un’ecografia ogni due settimane a partire dalla 16esima settimana e una visita al mese. Tra gli esami previsti, tra le 19 e 24 settimane, c’è la misurazione della lunghezza del collo dell’utero (cervicometria) mediante un’ecografia transvaginale. Se si evidenzia un accorciamento importante della cervice significa che c’è un rischio elevato di parto pretermine”.

La mamma, in caso di gravidanza gemellare, dovrà seguire un piano nutrizionale diverso. Il suo fabbisogno giornaliero è più alto di chi è in attesa di un solo bebè. Indispensabili per lei il ferro, l’acido folico, lo iodio, la vitamina d e gli omega 3 (se non si mangia pesce almeno tre volte alla settimana). L’aumento di peso consigliato è tra i 16 e 20,5 chilogrammi.

“Per la gravidanza gemellare monocoriale e monoamniotica è indicato il taglio cesareo. Negli altri casi è consentito il parto vaginale purché il primo gemello pronto per uscire si trovi in posizione cefalica”.

Entrare in sala parto: consigli

Feb 04
Scritto da Annamaria avatar

Se un’amica o una parente ti chiede di entrare in sala parto con lei e tu sei del tutto impreparata cosa fai? Alcuni consigli a riguardo li regala Morena Terracciano, ostetrica. Ne parla a Vanity Fair.

Entrare in sala parto può spaventare anche i padri dei bebè che stanno per arrivare. I consigli, in questo caso, sono più che utili. La responsabile di Area Ostetrico Ginecologica Policlinico di Milano sottolinea: “Il partner è consigliato, perché questo è anche il momento in cui nasce una nuova famiglia, ma ci sono persone che non se la sentono e potrebbero non essere di aiuto. Chi sta vicino alla donna in questo momento importante deve fare una cosa semplice: fare quello che chiede la partoriente, ma anche rassicurarla e aiutarla a decidere le cose, anche soltanto un cambio di posizione, oppure se fare o non fare l’analgesia, o quali procedure scegliere”.

“La persona che accompagna la futura madre è lì per essere di sostegno in un momento in cui è possibile perdere il controllo ed entrare in confusione. E’ appunto una ‘persona di fiducia’ che mette la partoriente in una situazione di tranquillità”, precisa ancora l’esperta. “L’importante è che sia una presenza empatica, che capisca il vero bisogno della donna, che non si imponga troppo ma sia affidabile e presente”, fa sapere ancora Terracciani.

Non è sempre facile entrare, però, in sala parto, i consigli riguardano anche chi facilmente si impressiona. Il parto è un’esperienza traumatica per alcuni: “Certo la visione della nascita può essere forte. Per questo noi chiediamo sempre all’accompagnatore se vuole restare in sala parto e per quanto vuole stare. Ma soprattutto chiediamo alla donna quanto vuole che stia, perché lei deve sentirsi sempre a proprio agio. A chi è troppo impressionabile suggeriamo di stare alle spalle della donna. Oppure in alcuni casi, l’accompagnatore aspetta appena fuori dalla porta, per entrare appena il bambino è nato”.

Allattare correttamente al seno

Feb 02
Scritto da Annamaria avatar

Vi ho più volte parlato dei benefici dell’allattamento al seno, per chi può farlo, ovviamente. Ma come allattare correttamente? Marco Grassi, ginecologo presso l’ospedale ‘C. e G. Mazzoni’ di Ascoli Piceno, dà preziosi consigli all’Adnkronos a riguardo.

allattare correttamente al seno

E’ importante non commettere errori e allattare correttamente al seno il proprio bimbo. “Allattare ‘a richiesta’ è fondamentale, poiché il neonato ha bisogno di poppare tra le 8 e le 14 volte al giorno nei primi mesi. E’ il bambino che stabilisce il ritmo della poppata”, consiglia Grassi.

Per allattare correttamente al seno, sottolinea l’esperto, anche a posizione e l’attacco del bebè sono basilari, così da non correre il rischi di dolori ai capezzoli o mastite. “Una corretta postura aiuta a prevenire questi inconvenienti, e non c’è un tempo fisso per ogni poppata, è il bambino che decide quando ha mangiato abbastanza”, spiega il ginecologo. 

“L’allattamento esclusivo al seno è altrettanto importante nei primi sei mesi, anche per l’idratazione: quando ha sete, il bambino si attacca al seno e riceve anche acqua”, si precisa ancora. Non fatevi tentare dall’uso di tettarelle e biberon, potrebbero rovinare tutto.Non è, tra l’altro, necessario lavare il seno dopo ogni poppata: “Le ghiandole dell’areola provvedono già a una pulizia naturale”.

“Nonostante le difficoltà iniziali che alcune donne possono affrontare, con il giusto supporto e le informazioni adeguate, l’allattamento è un’esperienza che, oltre a essere nutriente, è estremamente gratificante”, conclude il dottor Marco Grassi.

Decluttering: metodi

Gen 31
Scritto da Annamaria avatar

Il decluttering con il nuovo anno per molte di noi è essenziale, per fare spazio e ordine a casa. Io devo assolutamente dedicarmici e mi regolerò sui vari metodi che ha stilato Realtor, sono sei approcci diversi per eliminare quel che ci è inutile ma non diamo via. E ricordiamoci che il più delle volte anche le stanze dei nostri figli sono strapiene di oggetti e vestiti inutili, per non parlare degli accessori…

decluttering metodi 1 2

Quali sono i metodi per fare decluttering?. Il primo, immancabile,il KonMari, reso celebre dal bestseller e dalla serie Netflix di Marie Kondo. Si invita a conservare solo ciò che “porta gioia”. E’ necessario prendere in esame ogni oggerro per categoria: vestiti, libri, documenti). Dobbiamo ringraziarlo prima di donarlo o eliminarlo. 

Un ltro tra i metodi del decluttering è quello per il quale si divide il caos tra le quattro mura in cinque categorie: piatti, spazzatura, vestiti, oggetti che hanno un loro posto e oggetti che non ce l’hanno. Si consiglia di partire con una o al massimo due categorie alla volta per non andare fuori di testa e stressarci ancora di più.

Lo Swedish Death Cleaning o pulizia svedese della morte, permette di liberarsi delle cianfrusaglie per non lasciare il disordine ai propri figli: prima si inizia con le cose poco importanti nei cassetti, poi a quelle più preziose, magari da donare. E’ un metodo lento che deve essere considerato “un atto d’amore”, verso i pargoli una volta grandi.

C’è poi un metodo più radicale: per ogni nuova cosa acquistata, un’altra viene o regalata o gettata. Anche un altro modo è piuttosto spicciolo: chiedersi se la cosa che si ha in mano potrebbe essere in meno di 20 minuti e per meno di 20 euro. Se è così, se ne può fare a meno.

L’ultimo è quello delle 4 scatole, lo vediamo anche in tante pellicole americane. Bisogna etichettarle con : buttare, donare, tenere, spostare. E procedere.

Gravidanza criptica

Gen 24
Scritto da Annamaria avatar

E’ davvero possibile non sapere di essere incinta? Dopo il caso della 42enne di Lucca si parla più spesso di gravidanza criptica. In casi molto rari è possibile partorire senza sapere di aspettare un bambino. Condizioni specifiche come il ciclo irregolare e il sovrappeso possono infatti mascherare una gestazione, anche se è davvero tanto raro.

In questo caso né la donna e neppure il marito si sono accorti della gravidanza, definita in questi casi criptica. Irene Cetin, direttrice dell’Ostetricia presso la clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano, al Corriere della Sera dice la sua a riguardo.

La professoressa ordinaria di Ostetricia e ginecologia all’Università degli Studi di Milano sulla gravidanza criptica spiega: “E’ una situazione estremamente rara, ma non impossibile. Gli elementi chiave sono due: il ciclo irregolare (sappiamo che la signora di Lucca ne soffre) e il sovrappeso”.

“In alcune donne si può verificare l’amenorrea (assenza del ciclo) per alcuni mesi – aggiunge – Solitamente 3 o 4, per condizioni particolari come per esempio la policistosi ovarica. E’ molto diffusa ed è spesso associata a obesità o sovrappeso, ipertestosteronismo, irsutismo e acne. In relazione al caso di cui stiamo parlando, possiamo dire che un ciclo assente per così tanti mesi mesi deve allertare. Richiede dei controlli medici, che avrebbero certamente portato alla scoperta della gravidanza. Il secondo elemento è quello del sovrappeso”. 

“Non sappiamo in quali condizioni fisiche fosse la signora prima della gravidanza, ma è evidente che i chili di troppo possono mascherare la pancia che cresce. Cosa che si verifica molto più difficilmente in una donna magra. La bambina alla nascita aveva dimensioni normali (3,350 kg e 51 cm di lunghezza), quindi l’addome non poteva certo essere piatto o appena prominente”, sottolinea Cetin.

Qualità del sonno: 5 fattori chiave

Gen 23
Scritto da Annamaria avatar

Quali sono i 5 fattori chiave che ci permettono di capire la qualità del nostro sonno o di quello di chi abbiamo accanto, figlio compresi? E’ importante conoscerli dato che sempre più ricerche hanno messo in evidenza la correlazione tra una buona qualità del sonno e la longevità.

Woman sleeping at home in her bed

Uno studio pubblicato su QJM: An International Journal of Medicine, ha preso in esame le abitudini di sonno di oltre 172 mila adulti negli Stati Uniti. I risultati hanno certificato che le persone con consuetudini di sonno più salutari hanno un’aspettativa di vita maggiore: 4,7 anni in più per gli uomini e 2,4 anni in più per le donne. Questo soprattutto rispetto a chi ha, invece, abitudini nel dormire meno salutari. La ricerca sottolineato 5 fattori chiave per definire una qualità del sonno alta.

Ecco qui di seguito i 5 fattori chiave per se la qualità del sonno è davvero ottima o meno:

1) dormire tra 7 e 8 ore a notte

2) minime difficoltà nell’addormentamento

3) e nel mantenimento del sonno (non più di 2 volte a settimana)

4) sensazione di sonno riposante al risveglio (almeno cinque giorni a settimana)

5) assenza di farmaci specifici per dormire.

Mommy bag

Gen 12
Scritto da Annamaria avatar

La mommy bag ormai sembra indispensabile per chi sta per diventare mamma o chi già lo è. Quale deve essere quella ideale? Ecco qualche consiglio per sceglierne una perfetta sul mercato.

mommy bag

La mommy bag per madri super organizzate deve essere spaziosa per metterci dentro pannolini, biberon, cambi vestiti, giocattoli. Deve avere scomparti ben dividi, così che ogni cosa sia esattamente al proprio posto, deve essere facile da pulire e avere pure uno stile iconico.

Una mommy bag super deve contenere tutto quel che serve nella giornata col bimbo: un fasciatoio pieghevole, un porta biberon termico, la tracolla deve essere regolabile. La si usa per l’ospedale, quando ci si va per partorire, ma non solo. Diventa indispensabile quando si è in git al parco o durante la visita dal pediatra. E’ con noi nei weekend in viaggio, ma anche mentre si fa shopping in città. Deve avere equilibrio tra funzionalità e stile, essere adatta per qualsiasi situazione. 

Ce ne sono moltissime in vendita e per tutti i prezzi. Cercate di risparmiare, ma ricordatevi cosa la rende unica, quindi non lesinate. Deve pure essere resistente, perché per un po’ sarà sempre tra le nostre mani.

Nausea e vomito in gravidanza per 1 donna su 2

Gen 08
Scritto da Annamaria avatar

E’ un vero problema. Nausea e vomito in gravidanza colpiscono 1 donna su 2. Arriva la campagna di sensibilizzazione “No, non è normale”, con il patrocinio della Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP).

nausea e vomito in gravidanza per 1 donna su 2

La campagna punta il dito contro il luogo comune secondo cui la nausea e il vomito, di cui in gravidanza soffrono 1 donna su 2, sia sempre “normale e fisiologica”. Nonostante diventi debilitante nel quotidiano, provocando disagio e malessere, sia nella sfera sociale che lavorativa.

Il video della campagna di sensibilizzazione mostra le difficoltà che ha una mamma alle prese con nausea e vomito in gravidanza. Ne soffrono 1 donna su 2, la stima è altissima e no, non è affatto normale.

Nausea e vomito in gravidanza sono dovuti a molteplici fattori tra cui è possibile identificare quelli di natura genetica, gastrointestinale ed endocrini”, spiega la dott.ssa Loredana Giacomantonio, Direttore U.O.C. Ginecologia e Ostetricia P.O. Vimercate ASST Brianza. “Nel primo trimestre, la nausea interessa fino all’80% delle donne e, nel 52% dei casi, si presenta associata a vomito. Con un picco tra la 7° e la 12° settimana, questi disturbi tendono a risolversi entro il sesto mese. In alcune donne, tuttavia, possono durare più a lungo. Tra chi ne soffre, circa il 30% presenta forme più severe, tali da interferire con la qualità di vita, e lo 0,5-2% arriva all’iperemesi gravidica, condizione caratterizzata da perdita di peso e disidratazione.  Richiede spesso il ricovero ospedaliero”, aggiunge.

“E’ possibile – aggiunge l’esperta – cercare di prevenire, o quanto meno di limitare, questa sintomatologia, adottando alcuni accorgimenti nell’alimentazione: consumare piccoli pasti, ogni 2-3 ore, per evitare di mantenere lo stomaco completamente vuoto, riducendo l’acidità gastrica. Consumare snack secchi come cracker e fette biscottate. Appena sveglie, per evitare la nausea mattutina, preferire alimenti ricchi di carboidrati e a basso contenuto di grassi. Evitare cibi fritti e speziati, caffeina e bevande gassate. Sorseggiare acqua, tè allo zenzero o camomilla, ma non durante i pasti”. 

“Anche alcune buone abitudini possono essere di aiuto: evitare ambienti troppo caldi e poco ventilati, ma anche i movimenti improvvisi. Riposarsi adeguatamente. Utilizzare tecniche di rilassamento come lo yoga e la meditazione. E se dieta e stile di vita non bastano, ci sono terapie innovative, con indicazione specifica al trattamento di nausea e vomito in gravidanza, che possono aiutare a risolvere il disturbo”, prosegue la dottoressa.

“E’ importante che le donne non si rassegnino al problema, che può essere davvero invalidante. Ben vengano – conclude – campagne di sensibilizzazione per combattere uno stereotipo a causa del quale troppe gestanti rinunciano a chiedere aiuto. Le soluzioni esistono, non bisogna avere timore di parlarne col medico per trovare quella più adatta al proprio caso”. 

“Con il video che abbiamo realizzato, ci auguriamo di contribuire a colmare il gap informativo che circonda questi disturbi della gravidanza”, dichiara Alessandro Micheli, Country Manager Exeltis per l’Italia e Regional Head per Spagna, Portogallo, Francia e UK. 

“La nostra azienda ha come mission primaria quella di favorire la salute femminile in tutte le fasi della vita, dall’adolescenza fino all’età matura. Per concorrere a migliorare la qualità di vita delle donne, ci impegniamo non solo nella ricerca e nello sviluppo di nuove opzioni di cura, ma anche nella realizzazione di progetti di awareness, come questo. La gravidanza è un momento troppo importante per lasciarselo rovinare da un problema che può essere gestito. Il nostro auspicio è di far arrivare questo messaggio a tante mamme in dolce attesa”, precisa ancora.